SBK 2009: Doppietta Haga-Fabrizio (Ducati) in Sudafrica. Spies rompe in Gara2
In Gara 2 ancora una volta si sfidano sulla linea del traguardo le due Ducati di Noriyuki Haga e Michel Fabrizio, ma il giapponese ha la meglio e vince, mentre il compagno di squadra deve accontentarsi del secondo posto. Terzo Jonathan Rea, con la Honda CBR1000RR del Team Ten Kate. Colpo di scena quando Ben Spies con la Yamaha ufficiale rimane a piedi. In Gara 1 Haga vince la prima corsa della giornata, precedendo Michel Fabrizio, secondo, e Ben Spies, terzo.
Gara 2
Kyalami (SUD AFRICA) 17 maggio 2009 - GARA 2 Ancora
una volta
si sfidano sulla linea del traguardo le due Ducati di Noriyuki Haga e Michel
Fabrizio, ma il giapponese allunga e passa per primo la bandiera a scacchi
con il compagno di squadra italiano che lo tallona e conclude in seconda
posizione, staccato di 332 millesimi. Dietro il ducatista italiano, a
8”936,
arriva l’inglese Jonathan Rea, che provvede a riportare nelle posizioni
alte della classifica di giornata la Honda CBR1000RR del Team Ten Kate,
apparso molto in difficoltà nelle precedenti cinque gare. La quarta posizione
è sempre per una moto della Casa dell’ala dorata: se l’è guadagnata
Leon
Haslam della Stiggy Motorsport, che al 14esimo giro si è inserito su Max
Biaggi, difendendo poi la posizione sino all’arrivo. Il romano si è così
dovuto accontentare di piazzare la sua Aprilia RSV4 in quinta posizione,
con un ritardo di 10”767 dalla testa. Oltre all’ottimo risultato di
Haga,
la classifica prometteva bene anche per l’americano Ben Spies della Yamaha
ufficiale, ma il destino ha voluto che il poveretto incappasse nella seconda
sfortuna consecutiva dopo quella accaduta a Monza: il motore lo abbandona
mentre è in testa al secondo giro e per lui la gara finisce. Negli ultimi
giri da spettacolo Carlos Checa con la Honda che tenta di riacciuffare
il gruppo di testa e per un po’ cerca il ruota a ruota con Biaggi, ma
la distanza da ricoprire per essere vicino a Max è troppo ampia e nonostante
lo spagnolo stia chiedendo tutto alla moto, il recupero non va a buon fine,
anche perché, essendo verso fine gara, le gomme sono a rischio e dargli
troppa fiducia potrebbe essere pericoloso. Checa termina sesto con 1'646
di distacco da Biaggi e precedendo l’altro pilota dell’Aprilia
Nakano
di 203 millesimi. Più arretrati, chiudono le prime dieci posizioni Yukio
Kagayama (Suzuki Alstare), ottavo, Tom Sykes (Yamaha ufficiale), nono,
e Jacub Smrz (Ducati Guandalini Racing), decimo.
Adesso Noriyuki Haga guida la classifica con 250 punti, seguito da Michel
Fabrizio a quota 165 e da Ben Spies a 162.
Gara 1
Kyalami (SUD AFRICA) 17 maggio 2009 – GARA 1
Vince il giapponese
Noriuki Haga su Ducati 1198. Al secondo posto, staccato di un secondo,
il compagno di squadra Fabrizio. Terzo gradino del podio per il favorito
della vigilia, Ben Spies su Yamaha R1, giunto al traguardo con un ritardo
di 3”4 dal vincitore. E' stata una gara molto lineare, senza
sorprese,
a tratti noiosa, visto quello a cui ci ha abituati la superbike. Il terzetto
poi finito sul podio, ha preso il largo sin dal primo giro. Dalla seconda
tornata fino a metà gara è stato in testa Michel Fabrizio, alle sue costole
Haga e Spies nell'ordine. L’americano le ha tentate tutte per imporre
il suo ritmo, ma oggi le Ducati avevano un passo da gara eccellente e per
il pilota della Yamaha non c'è stato nulla da fare. A otto giri dal termine,
ha provato l’affondo su Fabrizio, passandolo, per guadagnare almeno la
seconda posizione. Nel frattempo Haga si era portato in testa al dodicesimo
passaggio dal via con sicurezza e decisione. Ma Fabrizio non aveva alcuna
intenzione di cedere. Dopo tre giri, quando ne mancavano cinque al termine,
l'italiano ha riguadagnato la seconda piazza e non l’ha più mollata. Spies
ha tentato di resistere ma è andato in crisi con le gomme ed i suoi tempi
sono saliti sopra l’1’40", mentre il duo di testa continuava a
macinare
chilometri sul passo dei 39". Così fino al traguardo, con Haga contento
di aver allungato di nuovo nella classifica mondiale, dove ora è in testa
di 63 punti. Buona prova delle Honda e delle Aprilia, che si sono contese
dal quarto all’ottavo posto fin sul traguardo. Eccellente
performance
del giovane Rea, che negli ultimi giri ha ingaggiato una strenua battaglia
per il quarto posto con l'Aprilia di Biaggi, nel frattempo riportatosi
sotto. Il romano ha provato anche un sorpasso impossibile all’ultima
curva,
ma le traiettorie si sono incrociate e l’inglesino ha vinto con un solo
decimo di vantaggio. Più o meno steso copione per il sesto posto. Qui Nakano
ha tentato di vincere le difese dello spagnolo Carlos di Checa, con l'altra
Honda Ten Kate, ma non è riuscito nell’impresa. Al termine dei 24 giri,
nell’arrivo in volata erano distanti di soli 16 millesimi. Nei posti di
rincalzo non ha brillato nessuno, a parte la prova grintosa dell'inglese
Shane Byrne del Team Borciani, finalmente apparso deciso,volitivo,
come tutti lo conoscono. E questo dopo che lo stesso team manager Borciani
in mattinata lo avevo sollecitato in modo piuttosto deciso...
© RIPRODUZIONE RISERVATA