SBK 2009: A Nurburgring Rea vince Gara 2 e Spies trionfa in Gara 1
Jonathan Rea, in sella alla Honda del Team Ten Kate, vince Gara 2, dopo un lungo duello con Ben Spies risoltosi solo in volata, con l’americano staccato di soli 8 decimi di secondo. Terzo posto per lo spagnolo Carlos Checa, compagno di squadra di Rea. L’americano Ben Spies, su Yamaha R1 ufficiale, trionfa in Gara 1 dopo una serratissima lotta durata tutta la gara con il giapponese Haga, giunto secondo a pochi metri dal vincitore. Terzo posto per Carlos Checa.
Gara 2
di Silvano Di Giovanni
Nurburgring (GERMANIA) 6 Settembre – GARA 2 Il ventiduenne
Jonathan
Rea in sella alla Honda CBR1000RR del Team Ten Kate, vince Gara 2, dopo
un lungo duello con Ben Spies risoltosi solo in volata, con l’americano
staccato di soli 8 decimi di secondo. Terzo posto per lo spagnolo Carlos
Checa, sempre con la Honda di Ten Kate, protagonista di un’altra gara
eccellente.Sembra che la seconda manche debba vivere di nuovo
sul
duello Haga Spies, ma così non è. Al via è subito battaglia dura fra la
Ducati di Haga e le Honda di Checa, Rea e Haslam, apparse in gran forma
e particolarmente a loro agio sul difficile circuito tedesco. Spies fatica
a risalire la china, dopo una partenza non brillante, e per i primi quattro
giri sembra non riuscire a scrollarsi di dosso gli avversari con la decisione
che lo contraddistingue. Poi, al quinto giro, cambia tutto. Rea, nel tentativo
di passare Haga, che nel frattempo ha preso la testa della gara, entra
pesantemente sul giapponese, lo sfiora, costringendolo ad una brusca manovra
per evitare una pericolosa collisione. Il risultato è una caduta per Haga
a bassissima velocità sufficiente, però, a spegnerli la moto, che non voleva
sapere di ripartire. Per Haga gara finita e tanti preziosissimi punti persi.
Sempre nel corso del quinto giro Spies passa in un sol colpo Fabrizio e
Corser e da quel momento si mette all’inseguimento del leader. Dopo aver
risucchiato uno dopo l’altro Checa e Haslam, dal tredicesimo giro comincia
una lunga battaglia con il giovane Rea. L’inglese, per nulla intimorito,
risponde colpo su colpo o e con un magistrale ultimo giro, quando fa suo
anche il record della gara, riesce a transitare primo sul traguardo, con
meno di un secondo di vantaggio sull’americano. Bella prova di Biaggi,
risalito dal decimo posto del primo giro al quarto posto finale. Il ritiro
di Haga incide sicuramente in modo pesante sul campionato. Spies lascia
il Nurburgring con 18 punti di vantaggio, un divario inaspettato e non
facile da colmare contro un avversario come lo statunitense.
Da notare che Haga, dopo aver totalizzato ben 200 punti nelle prime cinque
gare, nelle seconde sei gare si è fermato solo a quota 146 contro i 218
di Spies o i 157 di Rea. Il round tedesco ha anche messo in evidenza una
Honda in forte crescita ed un giovane Rea che sembra aver ormai le carte
in regola per rappresentare il vero futuro della Honda. Bene anche BMW
che sulla pista di casa ha collezionato un ottavo ed un sesto posto. Sulle
moto della Casa di Monaco, diminuisce di gara in gara il distacco tecnico
che le separa ancora dagli avversari più quotati.
Classifica Gara 2
POS
NAT
RIDER
LAPS
TIME
1
Jonathan Rea
20
39'01.561
2
Ben Spies
20
39'02.347
3
Carlos Checa
20
39'06.554
4
Max Biaggi
20
39'09.752
5
Leon Haslam
20
39'12.468
6
Troy Corser
20
39'18.713
7
Ryuichi Kiyonari
20
39'21.034
8
Tom Sykes
20
39'21.282
9
Michel Fabrizio
20
39'24.542
10
Yukio Kagayama
20
39'25.722
11
Jakub Smrz
20
39'30.928
12
Fonsi Nieto
20
39'31.568
13
Broc Parkes
20
39'38.842
14
Luca Scassa
20
39'49.444
15
Vittorio Iannuzzo
20
39'51.110
16
Matteo Baiocco
20
39'51.196
17
David Salom
20
40'21.115
18
David Checa
20
40'23.890
RT
Richard Cooper
16
33'01.664
RT
Karl Muggeridge
13
25'39.632
RT
Roland Resch
13
26'40.498
RT
Shane Byrne
9
17'50.790
RT
Noriyuki Haga
4
7'54.183
RT
Matthieu Lagrive
1
2'05.384
Gara 1
di Silvano Di Giovanni
Nurburgring (GERMANIA) 6 settembre 2009 – GARA
1 L’americano
Ben Spies, su Yamaha R1 ufficiale, trionfa in Gara 1 dopo una serratissima
lotta durata tutta la gara con il giapponese Haga, giunto secondo a pochi
metri dal vincitore. Terzo posto per lo spagnolo Carlos Checa. Con questa
vittoria Spies ha ridotto ulteriormente il suo svantaggio su Haga nella
classifica del campionato, ora di soli 4 punti, e mira a doppiare il successo
anche in Gara 2, cosa che gli consentirebbe di passar in testa al Mondiale.
È stata una gara tiratissima dall’inizio alla fine, con Haga subito al
comando e Spies che lo seguiva come un’ombra. Esattamente a metà gara
Spies è passato in testa e, a quel punto, il duello è proseguito a posizioni
invertite. Nonostante il giro record del giapponese alla quindicesima tornata,
Spies ha rintuzzato ogni attacco e con una serie impressionante di giri
su tempi record nelle ultime fasi della gara, tanto da registrare la sua
migliore prestazione proprio all’ultima tornata, ha costretto Haga alla
resa. Si sono contesi il terzo posto via via diversi protagonisti. Nella
prima metà della gara si è affrontato un gruppetto di sei piloti, fra i
quali i anche Corser con la BMW. L’australiano ha dato battaglia nei primi
giri, ma poi, a causa di un leggero calo fisico, è via via retrocesso fino
all’ottavo posto finale. Alla fine per il terzo gradino del podio
l’ha
spuntata Checa, in sella alla Honda di Ten Kate, sul compagno di squadra
Rea. Lo spagnolo è stato autore di una grande prestazione, con una rimonta
che lo ha portato al terzo posto, staccato di sei secondi e nove decimi
dal vincitore. Se consideriamo che dopo solo due giri aveva già accumulato
un distacco di 3 secondi e 3 decimi, non si può non giudicare più che eccellente
la sua prestazione. Fra gli italiani, ha disputato una buona prova Biaggi
con l’Aprilia, quinto e a lungo in lotta per la terza piazza. Ci si
aspettava
di più da Michel Fabrizio, pilota della Ducati 1098 ufficiale, settimo
al traguardo, ma mai veramente in lotta per il podio. Brutto incidente
al via per Tamada e Hopkins, causato da un contatto nel gruppo alla seconda
curva, senza però conseguenze di rilievo. La gara è stata interrotta ed
è ripartita senza i due.