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Royal Enfield: “Il motore è volutamente classico e senza elettronica”

Per approfondire la conoscenza delle Royal Enfield Continental GT 650 e Interceptor INT 650 abbiamo intervistato Mark Wells, della divisione Industrial Design & Product Strategy della Casa indiana
1/24 La nuova café racer di Royal Enfield, la Continental GT 650
Motore: perché la fasatura a 270°?
“Per dare carattere all’erogazione e, con il contralbero, annullare le vibrazioni".

Avete pensato al raffreddamento a liquido?
"No. Volevamo qualcosa di autentico, onesto, genuino, non camuffato. Il motore raffreddato ad aria aiuta in termini di stile: non ci sono radiatore, tubi, pompa dell'acqua. E poi ha un carattere particolare. Certo, avremmo potuto farlo: nella R&D ci sono anche ingegneri con trascorsi in Formula1. Ma lo abbiamo voluto così".

E perché non una distribuzione bialbero?
“L’abbiamo considerata, ma per costi di produzione e manutenzione, la monoalbero ha più senso. È una soluzione tecnica che va incontro alle esigenze del nostro target: non abbiamo bisogno di potenza, ma di erogazione fluida. Le nostre moto non devono intimidire e anche la cilindrata di 650 cc è perfetta".

Cliccate qui per leggere il nostro test della Continental GT 650; qui, invece, trovate quello della Interceptor.
1/16 il motore che equipagga la Royal Enfield Interceptor INT 650 2018
È la prima volta per Royal Enfield che si usano misure di alesaggio e corsa superquadre e un cambio a 6 rapporti. Quali difficoltà (o opportunità) progettuali in questo senso?
“Nessuna difficoltà, solo scelte precise. Il motore a corsa corta offre una erogazione caratteristica e il cambio a 6 marce è stato voluto per rendere la guida meno stressante e più fluida in ogni situazione".

Il motore è già pronto per l'Euro 5?
“Non subito. Abbiamo iniziato a lavorarci, ma cambieranno poche cose rispetto all’attuale”.

Ogni quanto i tagliandi?
"Abbiamo tenuto in particolare riguardo l'affidabilità. I tagliandi sono programmati ogni 10.000 km e la garanzia si estende per 3 anni".

Per quanto riguarda la ciclistica: avete considerato soluzioni più attuali, come monoammortizzatore, forcella a steli rovesciati e cerchi in lega?
“Ci abbiamo pensato, ma sin da principio abbiamo voluto componenti tradizionali per un feeling generale di guida classico”.

Alcuni preparatori hanno già realizzato delle special, sulla base di queste 650...
"La filiale americana si è data da fare e ha affidato alcune moto a dei preparatori in gamba. Con una delle nostre 650 twin - adeguatamente elaborata - abbiamo segnato anche un nuovo primato di velocità sul lago salato di Bonneville, lo scorso agosto. Dalle nostre moto si può spremere più dei 47 CV dichiarati. Ovviamente bisognerebbe rinunciare alla Euro 4. Ma per mantenere l'affidabilità e rispettare le normative, va benissimo così. Certo però, mi auguro che qualcuno le usi anche per divertirsi e sbizzarrirsi con le elaborazioni!".
Mark Wells
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