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Royal Enfield: “Viaggiamo verso il milione di moto vendute in due anni”

Abbiamo intervistato Siddhartha Lal, Ceo & Managing Director di Royal Enfield, per approfondire la conoscenza della Casa indiana e dei suoi piani per il futuro
1/16 il motore che equipagga la Royal Enfield Interceptor INT 650 2018
Quanto è grande il bacino di vendite Royal Enfield, a livello globale?
"Dal 1° gennaio 2017 ad oggi sono state vendute più di 820.000 Royal Enfield nel mondo, il 95% delle quali solo in India".

Del rimanente 5%, quale è il mercato più promettente?
"Se parliamo di puri numeri, nel lungo termine vedo il Sud-Est asiatico e il Sudamerica come mercati più promettenti, perché sono molto simili all'India, come richiesta di tipologia di moto. Ma rimane innegabile che USA ed Europa danno input molto importanti alla produzione e sono mercati importanti a livello di immagine: sono utili per affermarci come brand globale".

Chi rientra nel target delle nuove bicilindriche 650?
“Chiunque voglia una moto facile e divertente, con tanto stile e pochi pensieri”.

Quali sono i competitor più temibili?
"Le nostre twin non hanno concorrenti diretti: nel mercato attuale c'è un buco nelle proposte di media gamma facili ed economiche".

Beh, allora che ci dite - solo per citarne un paio - della Benelli Leoncino e della Moto Guzzi V7? Prestazioni e stile sono quelli che caratterizzano le Royal Enfield bicilindriche…
"Sì, ma la Benelli ha un design più moderno e sofisticato, in sostanza ha un target diverso; la Guzzi invece è semplicemente più costosa".

Cliccate qui per leggere il nostro test della Continental GT 650; qui, invece, trovate quello della Interceptor.
1/24 La nuova café racer di Royal Enfield, la Continental GT 650
Da questa nuova piattaforma nasceranno altri modelli, magari scrambler o cruiser?
"Non abbiamo progetti del genere nell'immediato, ma può darsi che la famiglia si allarghi, negli anni futuri: la piattaforma è molto flessibile".

Le Royal Enfield monocilindriche sono destinate a scomparire?
"Non spariranno. La Bullet è una moto molto versatile e molto richiesta, specie nel mercato interno: esiste dal 1942, con continui aggiornamenti, e avrà ancora lunga vita".

Parliamo di un altro modello recente: la Himalayan. Avete pensato ad una versione con cilindrata aumentata?
"Il modello va bene così come è e sta incontrando un buon successo commerciale; per ora no, non ci sarà una cubatura maggiore".

Che cosa pensa della mobilità elettrica?
"Ci vorrà tempo perché si affermi; almeno 10 o 12 anni. In tempi più brevi vedo l'elettrico utile nel commuting cittadino o nelle competizioni offroad: il suo sviluppo è dettato dalle norme anti-inquinamento sempre più stringenti, ma per noi è ancora presto. Tuttavia stiamo esplorando possibilità di espanderci in questo settore, anche se non abbiamo progetti pronti per l'immediato".
Siddhartha Lal
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