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“Vogliamo diventare leader del segmento delle moto di media cilindrata”

Royal Enfield Himalayan: la prima prova “italiana” della nuova enduro indiana l’abbiamo fatta noi di Motociclismo, direttamente in India. Abbiamo anche visitato la fabbrica (da 600.000 moto l’anno!) e intervistato il capo dell’international business, che ci ha parlato della genesi della Himalayan, del prezzo in India, della tecnica molto innovativa per lo standard Royal Enfield, del design, delle ambizioni della casa…

l'indiana che piace

La Royal Enfield Himalayan è una moto che ha sempre attirato l’attenzione dei lettori di Motociclismo e Motociclismo.it. Fin da quando ne abbiamo parlato la prima volta circa un anno fa, i click si sono sprecati, per la nuova e rivoluzionaria enduro indiana. A maggior ragione quando poi sono arrivati i primi dati tecnici,  le prime foto ufficiali, i video. A settembre 2016 abbiamo proposto un sondaggio: qual è la entry level più interessante e quale quella che comprereste? Beh, la offroad Royal enfield ha sbancato!
In attesa di vederla debuttare a Eicma e poi circolare sulle nostre strade, siamo volati in India per metterla alla prova nel territorio che le ha dato il nome, l’Himalaya (qui le nostre impressioni di guida, nella gallery le foto del test). Si è meritata la copertina del numero di ottobre, poi l’abbiamo avuta ospite nel nostro stand al Salone… ancor prima della presentazione ufficiale in fiera!

la himalayan raccontata da chi la fa

Tornando al test esclusivo che abbiamo fatto in India, ovviamente ne abbiamo approfittato per una visita nel più grande dei due stabilimenti Royal Enfield di Chennai da cui ogni giorno 3.000 impiegati sfornano più di 2.000 moto. Sono 600.000 all'anno! Non ci siamo poi fatti sfuggire l’occasione di intervistare la persona che è a capo dell’international business, Arun Gopal, integrando le informazioni da lui fornite con quelle che ci ha dato Cesare Carola, responsabile mercato Italia. Qui vi proponiamo l’intervista con il dirigente indiano, che ci parla della genesi della Himalayan, del prezzo in India, delle soluzioni tecniche molto innovative per lo standard Royal Enfield, del design, delle ambizioni della casa…

“L’idea della Himalayan è nata 15 anni fa”

Intervista a Arun Gopal - Head-International Business Royal Enfield
 
Quanto costa la Himalayan in India?
Per adesso la Himalayan è disponibile solo in India. Il prezzo differisce da stato a stato (l’India è una confederazione, ndr): per esempio, nella capitale, Nuova Delhi, costa 173.807 rupie (circa 2.350 euro) chiavi in mano.
 
Motore tutto nuovo, una rivoluzione. Quanto tempo è stato necessario per progettarlo e svilupparlo?
La Himalayan è la nostra prima moto completamente progettata da noi. L’idea è nata ben 15 anni fa. Per oltre sei decenni le Royal Enfield sono state utilizzate per percorrere terreni di ogni genere; ebbene, ora abbiamo voluto realizzare una moto che possa andare ovunque senza intimidire alcun pilota. E, rimanendo aderenti alla nostra filosofia, è stata disegnata e sviluppata per mantenere un equilibrio tra uomo, macchina e terreno, utilizzando tecnologie moderne.
 
Perché è stata scelta la cilindrata 410?
Quello della Himalayan è il motore più raffinato della nostra gamma. Così come è stato concepito, con cilindrata di 410 cc, abbiamo ottenuto una buona coppia ai bassi regimi, un’erogazione morbida e una buona facilità di guida, vibrazioni contenute e adeguata affidabilità, con intervalli di manutenzione ogni10.000 km.
 
È prevista una cilindrata maggiore, in futuro?
No comment.
 
Vedremo questo motore anche su altri modelli (naked, café racer, scrambler...)?
No comment.
 
A chi è stato affidato il design? Quali input sono stati seguiti in questo senso?
Il design spartano e ruvido, privo di tutto ciò che è superfluo, coniuga forma e utilità, per rendere il turismo avventuroso più accessibile. La moto è stata disegnata intorno dal team di design e sviluppo Royal Enfield con input di Steve Harris, della britannica Harris Performance; le linee guida sono state dettate dall’ergonomia: telaio, serbatoio, manubrio e pedane.
 
Come è stata studiata la nuova ciclistica?
Abbiamo ricevuto importanti input da Harris Performance, per ottenere la massima stabilità sui terreni accidentati così come sull’asfalto. Personalmente amo la Himalayan per la sua versatilità: è capace di disimpegnarsi nel traffico più intenso così come sulle strade di montagna. Questa duttilità la rende perfetta per tutti i terreni e per tutti i piloti.
 
Quale è il target della Himalayan?
Lo spirito di avventura colpisce tutti: la Himalayan è costruita per motociclisti di tutte le età e di qualunque estrazione o esperienza. Vogliamo raggiungere gli esploratori in cerca di avventura, siano essi giovani desiderosi di nuove possibilità, piloti di larga esperienza o neofiti.
 
Quali mercati volete attaccare, con questa moto?
La Himalayan riflette le ambizioni di crescita di Royal Enfield e le nostre intenzioni di diventare leader globale del segmento delle moto di media cilindrata. Quindi non solo il mercato interno, molto importante, ma tutto il mondo è nel mirino.
 
Come è strutturato l’R&D Royal Enfield?
Il quartier generale è a Gurgaon, in India. Al momento Royal Enfield ha un team tecnico di 70 persone nel Regno Unito che sta già lavorando sui nostri futuri progetti e piattaforme. Il Centro Tecnico UK prenderà formalmente il via entro il prossimo anno, mentre ne apriremo uno a Chennai che sarà operativo tra il 2017 e il 2018.
 
Nella gamma Royal Enfield arriverà un motore bicilindrico, magari di 750 cc o oltre?
No comment. 
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