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02 April 2015

Roadcarver: un concept per piegare con quattro ruote

Ispirato da uno skateboard, nasce un veicolo metà moto e metà quad. Le ruote sono 4 e tutte indipendenti, la propulsione è elettrica e la sterzata è servoassistita. Storia e immagini del progetto del tedesco Rico Kersten

Roadcarver: un concept per piegare con quattro ruote

All’inizio furono le tre ruote del Piaggio MP3. Presto altri costruttori si sono resi conto che un appoggio a terra in più, in campo moto/scooteristico, elevano non poco la sicurezza. E in alcuni casi anche il divertimento. Così i costruttori si sono sbizzarriti. Gli scooter a tre ruote ormai si trovano nei concessionari e, provandoli, li abbiamo promossi (qui il video di una nostra comparativa tra maxi 3 ruote, qui invece l’ultima novità Yamaha, il Tricity, che a sua volta ha ispitrato i concept 01GEN e 03GEN). Ai Saloni, grandi e piccoli costruttori si sono sbizzarriti: al Tokyo Motor Show 2013 (ma anche a Eicma) si è vista una proposta molto avveniristica della Kawasaki, il J Concept. La Yamaha ha esposto, addirittura nel 2007, la sua Tesseract a 4 ruote. Che il futuro della moto stia andando in questa direzione? Forse è ancora presto per dirlo, ma intanto le idee fioriscono. Qualcuna arriva alla produzione (come il Quadro 4), altre magari restano allo stadio di concept, ma qualcosa si sta muovendo.

 

L’idea arriva da uno skateboard atipico formato bmw

L’ultima provocazione arriva dal web. Il designer Rico Kersten ha lanciato, sul suo sito www.digital-passion.com un’idea, ispirata da uno skateboard. La BMW, qualche tempo fa, ha presentato lo Street Carver, uno skate privo dei classici “truck” e dotato di snodi basculanti su cui sono fissate le ruote. Lo stesso concetto è stato travasato su una moto da Rico. Il progetto, benché virtuale, è interessante: guardate le immagini. Dal punto di vista tecnico, tutte le quattro ruote di questo veicolo, denominato Roadcarver, possono muoversi in maniera indipendente, consentendo di raggiungere considerevoli angoli di piega. Avantreno e retrotreno, oltre ad avere due forcelloni monobraccio indipendenti, possono anche ruotare sull’asse verticale, in modo che la sterzata sia ripartita su entrambi: davanti e dietro. Quando il pilota sposta il peso da un lato, la Roadcarver si inclina e sterza contemporaneamente, senza avere rinvii dal manubrio, fissato al corpo centrale del veicolo. Per facilitare la guida, all’interno di ciascun braccio/forcellone, è inserito un servo-motore controllato da un giroscopio elettronico.

 

Elettricità ed elettronica

La propulsione invece è elettrica e, per semplificare al massimo la trasmissione, non ci sono catene o giunti cardanici, ma un motore elettrico in ciascuno dei quattro mozzi, tutti gestiti dal computer centrale. Troppo avveniristico, questo progetto? Innovativo, senza dubbio. Ma forse non dovremo attendere troppo per vedere tecnologia come questa circolare sulle nostre strade…

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