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di Giorgio Sala
16 November 2016

Viñales fa sempre più paura: ancora imbattibile nei test IRTA

Test ufficiali MotoGP 2017 a Valencia, risultati Day 2. Maverick Viñales si conferma in perfetta sintonia con la Yamaha e guarda ancora tutti dall'alto. Non sorprende il 2° posto di Marquez; Dovizioso "a podio"; Iannone cade ma si riprende benissimo; qualche difficoltà per Lorenzo, che prosegue l'apprendistato; Rossi non brilla; Aleix Espargaro entusiasma con l'Aprilia; KTM deve lavorare. Brutto incidente per Rins

Le ultime novità della GP Commission

La GP Commission si è ritrovata il 12 novembre scorso a Valencia: Carmelo Ezpeleta (CEO Dorna), Ignacio Verneda (CEO FIM), Herve Poncharal (IRTA), Takanao Tsubouchi (MSMA), Javier Alonso (Dorna) e Mike Trimby (segretario IRTA) hanno preso, per la stagione 2017 della MotoGP, le decisioni di seguito elencate.

SENSORI OMOLOGATI
Nella stagione 2016 i team della Classe Regina potevano utilizzare sensori non omologati in tutte le sessioni di prove libere e nel warm up. Ma dal momento che i tempi siglati nelle FP1, FP2 e FP3 concorrono a determinare la partecipazione alla Q1 e Q2, nel 2017 l’uso di sensori non omologati sarà consentito solo nel warm up di domenica e nella FP4, sessioni che non determinano l’accesso o meno alle due qualifiche.
 
EVOLUZIONI AEREODINAMICHE
 
Durante l'ultima riunione della Commissione a Motegi è stato imposto un limite al numero di evoluzioni consentite sulla carenatura o sul parafango anteriore (una per ciascun pilota) durante la stagione. Ora è stato deciso che per i costruttori alla loro prima annata (ovvero KTM) non ci sarà alcuna restrizione e sarà possibile apportare infinite modifiche, seppur conformi alle normative.
 
GESTIONE DELLA PRESSIONE DEI PNEUMATICI
 
I team sono già tenuti a rispettare i parametri di utilizzo dei pneumatici, concordati con i dati forniti da MIchelin. È stato però vietato l’uso di qualunque dispositivo che controlli la pressione sulla ruota durante i passaggi in pista.
 
LUCI DI SICUREZZA
 
Il pilota non potrà più accendere o spegnere la luce di sicurezza a sua discrezione, ma quest’ultima sarà gestita dall’elettronica.
 
FAMILIARIZZAZIONE CON IL TRACCIATO
 
I piloti che utilizzano moto da strada per prendere confidenza con i tracciati e che hanno la stessa cilindrata del loro prototipo sono tenuti a presentare i dettagli tecnici alla Direzione Tecnica. Un regolamento apposito definirà anche le parti di moto che possono essere modificate.
 
GARA SOSPESA E RIAVVIATA
 
Al fine di essere valido il risultato di gara, interrotta o meno, il pilota deve entrare ai box in sella o spingere la moto entro cinque minuti dall’esposizione della bandiera a scacchi o della bandiera rossa. Tale condizione è applicata per essere ammessi a partecipare al riavvio della gara solo quando la corsa viene interrotta dopo che sono stati completati tre giri.
 
SICUREZZA NELLA PIT LANE
 
A Brno si era deciso di limitare il numero di meccanici che lavorano in pit-lane durante il flag to flag e ha reso obbligatorio l’uso dei caschi. Questo requisito è stato esteso alle QP1 e QP2. 
 
Il regolamento è stato chiarito, e per evitare fraintendimenti futuri, la moto potrà essere azionata esclusivamente da un motore a combustione interna.

Si inizia sotto il segno di Marquez, ma che bella sorpresa Aleix Espargaro e l'Aprilia

Al Ricardo Tormo i piloti della MotoGP sono scesi in pista per il secondo dei 2 giorni di test IRTA di Valencia (cliccate qui per la cronaca del Day1). Al mattino è Marc Marquez che, con la RC213V con motore e aerodinamica 2017, detta il passo con un 1’30”629, ben 3 decimi più veloce del miglior tempo di Viñales di ieri. A seguire, con oltre 1 secondo di margine, c’è sono Andrea Dovizioso. Col 3° e 4° tempo sorprendono i fratelli Espargaro, nell’ordine Aleix con Aprilia e Pol con KTM, che precedono la Ducati di Jorge Lorenzo. Le Yamaha di Rossi e Viñales e la Suzuki di Iannone entrano in pista dopo un’ora, alle 11, portandosi nella zona alta della classifica; il migliore è Top Gun che stacca il 2° tempo di sessione (1’31”617). 

Cliccate qui per vedere la gallery del Day 2!

Bandiera rossa: Iannone è ok, Rins viene portato in ospedale

Sessione interrotta dalle bandiere rosse a metà mattinata: alla curva 12 le rovinose cadute delle Suzuki, nell’ordine, di Alex Rins e Andrea Iannone costringono i commissari a ripristinare le barriere. Il pilota di Vasto riesce a ritornare ai box, sebbene dolorante al gomito destro, mentre lo spagnolo è stato trasportato in ospedale per accertamenti nella zona lombare. A Rins verranno diagnosticate delle “compressioni alle vertebre T8 e T12”: test di Valencia finiti, Brivio dichiara che lo rivedremo a quelli di Sepang.

La causa delle cadute è ancora incerta: l’ipotesi più accreditata è quella che i residui di gomma si siano depositati sulla linea bianca, rendendola di conseguenza più scivolosa; alcuni invece azzardano che le cadute siano state causate dall’assenza di alette aerodinamiche (come Andrea Dovizioso ha dichiarato: “Le moto hanno molti cavalli e se non si usano le alette l’anteriore non tocca quasi mai il terreno, e prima che si possa staccare la gomma anteriore non ha la stessa velocità del posteriore, e molte volte si chiude l’anteriore”), ipotesi che però viene scartata da molti piloti (Redding in primis). Loris Capirossi, Responsabile della Sicurezza della MotoGP, viene esortato dai piloti a posizionare un air fence all’uscita della curva 12: “Capirex” conferma che per la prossima stagione sarà fatto, ma che per questi test verranno soltanto posizionate ulteriori barriere in schiuma. 

Rossi e Pedrosa cercano di farsi vedere, Folger in Top 10

La pit lane viene riaperta alle 12,05 ore locali: dopo qualche minuto Marc Marquez fa un’escursione nel ghiaione della curva Doohan dopo un errore in frenata. Nel rientrare in pista finisce per terra, ma lui e la moto sono ok. Cadute anche per Alvaro Bautista alla curva 2 e Jack Miller alla curva 1 (entrambi senza conseguenze), l’australiano al giro precedente aveva siglato il 3° tempo fino a quel momento (1’31”400, di 77 millesimi migliore di quello staccato ieri). Per Sam Lowes i test di Valencia finisco precocemente: il dolore causato dalla caduta di ieri è troppo forte e non riesce a continuare il lavoro in sella alla RS-GP, lasciando il “fardello” a Eugene Laverty (prossimo alla WSBK ma collaudatore Aprilia per la MotoGP in questo caso) e Aleix Espargaro. Buona prestazione di Dani Pedrosa, che dopo 3 giri sigla il 2° tempo di giornata (1’31”06), crono che viene migliorato da Valentino Rossi: 1’30”893, 77 millesimi più veloce di ieri. A 4 decimi di distacco da Marquez, leader della mattinata, ci sono le Ducati di Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo. Sorprende ancora Aleix Espargaro, che porta l’Aprilia RS-GP al 6° posto della classifica dei tempi con un gap di 7 decimi da Marquez. Il migliore dei rookie nella prima metà del Day 2 è Jonas Folger: il tempo di 1’31”922, che vale al tedesco la Top 10, è di mezzo secondo migliore rispetto al best lap personale siglato nel Day 1.  

MotoGP 2016, Valencia, Day 2: la classifica alle 13,15

Pos. Pilota Team Giro veloce Distacco Laps
1 MARQUEZ, Marc Repsol Honda Team 1:30.629   5/21
2 ROSSI, Valentino Movistar Yamaha MotoGP 1:30.893 0.264 13/13
3 PEDROSA, Dani Repsol Honda Team 1:31.067 0.438 3/10
4 LORENZO, Jorge Ducati Team 1:31.080 0.451 24/26
5 DOVIZIOSO, Andrea Ducati Team 1:31.119 0.490 17/18
6 ESPARGARO, Aleix Aprilia Racing Team Gresini 1:31.338 0.709 25/27
7 MILLER, Jack Marc VDS Racing Team 1:31.400 0.771 13/21
8 VIÑALES, Maverick Movistar Yamaha MotoGP 1:31.593 0.964 12/20
9 CRUTCHLOW, Cal LCR Honda 1:31.744 1.115 5/20
10 FOLGER, Jonas Monster Yamaha Tech 3 1:31.922 1.293 18/21
11 RABAT, Tito EG 0,0 Marc VDS 1:32.266 1.637 15/27
12 ESPARGARO, Pol Red Bull KTM Factory Racing 1:32.276 1.647 17/27
13 ZARCO, Johann Monster Yamaha Tech 3 1:32.448 1.819 16/20
14 BAUTISTA, Alvaro Pull & Bear Aspar Team 1:32.482 1.853 17/19
15 BARBERA, Hector Avintia Racing 1:32.562 1.933 6/20
16 BAZ, Loris Avintia Racing 1:32.584 1.955 15/16
17 REDDING, Scott OCTO Pramac Yakhnich 1:32.623 1.994 8/22
18 SMITH, Bradley Red Bull KTM Factory Racing 1:32.774 2.145 7/23
19 ABRAHAM, Karel Pull & Bear Aspar Team 1:33.103 2.474 16/29
20 LAVERTY, Eugene Aprilia Test Team 1:33.290 2.661 17/19
21 PIRRO, Michele OCTO Pramac Yakhnich 1:33.408 2.779 11/13
22 RINS, Alex Team SUZUKI ECSTAR 1:33.761 3.132 4/5
23 IANNONE, Andrea Team SUZUKI ECSTAR 1:33.924 3.295 3/3
24 TSUDA, Takuya Suzuki Test Team 1:35.571 4.942 26/27

Iannone ritorna al top, Dovizioso in cima alla classifica

All’inizio della sessione pomeridiana Andrea Iannone rientra in pista con la Suzuki e si porta provvisoriamente al 7° posto (1’31”303), ma è l’ex Suzukista Maverick Viñales che richiama l’attenzione con un tempo fotocopia del miglior crono di ieri (1’30”930). Solo che oggi quel tempo gli vale "solo" il 3° posto assoluto (+0”301 da Marquez, +0”037 da Rossi). Mentre Zarco “spodesta” Folger come miglior rookie della giornata, e Lorenzo rientra in pista con una nuova forcella Öhlins, Marc Marquez migliora il proprio tempo di riferimento: 1’30”558 registrato con moto 2016 ma motore 2017.
Andrea Dovizioso, dopo essersi portato al 2° posto (1’30”620), rientra ai box per poiportare in pista la Desmosedici 2017 e sigla il miglior tempo di giornata: 1’30”443. Marquez scala in seconda posizione e precede Dani Pedrosa, Maverick Viñales ed un efficace Aleix Espargaro. Verso le 15 Andrea Iannone trova il ritmo e stacca un 1’30”644 che gli vale il 3° posto nella lista dei tempi, Rossi invece scende in pista con la M1 2017 e con gomme morbide, e sigla un crono identico a quello di Cal Crutchlow (1’30”709) che vale al Dottore la quinta posizione. 

"Top Gun" prende il volo e mette in riga tutti

Il protagonista della giornata diventa Maverick Viñales: a metà pomeriggio, Top Gun si porta in testa prima con un tempo di 1’30”164 che, ad 1 ora e 50 dalla fine, diventa 1’29”975! Lo spagnolo, che utilizza ancora la M1 in versione 2016, si sarebbe piazzato in prima fila nel GP della Comunità Valenciana. Passa in secondo piano l’eccellente progresso di Dani Pedrosa, mentre Lorenzo non riesce ad andare oltre all’ottavo posto.

La giornata si conclude con Rossi che rientra in pista nel finale con gomme nuove ma senza progressi. Marquez riesce invece a migliorarsi: il suo 1’30”171 permette al Cabroncito di portarsi a 196 millesimi da Viñales; situazione analoga per Andrea Iannone, che abbassa il proprio miglior tempo e termina con il 4° tempo della sessione (1’30”599). Smith cade con la KTM alla curva 14, mentre Folger si rimette davanti a Zarco con il crono di 1’30”948, 67 millesimi più veloce del francese.

MotoGP 2016, Valencia, Day 2: la classifica a fine giornata

Pos. Pilota Team Giro veloce Distacco Giri
1 VIÑALES, Maverick Movistar Yamaha MotoGP 1:29.975   66 / 76
2 MARQUEZ, Marc Repsol Honda Team 1:30.171 0.196 58 / 78
3 DOVIZIOSO, Andrea Ducati Team 1:30.443 0.468 33 / 61
4 IANNONE, Andrea Team SUZUKI ECSTAR 1:30.599 0.624 47 / 51
5 PEDROSA, Dani Repsol Honda Team 1:30.686 0.711 38 / 39
6 CRUTCHLOW, Cal LCR Honda 1:30.709 0.734 45 / 63
7 ROSSI, Valentino Movistar Yamaha MotoGP 1:30.709 0.734 45 / 69
8 LORENZO, Jorge Ducati Team 1:30.744 0.769 41 / 62
9 ESPARGARO, Aleix Aprilia Racing Team Gresini 1:30.885 0.910 45 / 61
10 FOLGER, Jonas Monster Yamaha Tech 3 1:30.948 0.973 62 / 63
11 ZARCO, Johann Monster Yamaha Tech 3 1:31.015 1.040 55 / 61
12 MILLER, Jack Marc VDS Racing Team 1:31.069 1.094 40 / 59
13 REDDING, Scott OCTO Pramac Yakhnich 1:31.118 1.143 42 / 48
14 BAUTISTA, Alvaro Pull & Bear Aspar Team 1:31.186 1.211 59 / 63
15 BARBERA, Hector Avintia Racing 1:31.244 1.269 39 / 59
16 PIRRO, Michele OCTO Pramac Yakhnich 1:31.816 1.841 37 / 40
17 ESPARGARO, Pol Red Bull KTM Factory Racing 1:31.853 1.878 33 / 70
18 RABAT, Tito EG 0,0 Marc VDS 1:31.918 1.943 36 / 61
19 BAZ, Loris Avintia Racing 1:32.161 2.186 36 / 52
20 SMITH, Bradley Red Bull KTM Factory Racing 1:32.538 2.563 34 / 59
21 LAVERTY, Eugene Aprilia Test Team 1:32.568 2.593 38 / 55
22 ABRAHAM, Karel Pull & Bear Aspar Team 1:32.699 2.724 31 / 41
23 TSUDA, Takuya Suzuki Test Team 1:33.305 3.330 68 / 77
24 RINS, Alex Team SUZUKI ECSTAR 1:33.761 3.786 4 / 5

Tutti migliorano nel Day 2, Folger è il migliore dei rookie

Una buona notizia per tutti i piloti è che i tempi siglati nel Day 2 sono migliori di quelli del Day 1, eccezion fatta per Sam Lowes (che non ha girato) e Alex Rins, caduto la mattina. Veloce , velocissimo l'apprendistato Maverick Viñales sulla la Yamaha M1: è l’unico ad aver abbattuto il muro del 1’30”. Tra i rookie continua il confronto Folger – Zarco: il tedesco la spunta nei confronti del francese e chiude come miglior esordiente, ma entrambi hanno siglato tempi quasi 1 secondo migliori rispetto a martedì. Il francese ha dichiarato di essere rimasto sbalordito dal comportamento delle Michelin, completamente diverso rispetto a quello delle Dunlop della Moto2. Efficaci anche i fratelli Espargaro: Pol con la KTM scende a 1’31”8, mentre Aleix Espargaro con Aprilia convince, con un tempo 9 decimi più lento di quello siglato da Top Gun (leader di giornata). 

In pista senza "ali". Honda fa la... voce grossa, Jorge vuole una Ducati "su misura"

In questa giornata a Valencia si sono viste diverse novità tecniche, a partire dall’assenza delle alette: infatti tutte le case hanno provato le moto in configurazione 2017, ovvero senza appendici aerodinamiche, vietate dal regolamento. Per quanto riguarda Honda, la novità si è fatta anche… sentire! Infatti il cuore V4 della RC213V non suona più da “screamer”, piuttosto pare proprio abbia la voce di un V4 a scoppi irregolari, che sia insomma in configurazione “big bang” (come il motore Yamaha per intenderci). Sulla Ducati di Jorge Lorenzo, oltre ad una nuova forcella Öhlins, sono state introdotte delle modifiche sulla posizione di guida del Porfuera: viene cambiata la cover del “serbatoio”, che risulta troppo alto e disturba il pilota durante la guida. 

Le dichiarazioni dei protagonisti a fine giornata

Marc Marquez: “Oggi è stata una buona giornata. Abbiamo iniziato il precampionato meglio di quello dell’anno scorso e spero di continuare con progressi costanti. In questa pista abbiamo trovato un buon setup e un buon ritmo. Non ho potuto testare le nuove gomme anteriori e alla fine abbiamo usato tutto il tempo a disposizione per fare lunghe uscite”.

Alex Rins: “Sono caduto mentre cercavo di migliorare le mie sensazioni con la moto, seguendo il piano di lavoro con il team. Sono deluso perché queste prove erano importanti per me, e praticamente non ho portato a compimento il secondo giorno; la cosa più importante è non aver subito un infortunio molto più grave. Ora torno a casa e punto a recuperare pensando alla restante parte di preparazione alla stagione. Voglio ringraziare il team per il supporto che mi hanno dato in questo avvio di test”. 

Valentino Rossi: “È stata una lunga giornata perché abbiamo lavorato parecchio e abbiamo messo a referto tanti giri per avere un confronto tra il nuovo e il vecchio motore e il nuovo telaio. Abbiamo anche provato alcune nuove gomme e abbiamo visto che la strada è ancora lunga e in generale c’è da lavorare sull’intero pacchetto, in particolare sul telaio. Però abbiamo bisogno di più tempo per trovare il giusto setting. Per quanto riguarda il motore questa è la prima evoluzioni ma ne avremo bisogno altre per essere più veloci”.

Andrea Dovizioso: “Sono stati due giorni molto interessanti, anche perché siamo riusciti a fare delle buone prove con la moto nuova, cosa che negli ultimi anni non era mai stata possibile, e quindi adesso siamo avanti con il nostro programma. Abbiamo fatto anche un raffronto back-to-back con la versione 2016 a fine giornata per confermare le nostre impressioni e abbiamo verificato che i miglioramenti sono effettivi. Adesso possiamo solo migliorare perché la nuova moto consente una gamma di regolazioni più ampia ed è questo il lavoro che faremo il prossimo anno. Per noi era importante tornare a casa con le idee chiare e ci siamo riusciti. Abbiamo confermato la buona velocità dimostrata nel corso del weekend di gara e, anche se abbiamo ancora tanto lavoro da fare, sono contento della nostra nuova moto”.

Johann Zarco: “Le Michelin mi offrono più possibilità rispetto alle Dunlop, con le quali ho corso negli ultimi anni. Oggi abbiamo iniziato a mettere mano all’elettronica, per vedere come può migliorarmi nella guida. La moto ha molta potenza e non è facile capirla. Oggi abbiamo potuto capire molto e migliorare i tempi, questo perché penso di riuscire ad iniziare a controllare la M1”.

Tito Rabat: “Il telaio nuovo mi ha permesso di migliorare il ritmo e il tempo è migliore di quello della qualifica di sabato scorso. Abbiamo poi provato ulteriori novità, ma finalmente riesco a toccare per terra con il gomito in curva, cosa che per tutto l’anno non sono riuscito a fare”.

Aleix Espargaro: “I test sono finiti: sono contento sia per la squadra sia per la moto; c’è ancora bisogno di lavorare, però la base di partenza è più che buona! Settimana prossima ci attende l’ultimo test a Jerez de la Frontera”.
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