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Velocità massima, c’è una distanza limite?

Un lettore curioso ci scrive per sapere su quanti metri viene rilevata in generale la velocità massima delle moto che proviamo. Ecco svelati i nostri protocolli di test

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Caro direttore, sono un giovane lettore, vorrei sapere cortesemente su quanti metri viene rilevata in generale la velocità massima delle moto che provate. Grazie, siete i migliori!

Giuseppe Del Vecchio

Caro Giuseppe, la distanza varia molto a seconda del tipo di moto: peso, potenza, aerodinamica, rapportatura, ecc sono determinanti. Per uno scooter di piccola cubatura può bastare 1 km, mentre per una supersportiva da oltre 300 km/h possono servire fino a 4 km, ovviamente con partenza da fermo e comprensivi degli spazi di arresto. In questi casi utilizziamo l’aeroporto di Grazzanise (CE) o altri simili. La difficoltà non è arrivare nei dintorni della velocità massima, ma guadagnare quegli ultimi 6-7 km/h per i quali occorre insistere a full gas magari per 1 km in più. Esistono due tipi di circuiti che non vanno bene, contrariamente a quello che si può pensare. Il primo è il mitico anello di Nardò: qui non si possono fare rilevamenti “veritieri” perché i dati acquisiti sono viziati sia dalla pendenza della pista sia dalla moto sempre leggermente piegata, cosa che accorcia il rapporto finale. Poi ci sono piste come Mugello o Monza, col loro lunghissimo rettilineo. Per i motivi sopra citati, è uno spazio insufficiente, anche uscendo lanciati dall’ultima curva

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