Statistiche web
15 July 2009

Riforma del Codice della Strada: colpo di mano sul Patentino

Con un tempismo sospetto la Commissione Trasporti della Camera è riuscita a introdurre all’ultimo minuto un emendamento che introduce l’obbligo della prova pratica per l’acquisizione del patentino richiesto per la guida di un ciclomotore. E non è tutto. Lo stesso emendamento, che sarà votato molto presto insieme con il testo di riforma del Codice della Strada, impone ciò che si delinea come una forzatura altrettanto sospetta: la formazione obbligatoria per accedere alla verifica pratica.

Riforma del codice della strada: colpo di mano sul patentino




Milano 15 luglio 2009
- Con un tempismo sospetto la Commissione Trasporti della Camera è riuscita a introdurre all’ultimo minuto un emendamento che introduce l’obbligo della prova pratica per l’acquisizione del patentino richiesto per la guida di un ciclomotore. E non è tutto. Lo stesso emendamento, che sarà votato molto presto insieme con il testo di riforma del Codice della Strada, impone ciò che si delinea come una forzatura altrettanto sospetta: la formazione obbligatoria per accedere alla verifica pratica. In sostanza, se il testo così modificato passerà l’esame in Commissione, approderà al Senato con buone probabilità di essere votato senza ulteriori modifiche. E, quello che si prefigura come un colossale regalo alle autoscuole, sarà legge definitiva. La prova pratica era infatti nell’aria anche se sembrava più logico attendere l’introduzione della nuova patente europea, attesa al più tardi nel 2013, con una norma specifica sul patentino. Tra l’altro le decisione di imporre l’esame pratico insieme alla formazione obbligatoria (leggi: ore di pratica in autoscuola) va contro i principi adottati dalla UE per la nuova licenza di guida. In questo caso si parla, infatti, di formazione obbligatoria alternativa all’esame. L’emendamento è stato presentato da esponenti della maggioranza e dell’opposizione (per la cronaca gli onorevoli Mussolini e Vannucci) e quindi difficilmente incontrerà opposizioni sul suo cammino. Tranne quella sostenuta dall’ANCMA, l’associazione dell’industria del settore moto, che ha proposto un suo testo di legge, meno restrittivo e impostato sulla filosofia della UE. Si tratta forse di un’impresa disperata. L’obbligo della formazione obbligatoria, caldeggiata anche dalle Compagnie di assicurazione, finirà inoltre per smantellare il sistema del patentino scolastico, impostato sulla gratuità e sulla semplicità delle procedure di acquisizione. Le scuole difficilmente potranno dotarsi dei mezzi idonei (leggi: spazi attrezzati, istruttori e ciclomotori) per poter offrire la stessa possibilità che offrono oggi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA