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La Indian Black Bullet Scout a caccia di record

Una affascinante bicilindrica motorizzata col nuovo 1.200 di Springfield tenterà di scrivere il proprio nome nella storia dei primati stabiliti sul Lago salato di Bonneville.

La indian black bullet scout a caccia di record

L’ora di Bonneville si avvicina a grandi passi e alcune Case (oltre a infiniti preparatori e appassionati) si apprestano a rincorrere un primato tanto altisonante quanto “inutile” al giorno d’oggi, quello di velocità: appuntamento dal 24 al 27 agosto. Questione di immagine, di marketing, di prestigio. Anche di tradizione e blasone, come ad esempio per la Triumph, che vuole esagerare conquistando il record assoluto di velocità per moto a motore endotermico con il missile Rocket III Streamliner pilotato nientemeno che da Guy Martin. Ma c’è un altro Marchio storico, anche se tornato solo da poco (quasi) agli antichi fasti, che da sempre ha legato il proprio nome ai record sul lago salato: Indian. Vi dice nulla il nome Burt Munro? Personaggio leggendario, neozelandese innamorato della sua Indian Scout degli anni ‘20 e autore di un record inseguito con ostinazione e diventato anche materia per un film ormai mitico interpretato da Antony Hopkins. Si tratta di “Indian - La grande sfida (2005)”, opera imperdibile per chi ama i motori. La moto di Munro era un siluro interamente carenato, talmente iconico per la Casa di Springfield che è stato replicato nel 2013 al momento di lanciare il nuovo motore Thunder Stroke 111, bicilindrico che equipaggia tutta la gamma delle nuove Indian “grandi” (Chief Classic, VintageChieftainBig Chief custom, Roadmaster e la cattivissima Chief Dark Horse): se ve li siete persi, cliccate qui e qui per rileggere i nostri articoli in merito alla splendida “Spirito of Munro” realizzata per Indian da Jeb Scolman e rivedere foto e video.

 

Pallottola nera

Ma ultimamente la famiglia Indian si è allargata, con la Scout, interessante custom cruiser equipaggiata con un inedito motore bicilindrico di 1.133 cc raffreddato a liquido (ecco il nostro test, ma non perdetevi la prova completa su Motociclismo di luglio). Proprio attorno a questo motore è nata un’altra moto da record marchiata Indian. Non una show bike come era la Spirit Of Munro, piuttosto una vera moto che verrà impiegata a Bonneville. Si chiama Black Bullet Scout ed è stata realizzata anch’essa da Jeb Scolman su commissione della Casa. Prima di scoprire i dettagli tecnici, sfogliate la gallery e non perdetevi il video che racconta la storia della moto da record by Indian.

 

 

Della Scout originaria ha tenuto solo il motore (con cilindrata 1.200 e nuova presa d’aria per l’alimentazione) ma ha cambiato tutto il resto, ciclistica ed estetica. La moto ricorda quelle con cui si tentavano i record a cavallo degli anni 50 e 60 del Novecento, con telaio rigido e cupolone che ingloba il radiatore e un piccolo faro, assetto ovviamente bassissimo e allungato (le pedane sono coassiali col perno della ruota posteriore), ruote in lega rigorosamente senza freno anteriore, sella quasi inesistente e comandi ridotti al minimo, ma c’è l’ammortizzatore di sterzo. Il tutto in nero, con abbondanti cromature. La moto è tutta fatta a mano e verrà presentata a Sturgis, nel mitico raduno in programma dal 31 luglio all’8 agosto. Ma in seguito “vedrà il sale”, come ci tengono a precisare in Indian, gareggerà a Bonneville e continuerà la tradizione delle Indian da record.

 

Deve superare i 340 km/h!

La Black Bullet Scout è una bicilindrica 1200 parzialmente carenata, quindi dovrebbe competere nella classe 1.350 cc, dato che la classe inferiore per cilindrata è la 1.000 cc. Per entrare nella storia, la Indian dovrà correre a più di  340,65 km/h, attuale record di categoria. Basteranno gli 86,65 CV alla ruota rilevati dal nostro Centro Prove?

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