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Catanese: “La vedo durissima portare le moto a 6.000 m in fuori pista”

Record con la moto in montagna: qual è l'altitudine maggiore mai raggiunta? In sella a una Honda Africa Twin DCT, il nostro Francesco Catanese fa parte del team che sta tentando di superare tre primati sul vulcano più alto del mondo, in Cile. Ma è davvero molto più difficile del previsto

Il tester di Motociclismo in Cile a caccia di record con l'africa twin

Ci eravamo lasciati con un paio di giorni di “black out” di notizie da parte del nostro Francesco catanese, impegnato in Cile nella “Scalata dei record”, l’impresa che punta a battere tre primati di ascensione in moto. Dopo l’arrivo al campo base, era iniziato l’acclimatamento in altura e con esso i primi problemi di convivenza con le particolari condizioni che si trovano a 4.000 metri. E pensare che il team coinvolto nell’impresa punta ai 6.000… Ma come procede? Cliccate qui per la presentazione della “scalata”, le prime impressioni dal “Catano” e le prime foto, di seguito il secondo report (e la seconda gallery).
Francesco Catanese in Cile, prendendo confidenza con l'altura a quota 4.000 mt

“Lassù gestire una moto da 240 kg è al limite del proibitivo”

Abbiamo passato un paio di giorni accampati a 3.800 m, facendo tracking a piedi in altura (micidiale) e giri in moto sui 4.700 m. È davvero dura, uno dell'organizzazione cilena ha avuto un edema polmonare, la notte si gela perfino in camper. Tutti i movimenti semplici richiedono un dispendio di energia enorme. Il posto è da favola, sembra di essere in un altro pianeta. Io ho avuto una giornata difficile per tremori, mal di testa, tachicardia e nausea, ma adesso sto bene.
Oggi ci accamperemo a quasi 4.800 m, per cui niente cellulare (adesso siamo scesi di quota verso la dogana). La vedo durissima portare le moto a 6.000 m in fuori pista, ieri a 4.700 ci sono state cadute e insabbiamenti (non io). Ma lassù le energie sono a zero e gestire una moto da 240 kg è al limite del proibitivo.
La carovana della "scalata dei record" è in Cile e comincia l'acclimatamento a quota 4.000 mt

Fondamentale l’assistenza medica

A certe altitudini è fondamentale l'assistenza medica
Le guide tutti i giorni ci controllano la pressione e la saturazione dell'ossigeno nel sangue. Il sangue a queste altezze diventa più denso e il cuore fa più fatica a pomparlo. Camminando si fluidifica il sangue, anche con l'aiuto della pastiglia Diamox, che però è anche diuretica e quindi almeno 3 volte nella notte ci costringe ad alzarci. Fondamentale quindi bere e mangiare spesso. Il gruppo è affiatato, Carlo Fiorani (direttore della comunicazione di Honda Racing, ndr) é di una calma olimpica, qualunque cosa succeda sembra che sia al bar sotto casa a bere un caffè. Salvo Pennisi (direttore sperimentazione Metzeler, ndr) é più nervoso e agitato, ma sempre positivo e con spiccato spirito di comando. Fabio Mossini é un bravissimo ragazzo, spiritoso e con la testa sulle spalle. Un onore avere in squadra uno che partiva nello stesso cancelletto di partenza di Everts al mondiale MX1 di motocross.

I link dell’impresa

Paesaggi da favola davanti agli occhi dei partecipanti alla Scalata dei Record
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