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Realtà aumentata: in moto si può?

Google Glass e casco Live Map sono in procinto di essere immessi sul mercato. Saranno la nuova frontiera del motociclismo o faranno perdere inutilmente la concentrazione?

Realtà aumentata: in moto si può?

Il futuro è arrivato. Quella che parrebbe una frase fatta, in realtà non lo è, dato che uno dei cliché che i vari film di fantascienza ci hanno propinato per anni, assieme alle automobili volanti, sta per diventare realtà. Parliamo degli innovativi Google Glass, di fatto una montatura con un piccolo schermo trasparente che va posizionato davanti all’occhio, all’altezza del sopracciglio, che permetterà a chi lo indossa di interagire con la realtà e con il web contemporaneamente.

Google sta facendo provare questi occhiali ad un ristretto numero di tester, tra i quali figura anche un motociclista, il quale ha ben pensato di modificare l’imbottitura interna del suo casco perché potesse ospitare i Google Glass.

 

OCCHI SULLA STRADA

I risultati li ha condivisi sulla Rete: un normale casco permette improvvisamente di poter scattare foto, catturare video, avere le informazioni GPS relative al percorso impostato e molto altro. Il grosso limite evidenziato da questo test empirico, è stato relativo ai comandi; infatti i Google Glass possono essere utilizzati o sfiorandone la montatura con un dito, oppure a voce. Se la prima modalità è evidentemente non applicabile in moto, la seconda è resa difficoltosa dai rumori presenti nel casco, soprattutto a velocità elevate. Per ovviare a questi problemi servirebbe un casco appositamente progettato. Che infatti esiste. Si chiama LiveMap, è basato sul sistema operativo Android, e permetterà di visualizzare tutte le informazioni, in particolare le indicazioni del navigatore satellitare, direttamente sulla visiera, che si oscurerà o schiarirà a seconda delle condizioni luminose, permettendo sempre una lettura ottimale. Lo stanno progettando in Russia e dovrebbe sbarcare negli USA l’anno prossimo, mentre per vederlo sulle nostre strade occorrerà attendere verosimilmente il 2015.

 

PRO E CONTRO

Naturalmente tecnologie di questo tipo permetteranno un utilizzo finora atipico della moto e dell’abbigliamento. Sarà infatti possibile immortalare un paesaggio, filmare una strada, ma anche e soprattutto avere le indicazioni stradali a portata di.. occhio! In particolare questa è una tecnologia mutuata dal mondo delle auto, dove esistono già alcune strumentazioni olografiche, e anche navigatori satellitari che proiettano le indicazioni direttamente sul parabrezza. I vantaggi sembrano evidenti, ma bisogna anche considerare altri aspetti. Anzitutto per consultare i Google Glasses bisogna alzare gli occhi, seppur di poco. In seconda battuta, potrebbero rompersi in caso di caduta, con pericoli facilmente immaginabili per gli occhi e il viso. Infine, possono far perdere la concentrazione, che sappiamo essere fondamentale soprattutto in moto. Per queste ragioni sono allo studio già da ora normative che ne vietino l’utilizzo alla guida, anche se probabilmente un casco appositamente studiato potrebbe risolvere molte di queste problematiche.

Una cosa è certa, se gli occhiali futuristici avranno successo, potremo sperare nel prossimo passo: macchine volanti, per avere finalmente le strade libere e tutte per noi.

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