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Rea: "Il regolamento SBK va congelato, non cambiato ogni anno"

Ad Eicma 2018 Jonathan Rea ha raccontato la stagione 2018 del Mondiale Superbike ai microfoni di Motociclismo. Ecco cosa pensa sulla corsa al 4° Titolo Iridato e sul regolamento della SBK
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Eicma non è solo un grande palcoscenico per le case motociclistiche più importanti, ma anche per i piloti protagonisti di qualsiasi campionato mondiale a due ruote. Tra quelli più importanti del 2018 c'è sicuramente Jonathan Rea, che ha vinto il 4° Mondiale Superbike di fila, battendo ancora una volta Davies (che abbiamo intervistato nei giorni scorsi). Ecco cosa ci ha raccontato il nordirlandese ai nostri microfoni.

"Le regole ci hanno penalizzato più di quanto sembra"

Complimenti per il 4° titolo consecutivo in Superbike, un record che resterà imbattuto sicuramente per tanto tempo! Ma ad inizio 2018 avresti mai pensato di ottenere gli stessi risultati dell’anno precedente, se non addirittura migliori?
Assolutamente no! Le nuove regole hanno cambiato completamente i nostri piani, e adattare la moto alle restrizioni è stato complicato. Il punto di forza della nostra moto erano la frenata e l’accelerazione, ma abbiamo perso quest’ultima con le nuove regole. Abbiamo dunque concentrato la maggior parte del lavoro sul telaio per aumentare l’agilità e la velocità di percorrenza curva. Ci abbiamo messo diverso tempo, ma ci siamo riusciti e il risultato si è visto.

Davies pensa che la regola della limitazione dei giri motore sia stata inutile visti i risultati, lo pensi anche tu?
La Ninja è stata penalizzata molto da questa regola, forse più di tutti: abbiamo perso tanta potenza ma l’abbiamo compensata grazie ad un duro lavoro nella ciclistica, così come nell’elettronica abbiamo fatto un ulteriore passo avanti. E tutti i nostri sforzi sembra abbiano funzionato alla grande.

Nel 2019 ci sarà un formato di tre gare nella Superbike, come hai accolto questa novità?
Per me la Superbike deve avere soltanto due gare, quindi sono dispiaciuto di questo cambiamento di format. Spero che si possa usare la gara sprint come una qualifica, con nessun punto assegnato, un po’ come se fosse una gara dove a giovarne è soprattutto il pubblico. Il punto è che avere tre gare ad ogni gara sfalserebbe tutte le statistiche del Mondiale Superbike fino ad ora.

Ma tu hai già stravolto le statistiche anche solo con due gare…
(ride) Si, ma non è la stessa cosa.

Se tu fossi in grado di mettere o togliere una nuova regola nella Superbike, cosa faresti?
Per quanto riguarda le moto, cercherei di ottenere un bilanciamento generale delle forze in campo congelando il regolamento per un lungo periodo di tempo, in modo che tutte le case possano avere il tempo di adattarsi e creare un pacchetto davvero competitivo. Le regole in questo campo cambiano continuamente ogni anno, e di conseguenza alcune moto sono più agevolate di altre e non c’è mai un equilibrio assoluto. Nell’attuale situazione è impossibile valutare il vero potenziale di una moto rispetto all’altra. Però sono assolutamente certo che Dorna stia dando il massimo, in MotoGP stanno facendo un lavoro ottimo. Dopotutto è un business, tutto deve funzionare e devono fare soldi, vediamo se questa strategia funzionerà.
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