Inizia bene il Rally del Marocco 2015 per Joan Barreda (Honda HRC), vincitore della prima giornata davanti a Toby Price (KTM), Helder Rodrigues (Yamaha), Antoine Meo (KTM) e Pablo Quintanilla (KTM). Sam Sunderland e Mathias Walkner (KTM) iniziano a rilento, con il 7° e l’8° posto. Il secondo giorno l’armata KTM risponde per le rime a Barreda (4°): Sunderland vince la tappa davanti a Quintanilla e Walkner. Il pilota Honda scivola così in seconda posizione nella generale, con Sunderland momentaneamente al comando. La sfida Quintanilla-Walkner entra nel vivo, con i due riders KTM che si giocano la terza posizione, seguiti da Paulo Goncalves. Il Team HRC risponde nel Day3 piazzando Goncalves e Barreda al 1° e al 2° posto; Walkner recupera terreno sull’avversario diretto. La prima posizione virtuale torna nelle mani di Barreda, mentre Jacopo Cerutti (Husqvarna) entra nella top 10! Colpo di scena nel Day4: Barreda spinge forte sull’acceleratore per aumentare il gap di vantaggio sugli avversari, ma sbaglia e cade, battendo forte per terra. Il ritiro è d’obbligo. Strada spianata dunque per Sunderland, che gode di oltre 10’ di vantaggio sulla coppia Quintanilla-Walkner. Il Mondiale si gioca all’ultima giornata. Nelle ultime 3h e 35’ di gara succede il finimondo: Sunderland perde quasi tutto il vantaggio sugli inseguitori, pur ottenendo il quarto posto di giornata, Quintanilla sente la pressione, cade, si ritira e consegna nelle mani di Walkner il titolo iridato. Goncalves è il vincitore della tappa numero 5: questo bel finale gli permette di salire sul terzo gradino del podio. L’Italia piazza due piloti nella top 10, con Paolo Ceci (Honda HRC) 9° e l’esordiente Cerutti 10°. Ivan Cervantes (KTM) chiude al 18° posto. Per Alessandro Botturi (Yamaha) il Rally del Marocco si conclude con un ritiro, a soli 30 km dall'arrivo dell'ultima prova speciale. Un piccolo inconveniente tecnico lo ha costretto allo stop, mentre lottava al vertice della classifica di tappa, nonostante si fosse fermato per oltre mezz’ora a soccorrere Quintanilla in attesa dell'elicottero, rimasto privo di conoscenza per qualche minuto, anche se incolume. Il bilancio del Rally, per “Il Bottu”, è comunque positivo: l'obiettivo era testare a fondo la moto e diverse soluzioni tecniche, riuscendo a portare alla luce punti di possibili migliorie in vista della Dakar.