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Questione marmitta, tra ecologia e calore

Un lettore ci scrive per parlarci di due questioni legate alla marmitta: la “moda” della rimozione del catalizzatore attraverso l’impiego di scarichi aftermarket; il fatto che le Case non lavorino, a suo parere, su isolamento e raffreddamento delle zone a contatto col pilota e vicine ai catalizzatori

1/14 Apoteosi della celebrazione dell'impianto di scarico

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Caro direttore, sono un vostro lettore dai tempi del primo ciclomotore (ho 45 anni). L’ecologia è un tema fondamentale. A questo riguardo ho però una doppia critica indirizzata al nostro mondo. La “moda” della rimozione del catalizzatore attraverso l’impiego di scarichi aftermarket ha ormai preso piede in modo massivo, specialmente tra l’utenza sportiva. D’altra parte le Case non hanno lavorato granché su isolamento e raffreddamento delle zone a contatto col pilota e vicine ai catalizzatori (ci sono dei casi eclatanti di moto che non si possono guidare con temperature estive). Vi esorto a tenere alta l’attenzione su questo duplice fronte. Noi utenti non dobbiamo rimuovere i “cat”, ma al contempo le Case studino meglio quelle parti dei motocicli che raggiungono temperature insostenibili e non compatibili con la guida estiva.

Marco Martelli – email

Caro Marco, assolutamente d’accordo sull’abitudine, totalmente illegale, di mettere uno scarico “libero” per l’uso su strada. Ma questa scelta del motociclista a nostro parere deriva dalla voglia di aumentare le prestazioni e il rumore piuttosto che dall’esigenza di ridurre il calore emanato. Con l’introduzione della normativa Euro 5, i costruttori hanno dovuto fare ulteriori sforzi per limitarlo. C’è un tema di architettura motore (i bicilindrici longitudinali hanno il cilindro posteriore proprio sotto la sella…) ma anche uno sviluppo da fare sui materiali e sull’evacuazione dell’aria calda attraverso lo studio dell’aerodinamica. Noi per parte nostra continueremo a monitorare attentamente le emissioni termiche delle moto sia attraverso le sensazioni dei tester sia attraverso l’utilizzo di termocoppie.

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