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Quadro S: cuore nuovo e guida più facile

Il nuovo tre ruote della Quadro Vehicles, ha un inedito motore (4 valvole di 346 cc e 27 CV) ed è stato oggetto di numerosi aggiornamenti tecnici e stilistici, che lo rendono più raffinato e anche più efficace nella guida. Foto, tecnica, impressioni di guida e prezzi

Quadro s: cuore nuovo e guida più facile

Della Quadro conosciamo il 350D, lo abbiamo visto al Salone di Milano e l'abbiamo provato su strada. Si stratta di un tre ruote di nuova concezione, con una sospensione anteriore semplice ed efficace, diversa sia da quella dell'apripista Piaggio MP3, sia da quella del Peugeot Metropolis.  Dal modello "D" deriva il nuovo "S", rivisto in numerosi ed importanti particolari, tecnici e stilistici. Eccoli in dettaglio.

 

STESSA SOSPENSIONE, NUOVA COMPONENTISTICA

La sospensione anteriore si distingue per l'HTS (Hydraulic Tilting System), sistema  che permette alle due ruote (di 14", le più grandi della categoria) di oscillare, per assorbire le malformazioni del fondo, e di inclinarsi. L'HTS non è stata oggetto di una rivisitazione, ma di un'attenta messa a punto, eseguita utilizzando componenti di superiore qualità; in particolare cambiano gli ammortizzatori, che sono più efficaci e scorrevoli. È stata rivista anche la sospensione posteriore, a doppio ammortizzatore, per aumentare il comfort. L'HTS è un sistema semplice e leggero, e oltre a incidere sul baricentro (che è più basso di quello dei tricicli rivali) permette di contenere il peso in 200 kg, il più basso della categoria.

 

CAMBIA IL MOTORE, RESTA LA CILINDRATA

Quadro S è equipaggiato con un nuovo motore monocilindrico di 346 cc. Ha la distribuzione a 4 valvole, un nuovo albero a camme in testa, una nuova centralina digitale, ed eroga 27 CV a 7.000 giri, con una coppia massima di 28,8 Nm a 5.500 giri. La Casa garantisce una velocità massima di 130 km/h, e una buona autonomia, grazie al serbatoio di 13 litri. 

La frenata è affidata a tre dischi (due anteriori di 240 mm; uno posteriore di 246 mm). Quelli anteriori sono azionati in modo tradizionale usando la leva sinistra sul manubrio; utilizzando invece la leva destra sul manubrio, oppure il pedale del freno posto sulla pedana, si attiva la frenata integrale. Quest'ultimo comando (pedale) è imposto dalla normativa: il Quadro S, sia per la carreggiata, sia per il sistema di frenata, rientra così nella categoria "tricicli", e quindi in Italia può essere guidato con la patente B.

 

IL MOTORE: NEL GIUSTO MEZZO

Nonostante non ci sia tanto spazio sulla pedana per muovere I piedi, la posizione è rilassante, anche per chi è di buona statura: la sella è lunga e il manubrio è ampio, facile da afferrare, e si sta comodamente seduti. Il freno a mano (meccanico) permette inoltre di mantenere il S in equilibrio senza cavalletto; ovviamente prima di partire va disinserito...

Il nuovo motore è capace di una bella spinta, non esuberante da mettere in difficoltà chi non è esperto, ma non deluderà che invece vuole un po' di brio. Abbiamo guidato anche sul bagnato, e solo raramente, anche aprendo il gas con decisione la ruota posteriore scappa via. In tal caso non c'è alcun problema: si può contare su un avantreno davvero saldato a terra, che permette di guidare in tutta tranquillità anche su fondi davvero difficili, bagnati, scivolosi, oppure attraversati dalle temibili rotaie del tram. 

 

ALL'INIZIO SI FATICA, POI CI SI DIVERTE

Come tutti i veicoli a tre ruote il Quadro all'inizio sembra andare un po' dove vuole lui. Le curve non si fanno certo a mente libera, anzi, occorre guardare bene dove si mettono le due ruote (davanti) e poi si deve sempre essere pronti a chiudere o ritoccare una traiettoria. Una cosa molto singolare è che dopo pochi minuti (una trentina?) questo effetto svanisce e, anzi, se ci ripensi sembra una cosa che non appartenga per nulla al S. Dopo una bella serie di tornanti, infatti, ci si ritrova ad "abbandonarsi" alle sue larghe spalle, e a disegnare traiettorie belle precise e soprattutto sicure. Inoltre divertendosi tantissimo. 

Da questo punto di vista il nuovo S compie un bel balzo rispetto il D dell'esordio: il carattere non cambia, poiché la solidità del veicolo si avverte sempre, ma la nuova precisione permette di guidare con una superiore dose di disinvoltura. 

La frenata è sicura, ma occorre sempre usare il freno integrale (meglio sul manubrio, quello a pedale non è così facile da modulare), che nel 99% delle situazioni si dimostra più che sufficiente per la giusta decelerazione. 

 

ADESSO È PIÙ BELLO

Tra le altre novità vanno citate la sella ridisegnata, più imbottita e accogliente, la nuova strumentazione, più raffinata, e il maniglione posteriore, comoda da impugnare e capace di sostenere un bauletto da 50 litri (optional).

 

Il Quadro S è disponibile presso la rete vendita ufficiale Italia a 6.990 euro (franco concessionario), in quattro colorazioni: bianco, blu, grigio e nero opaco. 

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