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Yamaha e Sym: fare tutto con 300 cc!

Prova Yamaha X-Max 300 vs Sym Cruisym 300: pregi e difetti di due scooter di media cilindrata eclettici, agili in città e sfruttabili per brevi trasferte autostradali con sottosella enormi. Meglio il grintoso e tecnologico il giapponese o il tranquillo e più economico taiwanese? La risposta nella nostra comparativa
1/27 Sym Cruisym 300: le plastiche dei blocchetti paiono solide, ma gli assemblaggi non sono impeccabili. A sinistra, il grosso tasto giallo non è l'avvisatore acustico, bensì l'apertura elettrica del vano sottosella.

Gli eclettici

"Onboard" con l'X-Max 300 all'inseguimento del Sym Cruisym nelle arterie urbane di grande scorrimento
Su Motociclismo di agosto, presa tra l’incudine e il martello delle comparative maxi enduro e naked "medie", c’è una sfida forse meno appariscente, ma interessante per una gran fetta di pubblico. Parliamo della comparativa tra Sym Cruisym 300 e Yamaha X-Max 300 (qui tecnica, foto e il nostro test singolo), scooter versatili e adatti a soddisfare potenziali acquirenti con gusti ed esigenze differenti. Il taiwanese è stato presentato a Intermot 2016, mentre il giapponese sostituisce il precedente 250 cc e si affianca al nuovo 400 (qui il nostro test): ecco un estratto - con gallery con immagini inedite - della prova pubblicata sul Motociclismo cartaceo. Se ve la siete persa, potete chiedere l’arretrato scrivendo a assistenza.clienti@edisport.it.

Impostazione sportiva

Yamaha X-Max 300 vs Sym Cruisym 300. Entrambi sono disponibili in tre colori: Sym in bianco (foto), rosso o nero opaco. Yamaha oltre al bronzo (foto) può essere bianco o grigio
Esteticamente, enntrambi gli scooter strizzano l’occhio alla sportività. Il Sym è tutto nuovo e ha una linea caratterizzata da numerosi spigoli e diverse tipologie di plastiche. Il muso sfoggia un aggressivo doppio faro (come l’X-Max, che però ce l’ha full Led) e un accenno di “becco”. Altre caratteristiche comuni sono la sella a due piani (più accentuato il dislivello sul Sym) o l’ampio parabrezza ad altezza variabile. Al posteriore luci a Led per entrambi, singola circolare per Sym, a “doppia barra” per Yamaha. Diverse invece le ruote: cerchi da 15” all’anteriore e 14” al posteriore per Yamaha, 14”-13” per Sym.

Cruscotti simili, presa USB solo per Sym

Sopra, la strumentazione del Sym. Sotto, quella più pulita dello Yamaha
Il retroscudo del Sym ospita un solo ampio cassetto a destra, con prese 12V e USB, mentre Yamaha ha un vano per lato, ma offre solo la presa 12V. Anche i cruscotti hanno sostanzialmente la medesima impostazione: due strumenti circolari con un ben leggibile quadro Lcd al centro, con numerose informazioni. Per scorrere quelle del Sym bisogna però staccare le mani da manubrio, mentre Yamaha ha un tasto dedicato al blocchetto sinistro, che consente anche di disinserire il controllo di trazione, funzionalità utile sui tratti con ghiaia, dove i continui tagli di potenza possono risultare fastidiosi (non ci viene in mente altro motivo per disinserire il TC da uno scooter). In generale, il cruscotto dell’X-Max è quindi di più facile consultazione. Le plastiche di Yamaha hanno aspetto solido ed elegante e gli accoppiamenti sono accurati, un po’ meno precisi quelli di Sym, ma anche qui le plastiche paiono robuste. Entrambi hanno il tasto “quattro frecce”.

Sottosella o... vano bagagli?

Più che vani sottosella, sono veri e propri bagagliai!
I sottosella sono veri e propri bagagliai. Entrambi ospitano, secondo quanto rilevato dal nostro centro prove, due caschi integrali e un laptop, da 15” il Sym, da 17” lo Yamaha. Sym permette l’apertura del… bagagliaio con la chiave di avviamento e tramite un pulsante al blocchetto sinistro (grosso e giallo: sembra il clacson!). Yamaha dispone invece di avviamento keyless, con una posizione del cursore dedicata all’apertura del sottosella e un’altra per il serbatoio, successivamente bisogna premere il relativo tasto sotto il cursore: abbiamo visto sistemi di avvio senza chiave più intuitivi. Entrambi i vani sono anche illuminati.

Posizione più naturale sull’X-Max

In sella all'X-Max si sta più comodi
La posizione di guida del Sym risulta un po’ infossata e obbligata, senza spazio per arretrare sulla sella, e con il manubrio leggermente troppo vicino al busto, tanto che nella guida i gomiti sono molto piegati, a differenza dello Yamaha che, complice la possibilità di scorrere di più sulla sella, permette a tutti di trovare una posizione più naturale. Molto lunghe e sufficientemente larghe le pedane di entrambi, con un po’ più di spazio per il Sym.

Avviamo i motori

Yamaha X-Max 300 in azione fuori città. Il motore è silenzioso e non vibra, dolce all'attacco, sfoggia una bella grinta quando si... apre tutto
Silenziosissimo lo Yamaha, poco più invadente la sonorità al minimo del Sym. Stesso discorso per le vibrazioni, che sul Sym aumentano con i fondi un po’ sconnessi. L’X-Max ha un attacco del gas tra i migliori in assoluto tra gli scooter, dolcissimo e senza strappi. Consente di muoversi con disinvoltura anche a bassissima velocità. Aumentando i giri, il 3000 Yamaha scatta in avanti con decisione, in città domina letteralmente il traffico, partendo sempre prima delle auto (e di molte moto). Più pigro il Sym che, tra peso maggiore (+16,5 kg) e potenza minore (-2,5 CV), fa registrare prestazioni inferiori. Per esempio, nel classico urbano 0-50 km/h, Yamaha scatta in 2,8 secondi, mentre al Cruisym ne servono oltre 3,5. Scarto che nello 0-90 sale a oltre due secondi. Probabilmente, anche grazie alle ruote di dimensioni maggiori, lo scooter giapponese risulta un eccellente compromesso tra maneggevolezza urbana e stabilità in velocità, mentre il Sym ha la tendenze a “cadere” all’interno delle curve lente. Sopra i 110-120 km/h, affrontando curvoni o avvallamenti, il taiwanese innesca oscillazioni che non trasmettono tranquillità. Con l’X-Max, invece, si percorrono serenamente i raccordi autostradali.

Comfort e consumi

Sym Cruisym 300: il motore è meno grintoso di quello dello Yamaha (ma consuma meno)
Protezione aerodinamica molto buona per entrambi, con leggera prevalenza di Sym. I parabrezza sono entrambi regolabili, ma è necessario smontarli utilizzando una brugola. Nei consumi fa meglio Sym, anche se non di molto (vedi paragrafi successivi). Le sospensioni di entrambi gli scooter sono piuttosto buone, con una superiorità per Yamaha: i suoi ammortizzatori trasmettono le irregolarità alla schiena dei passeggeri solo se sollecitati al massimo viaggiando in due. Sul Sym questo avviene già in solitario, ma con buche piuttosto pronunciate.

Capitolo freni e sicurezza

La foto in galleria consente di vedere la diffrenza tra i fari a LED di Yamaha (a sinistra) e i tradizionali proiettori Sym (a destra). Quest'ultimo ha le luci di posizione a LED (sopra i fari), così come le frecce.
Se nell’arresto d’emergenza da 50 km/h prevale Yamaha di pochi centimetri, da 90 km/h il vantaggio per Sym arriva a quasi 5 metri. Yamaha ha l’attacco della frenata molto spugnoso, tipico degli scooter per evitare frenate troppo brusche ai neofiti. Estremamente efficiente anche come feeling l’impianto del Cruisym. Il controllo di trazione dello Yamaha in città su fondo asciutto si fa notare sporadicamente solo sul pavé più sconnesso, mentre rappresenta un importante fattore di sicurezza sul bagnato: su rotaie, sampietrini e strisce pedonali, le insidie sono sempre in agguato anche con potenze relativamente ridotte.

Tecnologia vs risparmio

L'abbordabile e tranquillo Sym insegue il più brillante (ma costoso) Yamaha
Yamaha è un prodotto premium, più tecnologico con il sistema keyless e il controllo di trazione, vibra meno ed è più brillante. Sym è più spartano e tranquillo. Poi costa – in promozione – il 20% in meno rispetto allo scooter giapponese: non è poco. Ad un amico avvocato, che avrebbe potuto tranquillamente acquistare entrambi, abbiamo chiesto perché avesse scelto Sym. “Sai – ha risposto – la notte resta parcheggiato in strada”. A buon intenditor…

Sym Cruisym 300: pregi, difetti, prestazioni, prezzo

Il Sym ha le ruote più piccole dello Yamaha, 14-13" contro 15-14".
Pregi
  • Spazio per le gambe
  • Presa USB
  • Prezzo
Difetti
  • Vibrazioni
  • Motore pigro
  • Stabilità

Identikit e prestazioni
  • CILINDRATA 278,3 cc
  • POTENZA MASSIMA *20,88 CV
  • ACCELERAZIONE 0-50 km/h *3,55 s; 0-400 m *18,45 s
  • RIPRESA (50-90 km/h) 6,2 s
  • VELOCITÀ MASSIMA *128,2 km/h
  • CONSUMO MEDIO 22,4 km/l
  • FRENATA (da 90 e 50 km/h) 30,58 m - 9,44 m
  • CAPACITÀ VANO SOTTOSELLA 45,59 litri (2 caschi integrali + laptop 15")
  • PESO A VUOTO *190,3 kg
  • COLORI Bianco, rosso, nero opaco.
  • PREZZO c.i.m. 5.350 euro
  • PREZZO PROMO LANCIO c.i.m. 5.050 euro
*Dati rilevati dal Centro Prove

Yamaha X-Max 300: pregi, difetti, prestazioni, prezzo

Yamaha X-Max 300: family feeling assicurato, accentuando l’immagine sportiva dello scooter. In questo aiutata dal taglio aggressivo dei gruppi ottici di tipo full LED, con abbagliante centrale.
Pregi
  • Motore
  • Posizione di guida
  • Sottosella ampio
Difetti
  • Frenata
  • Prezzo
  • Assenza presa USB

Identikit e prestazioni
  • CILINDRATA 292 cc
  • POTENZA MASSIMA *23,48 CV
  • ACCELERAZIONE 0-50 km/h 2,81 s; 0-400 m *16,95 s
  • RIPRESA (50-90 km/h) 4,88 s
  • VELOCITÀ MASSIMA *134,2 km/h
  • CONSUMO MEDIO 21,6 km/l
  • FRENATA (da 90 e 50 km/h) 35,22 m - 9,36 m
  • CAPACITÀ VANO SOTTOSELLA 53 litri (2 caschi integrali + laptop 17")
  • PESO A VUOTO *173,8 kg
  • COLORI Bianco, bronzo, canna di fucile.
  • PREZZO INDICATIVO c.i.m. 5.940 euro
*Dati rilevati dal Centro Prove

Scheda tecnica Sym Cruisym 300

Sym Cruisym 300 in azione in ambito urbano
Motore
Monocilindrico, monoalbero a camme in testa, 4 valvole. Raffreddamento a liquido. Alesaggio x corsa 75 x 63 mm, cilindrata totale 278,3 cc. Rapporto di compressione 10,5:1. Lubrificazione a carter umido. Euro 4. Potenza massima 27,1 CV (20,1 kW) a 7.750 giri/min, coppia massima 27,3 Nm a 6.750 giri/min. ALIMENTAZIONE Iniezione elettronica; capacità serbatoio carburante 12 litri compresa la riserva. TRASMISSIONE Primaria a cinghia trapezoidale, finale a ingranaggi. FRIZIONE Centrifuga automatica a secco.

Ciclistica
TELAIO Tubi d'acciaio. SOSPENSIONI Anteriore, forcella telescopica idraulica, escursione 82 mm. Posteriore, doppio ammortizzatore idraulico regolabile, escursione 92 mm. RUOTE In lega; pneumatici anteriore 120/70-14", posteriore 140/60-13". FRENI Anteriore a disco da 260 mm, pinza a doppio pistoncino. Posteriore a disco da 240 mm, pinza a singolo pistoncino. ABS di serie.
Dimensioni (in mm) e peso
Lunghezza 2.175, larghezza 760, altezza 1.440 mm, altezza sella 760. Peso in ordine di marcia 198 kg.

Scheda tecnica Yamaha X-Max 300

Yamaha X-Max 300: eccellente compromesso tra maneggevolezza urbana e stabilità alle alte velocità
Monocilindrico, monoalbero a camme in testa, 4 valvole. Raffreddamento a liquido. Alesaggio x corsa 70 x 75,9 mm, cilindrata totale 292 cc. Rapporto di compressione 10,9:1. Lubrificazione a carter umido. Euro 4. Potenza massima 28 CV (20,6 kW) a 7.250 giri/min, coppia massima 29,0 Nm a 5.750 giri/min. ALIMENTAZIONE Iniezione elettronica; capacità serbatoio carburante 13 litri compresa la riserva. TRASMISSIONE Primaria a cinghia trapezoidale, finale a ingranaggi. FRIZIONE Centrifuga automatica a secco.

Ciclistica
TELAIO Tubi d'acciaio. SOSPENSIONI Anteriore, forcella telescopica idraulica, escursione 110 mm. Posteriore, doppio ammortizzatore idraulico regolabile su cinque posizioni, escursione 79 mm. RUOTE In lega; pneumatici anteriore 120/70-15", posteriore 140/70-14". FRENI Anteriore a disco da 267 mm, pinza a doppio pistoncino. Posteriore a disco da 245 mm, pinza a singolo pistoncino. ABS di serie.

Dimensioni (in mm) e peso
Lunghezza 2.185, larghezza 775, altezza min-max 1.415-1.465 mm, altezza sella 795. Peso in ordine di marcia 179 kg.

Abbigliamento usato nella prova

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