- Ducati Scrambler 800 Urban En. 8,26
- Kawasaki W800 8,17
- Triumph Scrambler 900 6,75
- Mash 400 Von Dutch 6,05
Un po' di noia, ma poi…
Considerando imprescindibile salire sull'austriaco Tiefenbachferner, la strada asfaltata più alta delle Alpi (2.829 m), siamo stati costretti a percorrere una lunga serie di fondovalle svizzeri e austriaci a nord del Passo Bernina, per cui in questa tappa abbiamo vissuto un po' di momenti noiosi. Tuttavia come qualità dei passi non c'è da discutere visto che, oltre al gigante austriaco, al Bernina e ai primi valichi dolomitici, c'era la chicca del Dordona, uno sterrato molto lungo, pieno di sassi e canalette, che sfiora i 2.100 m di quota, tra le valli bergamasche e la Valtellina. È qui che la Ducati Scrambler si è rivelata non solo una moto da aperitivo, cavandosela alla grande anche in sterrato. Sul Dordona (di notte e sotto i fulmini!) abbiamo anche dovuto effettuare una riparazione volante al comando del gas della Mash. La sorpresa della prova? La Kawasaki W800: è un mondo a sé, con doti di telaio e motore nascoste ai più.
Tra le 24 Ore fatte finora, questa è stata l'unica dove le quattro moto siano piaciute a tutti. Non c'era la solita negletta che nessuno voleva guidare, insomma. Tuttavia è grave che ben tre di loro fossero prive di ABS. Per quanto riguarda l'illuminazione notturna, la Ducati fa una gran luce, Kawasaki e Mash se la cavano e la Triumph ne fa poca.
N.B.: la media dei punteggi dei quattro tester è ottenuta moltiplicando per un coefficiente i voti assegnati da ciascun tester che vedete nei paragrafi precedenti. Abbiamo dato coefficiente 4 al piacere di guida (2 voci: motore e ciclistica) e al comfort, 2 alla capacità di carico e 1 al consumo. Il perché di questa scelta è spiegato nel secondo paragrafo.