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Prova: Service Honda 500AF5

Honda Motor Co. non produce più la CR500R dal 2001 ma Service Honda ha strappato un accordo per continuare ad assemblare negli USA i motori. Oggi le cross 500 sono state soppiantate dalle più sfruttabili 450 4T ma c’è chi vuole continuare a sognare e trapianta il motore Honda CR500R in una nuovissima ciclistica d’alluminio. SEGUE...

Le 500 da cross




LE 500 DA CROSS
Velocità o cross poco cambia: quando senti dire “500” pensi alle moto più brutali, veloci e difficili mai esistite. Oggi le cross 500 sono state soppiantate dalle più sfruttabili 450 4T, ma c’è chi vuole continuare a sognare e trapianta il motore Honda CR500R in una nuovissima ciclistica d’alluminio. Nasce così, dall’americana Service Honda, la 500AF5, una creatura mostruosa, che viene dal passato ma guarda al futuro. Lo sappiamo, la curiosità di sapere quanto forte va vi sta logorando, e allora ve lo diciamo subito: incredibilmente, per essere una 500 2T, è sfruttabile. Per essere una 500, appunto. Facciamo un passo indietro, nel tempo, e portiamo rispetto a sua maestà “64 CV per 97 kg”. Chi guidava questi mostri in una manche da 40 minuti - più due giri- era veramente un super uomo, perché entrare in pista con roba del genere è come entrare in una lavatrice e impostare il programma “lavaggio forte”. Oggi, che siamo tutti abituati ai “colorati delicati” che sono i 4T, salire sulla 500AF5 è come tornare alle origini, ma grazie alla nuova ciclistica e a una messa a punto del motore che smussa gli spigoli, la guida è alla portata di molti. Il nostro tester Vitto Cavuoti ci ha preso subito un gran gusto sulla pista di Asti ed è stata dura convincerlo a scendere.

Dall'importatore Innetek








DALL’IMPORTATORE INNETEK
Il motore CR500R viene inserito nel telaio della CRF250R, sfruttando il telaietto reggisella della 250 X. Per il corretto fissaggio del propulsore è stato però necessario modificare la culla inferiore e rifare l’attacco superiore, che è in alluminio ricavato dal pieno. La 500AF5 nasce nel 1999 per opera della Service Honda, il più grande distributore di ricambi Honda negli USA, fin da 1959. Negli anni la 500  giapponese è stata modificata, ma uno degli step più significativi è avvenuto nel 2003 con l’adozione del carburatore Keihin da 39 mm, che, abbinato a un nuovo air-box, ha reso più corposi i medi e smussato gli alti. Honda Motor Co, la Casa madre, è dal 2001 che non produce più la CR500R, ma Service Honda ha strappato un accordo per continuare ad assemblare negli USA i motori, secondo gli standard qualitativi giapponesi. Oggi vengono fatte circa 100 moto all’anno e in Italia vengono importate dalla Inneteck (www.inneteck.com), al prezzo di 9.500 euro (compresa la consegna al domicilio del cliente, isole escluse).

Fornita dall'A-Team








FORNITA DALL’A-TEAM
La moto che abbiamo provato è dell’A-Team, che la modifica rispetto a quella che arriva dalla Innteck. L’upgrade consiste in dettagli come i dischi freno Galfer, le pedane Raptor Racing, il manubrio Renthal Twinwall e un pignone da 16 anziché 14 per addolcire la risposta del motore. Da non sottovalutare anche la sostituzione del cerchio posteriore con uno in grado di accogliere la gomma da 120/90-19 in luogo della sottodimensionata 100/90-19 di serie. La stessa moto può essere ordinata in molte configurazioni, potendo scegliere tra un ampio catalogo per quanto riguarda gli accessori (protezioni varie), manubri, frizione a comando idraulico al posto dell’originale a cavo e diversi tipo di silenziatore, tra cui lo splendido Pro Circuit. In tutti i casi, il tempo di attesa per avere la moto in Italia sono 4-6 settimana dal momento dell’invio dell’ordine.

Il test








IL TEST
Il nostro Vitto Cavuoti l’ha strapazzata sulla pista di Asti appena tirata a lucido e non ha esitato a dire che è una moto eccezionale. C’è tanta potenza, ma non è brutale come un tempo, perché l’erogazione è più gentile. Rispetto a una 4T c’è un abisso come velocità di percorrenza in curva, perché l’inerzia è inferiore e butti dentro la moto facendola correre con un filo di gas. Sempre la leggerezza (il peso a secco dichiarato è di soli 97 kg), unita alla gran coppia del motore, è l’arma che consente di giocare con la moto in aria, anche perché se vuoi ci stai una vita, lanciato in orbita come da una fionda. Cambio e frizione sono buoni, proprio come l’ergonomia in sella, che è ripresa pari pari dalla CRF250R. Quello che invece cambia è il rumore, meno chiassoso rispetto ai 4T, ma non meno esaltante. E se chiudi gli occhi e lo ascolti cantare per le colline del Valmanera di Asti, è come tornare indietro di venti anni. Quindi, è una moto per nostalgici? No, loro si prenderanno una vera Honda CR500R a qualche mercatino e la rimetteranno a nuovo. Questa è per chi ha amato la classe regina e vuole guidare oggi come allora.
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