Togliamo Controllo di trazione (BMW e Triumph) e ABS (su tutte, tranne la Yamaha, che non ce l’ha disinseribile) e già capiamo chi non ha attitudine offroad. Lo sterrato rimescola le carte. La BMW, la più emozionante su asfalto, scala verso il fondo della classifica. Manubrio basso e pedane alte non sono una buona accoppiata se devi guidare in piedi sulle pedane. Le sospensioni con poca corsa poi fanno il resto. Certo, con quel motorone ci vuole poco a derapare, ma il divertimento finisce qui. Subito dietro arriva la Yamaha, che ha ammortizzatori con escursione "inesistente" e una posizione per nulla adatta alle strade bianche: le gambe sono divaricate come in un esercizio di squat. Davanti corrono la Ducati e la Triumph. L’inglesina ha dalla sua la stessa facilità sperimentata su asfalto. Divertente, vorrebbe solo qualche centimetro di corsa in più alle sospensioni, ma la coppia ai bassi regimi e la fluidità di erogazione la rendono piacevole anche qui su sterrato. Il divertimento vero però è solo in sella alla Desert Sled, che non si tira indietro davanti a nulla: salti e derapate vengono facili e l’ampia luce a terra permette evoluzioni sconosciute alle altre. Se scrambler significa saper affrontare gli sterrati con la stessa disinvoltura dell’asfalto, allora la vincitrice è Ducati. Perché con la Desert Sled fai davvero di tutto, senza rinunciare allo stile.
La prova completa è stata pubblicata su Motociclismo di luglio, dove trovate ogni dettaglio e i rilevamenti strumentali del nostro centro prove.