Intervista a Sergio Vicarelli – responsabile commerciale e marketing Kawasaki Italia
Che cosa cambia nel motore, rispetto a Ninja e Z300?
Meccanicamente è lo stesso motore, ma è stato ottimizzato per avere bassi e medi regimi più omogenei. E poi, ovviamente, è Euro 4: la Versys-X è l’unica 300 ad avere questa omologazione. Ninja e Z300 seguiranno.
E a livello di ciclistica?
Il telaio è tutto nuovo, in acciaio e rinforzato, per resistere alle sollecitazioni e alla guida a pieno carico.
Dove è stato condotto lo sviluppo di questo modello?
Le 300 in genere nascono per soddisfare le richieste dei mercati del sud-est asiatico, dove i volumi di vendita sono inimmaginabili, per noi italiani. Pensate che in tutta Europa si vendono circa 1.100.000 motociclette all’anno e nella sola Thailandia il numero sale a 5 milioni. È in quel paese che viene costruita la Versys-X. L’input è quello di realizzare una moto premium per tutti i mercati emergenti, asiatici e sudamericani. In Europa la Versys-X soddisfa le esigenze dei neopatentati in cerca di una dual purpose e offre una qualità costruttiva elevata ad un prezzo contenuto.
Vuole dire che noi europei contiamo poco?
Economicamente parlando, sì: siamo una goccia nel mare. Il gruppo Kawasaki, che realizza anche aerei, treni, navi e trivelle gigantesche, registra 450 milioni di dollari di utile. Le due ruote sono sempre state una nicchia, ma ora stanno acquistando maggiore peso, supportate da numeri importanti in Asia. L’Europa delle moto è periferica, se guardiamo solo i fatturati; ma facciamo immagine.
In che senso?
Insieme ai miei colleghi delle filiali europee vado spesso in Giappone per confrontarmi con la Casa madre su tanti dettagli delle moto, perché il nostro gusto e il nostro stile sono tenuti in alta considerazione.