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Caballero 125 Scrambler e Flat Track: gemelle diverse

Fantic Motor Caballero 125 è disponibile in due versioni: Scrambler e Flat Track. Le differenze principali sono i cerchi e la sella. Le abbiamo provate entrambe, ecco come vanno
1/23 Il faro a LED della Fantic Motor Caballero 125 Scrambler
Allo scorso Salone di Milano Fantic Motor ha portato la gamma Caballero completa, che accanto alla Scrambler 500 (cliccate qui per vedere le foto della prova) vede l’arrivo delle nuove 125 e 250. Tutte le moto condividono telaio e ciclistica, ma si differenziano, ovviamente, per il propulsore. Il telaio è in tubi di acciaio al CrMo e lavora abbinato ad un forcellone in acciaio a sezione variabile. Per quanto riguarda le sospensioni troviamo una forcella a steli rovesciati Fantic FRS da 41 mm e un mono, sempre FRS, regolabile nel precarico; entrambi hanno un'escursione di 150 mm. A frenare la moto ci pensa un disco singolo anteriore da 320 mm e un disco posteriore da 230 mm; l'ABS è di serie e disinseribile a moto ferma. Il serbatoio è da 12 litri e la sella è a 845 mm dal suolo.

Le piccole ottavo da litro sono spinte da un monocilindrico da 124,45 cc, 4T, raffreddato a liquido. Le differenze tra le due versioni sono i cerchi, la sella e il look. Sulla Scrambler troviamo cerchi da 19" ant. e 17" post, con gomme semitassellate 110/80 R19 e 130/80 R17, sella lunga e piatta e livrea rossa con tabella portanumero gialla. Sulla Flat Track troviamo invece una coppia di cerchi da 19", con pneumatici 130/80 R19 sia all'anteriore che al posteriore, sella dal look monoposto e grafica nera con tabella portanumero con impresso il 19. Non cambia il prezzo: entrambe le versioni sono in vendita a 5.240 euro c.i.m.*

Dopo avervi detto come sono fatte e quanto costano, è arrivato il momento di salire in sella: ecco come vanno le piccole Fantic Motor Caballero 125.

*:il prezzo “chiavi in mano” si ottiene aggiungendo al prezzo “franco concessionario” le spese per la messa in strada, che Motociclismo quantifica forfettariamente in 250 euro.
1/21 La Caballero Flat Track con motore 500 cc
Iniziamo con il dire che il livello delle finiture e dell'assemblaggio in generale è buono; forse si poteva trovare una soluzione migliore solo per alcuni cavi elettrici che rimangono scoperti, come quelli che escono dal motore o dai blocchetti. I pulsanti hanno un aspetto un po' cheap, ma sono pratici e funzionali; particolare l'attivatore delle luci anabbaglianti-abbaglianti, che non è il classico pulsante, ma una rotella posta sul blocchetto di sinistra, che al suo interno alloggia la spia dell'ABS. Continuano a parlare di comandi: l'interruttore elettrico che toglie corrente alla moto è in una posizione un po' scomoda, nascosto sotto ai cavi dell'acceleratore. Belli, e pratici, gli specchietti, che hanno lo snodo per ripiegarli in off road ed evitare che si rompano con una semplice scivolata. Molto scenografico anche il faro anteriore a LED: di notte però le sole luci anabbaglianti non illuminano un granché; molto efficaci invece gli abbaglianti.

La posizione di guida è comoda, con il manubrio alto, largo e posto vicino al busto; inoltre, la sella della versione Scrambler permette di muoversi avanti-indietro alla ricerca della propria posizione ideale. Due piccoli appunti riguardo alla posizione di guida: la sella (di entrambe le versioni) non è morbidissima e il fondoschiena dopo alcuni chilometri inizia a lamentarsi; in fuoristrada invece, alzandosi in piedi sulle pedane, si ha sì un buon controllo della moto ma i fianchetti larghi interferiscono con le gambe del pilota.
Abbastanza morbida, ma poco modulabile, la frizione: stacca solo nell'ultimo centimetro disponibile. Ravvicinati e precisi gli innesti del cambio, ma non morbidissimi, bisogna agire con forza sul pedale per passare alla marcia successiva o scalare. Dentro la prima e via: il borbottio dello scarico è coinvolgente e invita a giocare con il gas. La posizione di guida permette un ottimo controllo del mezzo e le manovre a bassa velocità sono favorite dal manubrio largo e dal peso contenuto della moto (130 kg dichiarati). Dopo alcuni chilometri in città però, nonostante la protezione, il collettore di scarico scalda l'interno coscia della gamba destra.

Il monocilindrico della Caballero è un po' pigro in basso: la spinta aumenta con il crescere dei giri e il motore da il meglio di sé in alto, tra i 7.000 e i 9.000 giri (il limitatore è posto a circa 10.500). Insomma, bisogna tenerlo in alto per divertirsi... Poche le vibrazioni sul manubrio, più fastidiose invece quelle sulle pedane agli alti regimi; questo per via delle pedane dentate da fuoristrada sprovviste di gomma; l'aspetto positivo è che queste tengono letteralmente incollato il piede nella sua posizione, anche in caso di bagnato o fango.

La forcella affonda molto nella prima fase della sua corsa, ma poi è abbastanza sostenuta e non riesce ad assorbire al meglio le buche più profonde. Discorso simile per il mono, rigido su avvallamenti e imperfezioni dell'asfalto. La frenata è ben modulabile, ma non molto potente; per ottenere una decelerazione decisa bisogna spremere con forza la leva anteriore, con inevitabile intervento dell'ABS. Tra le curve la Caballero Scrambler si è rivelata molto agile, bisogna solamente prendere un po' la mano con gli penumatici semitassellati. Un po' più lenta nei cambi di direzione invece la versione Flat Track, per via degli pneumatici da 19" che offrono maggior resistenza a scendere in piega; una volta impostata la traiettoria però offrono una maggior stabilità.

La Scrambler è più in linea con lo stile della Caballero anni '70 (non immaginate quanti nostalgici ci hanno fermato per chiederci informazioni sulla moto!); la Flat Track più al passo con le mode del tempo; entrambe le versioni ci hanno colpito però per la loro facilità di guida, il loro utilizzo a 360° e il divertimento senza pensieri che sanno regalare.

16enni (o chiunque cerchi una moto facile), fateci un pensierino!
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