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Long Test: i primi 10.000 della RT

Prova di durata e affidabilità moto: dopo i Long Test con Yamaha Tracer 900 e Honda Africa Twin, siamo alle prese con la BMW R 1200 RT. In 10.000 km il motore boxer è ancora da "slegare", mentre un pulsante dà problemi
1/27 La BMW R 1200 RT è la terza protagonista del Long Test di Motociclismo. Come sempre, il tester macinachilometri è Alfredo Rota, medaglia d'oro nella spada a Sydney 2000. Qui Rota in Alpinestars, dove prova gli stivali Supertouring Gore-Tex e i pantaloni Valparaiso 2 Drystar che usa nel test

Cardano sigillato fino a 50.000 km

Siamo alla terza maratona dopo quella affrontata dalla Yamaha Tracer 900 e dalla Honda Africa Twin: ora tocca alla BMW R 1200 RT. Alfredo Rota, il nostro "viaggiatore di lungo corso", ha già percorso 10.000 km, e siamo al primo tagliando di manutenzione: cambio del lubrificante e dei filtri olio e aria. La viaggiatrice tedesca, comunque, ogni 5.000 km passa direttamente al nostro centro prove, dove vengono monitorate le usure di pastiglie e i dischi freni, i vari livelli dei liquidi e degli oli, oltre all'usura degli pneumatici Michelin Pilot Road 4 GT montati all'inizio del test. La differenza, sostanziale, con le precedenti moto del Long Test è il fatto che non possiamo misurare l'allungamento della catena di trasmissione (verifica che ha dato risultati diversi e interessanti sulle moto giapponesi) perché abbiamo un albero sigillato e un giunto cardanico: a 50.000 km lo smonteremo e ne verificheremo lo stato di usura.

Prestazioni motore: nessun cambiamento

La RT sul banco del centro prove per la verifica delle prestazioni motore
Vista anche l'altalena dei CV che abbiamo riscontrato sulla Tracer 900 e l'Africa Twin, l'attesa sul rendimento del BMW boxer di ultima generazione (montato anche sulle best seller enduro R 1200 GS, la naked R e la sport tourer RS) è fremente. Si sa che i bicilindrici contrapposti di BMW hanno bisogno di un lungo "rodaggio" per rendere al massimo e anche il motore della RT non si smentisce: questi 10.000 km iniziali non sono stati sufficienti per "slegarlo". Praticamente mantiene la stessa potenza riscontrata al nostro banco prova all'inizio del test, mentre la coppia massima ha avuto un minimo incremento. Per il resto nessun problema, solo un fastidioso funzionamento ad intermittenza del pulsante di cambio menu sul blocchetto sinistro al manubrio: tende a bloccarsi, con qualche "grippata" nel suo basculamento.

Pneumatici longevi

La nostra BMW calza le Pilot Road 4 GT, gomme che sono specifiche per la RT. Questi pneumatici sono particolarmente adatti al turismo e si dimostrano longevi: a 10.000 km il battistrada dell'anteriore è alto 2,9 mm (in origine 3,9) mentre il posteriore ha uno spessore di 4 mm (5,2 inizialmente).

Per tutti i numeri del Long Test a quota 10.000 km (potenza e coppia, usura pneumatici, usura pastiglie freni, usura dischi freno), non vi resta che leggere l'articolo completo su Motociclismo di maggio.
La BMW R 1200 RT monta le Michelin Pilot Road 4 come primo equipaggiamento

Partner per sicurezza e viaggi connessi

Per l'abbigliamento tecnico non abbiamo lesinato sulla sicurezza. Di Alpinestars guanti, stivali e un completo con innovative protezioni: la giacca è la Valparaíso Drystar Tech-Air Compatible dotata di Tech-Air Street, il primo ed unico sistema airbag integrato ad attivazione elettronica, senza sensori sulla moto o GPS, in grado di offrire protezione completa alla parte alta del corpo. Per proteggere la testa del nostro Rota per altri 50.000 km, abbiamo scelto il casco integrale Arai QV-PRO che deriva dallo sportivo top di gamma RX-7V. Per aiutare il nostro Alfredo nel suo lungo cammino, navigatore Garmin ZUMO 595 (qui il nostro test in viaggio. A proposito: partecipate al sondaggio sulle preferenze tra cartina e navigatore per orientarsi in viaggio), che dialoga anche con il cellulare per rispondere alle telefonate e visualizzare i messaggi. Alla compagnia si è aggiunto InterphoneTour, il dispositivo di CellularLine da montare sul casco per dialogare con il passeggero e gli altri motociclisti (su Motociclismo di maggio la prima parte della comparativa interfoni).
Alfredo Rota col casco Arai QV-PRO che usa nel Long Test. Per il resto, il nostro "culo di pietra" è vestito Alpinestars dalla testa ai piedi

Come seguire il Long Test

Il nostro tester è sempre rintracciabile comodamente seduti da casa attraverso i Social. Ecco alcuni degli hashtag:
  • #longtest
  • #Interphone
  • #Garmin
  • #AraiBERracing
  • #MICHELINPilotRoad4
  • #TechAirLT

Oltre che sui canali web di Motociclismo, le foto sono pubblicate da Alfredo Rota anche sui suoi personali:
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