Come va
Bisogna guardarla bene, per scoprire le differenze. Se metti accanto la Ducati Scrambler Icon 2019 con quella precedente, diventa un gioco da Settimana Enigmistica individuare i tanti, piccoli cambiamenti. Vedi subito le "guance" del serbatoio diverse, il motore nero anziché grigio, il silenziatore con disegno diverso e i cerchi con lavorazioni in risalto sul fondo verniciato. Anche il faro cambia: adesso la corona circolare esterna è DRL. Le leve freno e frizione, di nuovo disegno, sono regolabili e quest'ultima ha comando idraulico. Morbidezza garantita e stacco graduale e dosabile come quella a cavo. Anche la sella non è più quella di prima: ora è leggermente più alta (8 mm) e ampia nella porzione anteriore. E l'imbottitura è più soffice. Risultato: non si perde naturalezza nel toccare terra, perché rimane nel complesso bassa e ben rastremata, ma è più comoda e non si ha più la sensazione di scivolare in avanti che si aveva con la vecchia, perché è più piatta, meno inclinata. Bene. Plauso al comfort grazie anche alle sospensioni: fuori sono uguali, ma molle e taratura sono completamente riviste. Assorbono e incassano meglio che in passato, senza perdere però la capacità di lavorare senza scomporsi quando si alza il ritmo. La stabilità, molto buona, non è compromessa.
La Scrambler Icon è bella però soprattutto perché maneggevole, facile, amichevole. Leggera e svelta, senza essere nervosa, accompagna nelle gite scanzonato come nella guida più impegnata tra le curve. E frena bene. Il disco singolo anteriore grosso come una pizza è lo stesso del modello precedente, e anche dietro non cambia. L'ABS ora però è cornering: vuol dire che se pinzi forte in curva durante un panic stop, evita di far perdere aderenza e risolve cadute certe. È la prima moto del segmento heritage ad avere questo dispositivo. E il motore? Quello rimane il ben conosciuto e apprezzato due valvole ad aria 803 cc, grintoso quanto basta, fluido e progressivo ("tossisce" un po' solo se si riprende aprendo tutto il gas sotto i 2.000 giri/min) e ha una bella schiena ai medi e un discreto allungo. Non vibra in maniera fastidiosa ed è pacato nel sound. Chiude il pacchetto una nuova strumentazione, che aggiunge nel raccolto display anche il livello carburante e la marcia inserita. Oltre (con bluetooth optional) le chiamate e gli sms entranti, ma anche i brani della vostra playlist, da ascoltare con l'interfono del casco. Brava Ducati: la Scrambler ora è davvero matura.
La Icon 2019 sarà disponibile da novembre, nei colori giallo (a 9.240 euro c.i.m.*) arancione (a 9.440 euro c.i.m.*).
*:il prezzo “chiavi in mano” si ottiene aggiungendo al prezzo “franco concessionario” le spese per la messa in strada, che Motociclismo quantifica forfettariamente in 250 euro.