Prosegue senza particolari incertezze la lunga prova della endurona giapponese. C'è da segnalare che il motore continua progressivamente a perdere di potenza al rilievo del banco dinamometrico del nostro centro prove: ora siamo a 87,16 CV a 7.900 giri/min e 90,09 Nm a 4.000 giri, mentre all'inizio del
Long Test abbiamo visto 91,56 CV a 8.000 giri/ min e 92,70 Nm a 4.000 giri/min. Il perché di questo costante calo non è chiaro, anche perché non si hanno evidenti deterioramenti nel motore come un eccessivo consumo di lubrificante o rumori sospetti che provengono dal basamento. Negli altri Long Test normalmente la potenza aumentava col chilometraggio, con i vari organi interni del motore che trovavano tra di loro il miglior accoppiamento possibile e la riduzione dell'attrito; da qui nascevano le condizioni per generare le massime prestazioni. Nella prima delle nostre maratone la
Yamaha Tracer 900 ha iniziato il test con 98,99 CV a 9.900 giri/min e ha raggiunto la massima prestazione proprio allo scadere dei 50.000 km, con una continua progressione che l'ha portata a segnare 103,83 CV, al medesimo regime, migliorando le prestazioni del suo tre cilindri in linea del 5%. La big enduro
Honda Africa Twin, all'epoca appena arrivata nelle concessionarie, è partita con 80,78 CV per erogarne al suo massimo splendore praticamente 4 di più, 84,98 a 30.000 giri/min, chiudendo la prova dei 50.000 km a 81,88 CV. La
BMW R 1200 RT ha iniziato con 105,89 CV a 7.900 giri/min per poi "slegarsi" completamente a 40.000 km dove il bicilindrico boxer ha generato alla ruota 112,06 CV, per poi terminare, 10.000 km più avanti, con 111,32 CV. La situazione del motore Suzuki appare, quindi, anomala nel confronto degli altri motori, ma potrebbe ritrovare almeno in parte le sue prestazioni quando verrà sottoposta al tagliando dei 36.000 km, dove, come da programma, verrà sostituito il filtro aria. Proprio questa barriera contro le impurità che arrivano dall'ambiente esterno all'airbox e poi vanno all'impianto di alimentazione potrebbe limitare, se troppo sporco, il passaggio della giusta quantità d'aria che il motore richiede agli alti regimi. Lo abbiamo già visto in passato quando, cambiando il filtro usurato con uno nuovo, si ritrovavano i CV perduti senza problemi e senza intervenire sul motore.