TÉNÉRÉ PER LO STERRATO Ti consigliamo la Yamaha se hai bisogno di un mezzo in grado di fare vero fuoristrada, o se vuoi una moto che trasudi fascino di deserto, di grandi viaggi africani. In passato con lei siamo partiti da Milano per poi attraversare mezza Tunisia (Motociclismo 07/2008), carichi e comodi, quindi non è che sia poco indicata per viaggiare. Solo, bisogna avere un pizzico di calma in più che con le altre. Il suo motore, l’unico monocilindrico, vibra. Finché viaggi a 130 km/h in autostrada è sopportabile, ma basta accelerare ancora un filo perché la cosa cominci a infastidirti. Anche tra le curve: o decidi di ignorare gli altri che guadagnano terreno sulle loro Versys, Transalp, V-Strom oppure tiri le marce sapendo che a fine giornata avrai qualche formica nei guanti. E non è che tutto quel tirare alla fine sarà servito a molto; i CV disponibili sono comunque pochini ma ben distribuiti e sufficienti nel 99% dei casi. Inseguimenti esclusi. Poi c’è il discorso altezza. Per salire in sella alla Ténéré senza strappi muscolari o sei agile o sei almeno 1,80 m. Ciò è dovuto al fatto che la Yamaha è alta da terra, così da poter superare ostacoli impegnativi come grossi sassi, tronchi: roba che le altre possono giusto guardare. Questo la rende speciale, nel gruppo. In sella ti trovi seduto molto in alto, col manubrio largo e piazzato a mezzo busto. Insieme con i fianchi snelli è perfetto per la guida in piedi e inoltre la sensazione di controllo che restituisce in movimento è ottima. La ruotona da 21” lì davanti ti dà fiducia in città, in fuoristrada e tra le curve: non esagerare con le pieghe - le gomme sono molto valide, ma pur sempre un compromesso on-off - e goditi l’agilità della moto e la bontà di sospensioni e freni. Goditi soprattutto la possibilità di non fermarti dove finisce l’asfalto.