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20 November 2008

Prova comparativa: Aprilia RXV 550 vs KTM EXC 300

Abbiamo messo a confronto due moto da enduro completamente diverse per costruzione e carattere: Aprilia RXV 550, bicilindrica 4T, e KTM EXC 300, una mono 2T. Sono sempre state due avversarie nel Mondiale E3, ma mentre l’austriaca è sempre stata competitiva, la moto di Noale non convinceva ed è stata rivista a più riprese, fino a ridurre quasi del tutto il divario.

L'evoluzione di Noale






L’EVOLUZIONE DI NOALE
Aprilia RXV 550, bicilindrica 4T, e KTM EXC 300, una mono 2T, combattono spalla a spalla nel Mondiale E3. Sono agli antipodi: muscolosa, potente, esplosiva la RXV, sorniona e facilona l’altra. Aprilia ci ha sorpresi. Il divario di peso si fa sentire, ma la RXV se l’è cavata egregiamente, anche se le condizioni di terreno erano buone e quindi sorge spontanea la domanda su come sarebbe andata col fango e sul viscido. L’evoluzione dell’enduro di Noale, anno dopo anno, sembra avere avuto un andamento esponenziale. Per la RXV di serie è come se si riflettesse la sua storia sportiva: convinceva in alcune situazioni, lasciava dubbi per altri aspetti, proprio come altalenanti erano le sue prestazioni sportive. Passi avanti, lacune che si colmavano e risultati in crescendo, fino ad arrivare ad oggi, con questo modello che non paga più lo scotto con la concorrenza ed è addirittura competitiva a livello mondiale. Resta lo scoglio del prezzo di acquisto: quasi 10.000 euro, ma la personalità si paga e arrivare in cima alla mulattiera con la bicilindrica... non ha prezzo. KTM ha fatto una scelta ben precisa: si può avere solo con l’avviamento elettrico, perché si rivolge all’utenza amatoriale, che predilige le situazioni difficili. Dove ti stanchi, dove fai fatica e, anche se una 2T parte facilmente, il bottoncino fa sempre comodo.

Come è fatta Aprilia




COME È FATTA APRILIA Sull’Aprilia sono nuove le plastiche e arrivano anche i cerchi anodizzati neri, ma quello che cambia veramente è il forcellone. Più tradizionale, realizzato per idroformatura, mantiene una sua “originalità” (mai a livello del precedente) data dalla nervatura lungo i bracci. Oltre ad essere più leggero, offre una rigidità torsionale ridotta ed è anche più flessibile, per migliorare trazione, inserimento in curva e guida nei canali. Migliora anche l’ergonomia, grazie al reggisella più leggero e con nuova geometria, che consente di far abbassare anche la sella. Il peso complessivo scende di circa 2 kg. La ciclistica mantiene il monoammortizzatore Sachs e la forcella Marzocchi Marzocchi Shiver da 45 mm, ma cambia la progressione del link alla sospensione posteriore ed entrambe sono state ritarate. Il freno posteriore ha una nuova pinza, sempre Nissin, ma più piccola e leggera.

Il propulsore è stato dotato di un sistema di iniezione evoluto, con corpi farfallati da 40 mm abbinati allo “stepper motor”: un sistema che, agendo sul bypass della portata d’aria, oltre a rendere possibile l’eliminazione del pomello per lo starter e quello della regolazione del minimo (gestiti, in automatico, dalla centralina), permette di adottare strategie sia per la gestione del freno motore sia per migliorare l’erogazione. Lo stepper motor consentire l’apertura differenziata delle valvole a farfalla sui due cilindri ed agisce sul freno motore, in funzione del gas. Per gestire questo nuovo parametro è stato necessario sostituire la centralina, che diventa anche più piccola e leggera. È sempre possibile la doppia mappatura al manubrio. Lo scarico diventa del tipo tradizionale, con un unico silenziatore.

Come è fatta KTM




COME È FATTA KTM La EXC 300 E rappresenta davvero la filosofia KTM. Il neofita di sicuro vede questa moto come un’ottima soluzione. Una volta, le 2T di grossa cilindrata incutevano timore mentre questa, grazie all’avviamento elettrico, trasmette un messaggio di facilità. Rispetto alla 2007, la 2009 mantiene lo stesso telaio monotrave con montanti di sezione ovale fusi in acciaio, ma le sospensioni sono profondamente riviste. La forcella WP da 48 mm cambia i foderi: ha nuove forme, per una diversa flessibilità e guadagna l’anodizzazione color bronzo chiaro, per evidenziare meno i segni dell’usura. Pur restando del tipo a cartuccia aperta, anche le componenti interne sono state riviste: pompante, taratura idraulica e sede per le boccole di scorrimento. Completano la dotazione i tappi con precarico molla esterno e il nuovo pomello per il registro del ritorno a tre punte, più facile da manovrare, soprattutto con i guanti. Il mono, sempre PDS, è stato ritarato, c’è un nuovo pistone secondario dai differenti passaggi per l’olio e cambia anche lo spillo del fine corsa. Migliora l’avviamento.

Bilancio del confronto




BILANCIO DEL CONFRONTO Aprilia e KTM sono talmente diverse che persino la stazza fisica incide sulla scelta. La KTM ha bisogno di essere affinata secondo il tipo di percorso che si vuole affrontare, perché il 2T, per la sua leggerezza ed erogazione del motore, richiede un legame maggiore con lo stile di guida del pilota rispetto all’Aprilia, che è più versatile. Per la RXV, il problema è la potenza eccessiva, praticamente inutilizzabile in fuoristrada. Ma l’erogazione del motore 2009 è molto migliorata rispetto alle precedenti ed è sorprendentemente facile con la mappatura soft. La soft va bene per il difficile, la hard per il fettucciato (mi piacerebbe una super soft per l’estremo). KTM, con un motore molto più semplice, non è in grado di ottenere questa differenza di carattere con un semplice click, ma il suo vantaggio sta, comunque, nella leggerezza della moto e nella grande manovrabilità che si riesce ad ottenere con un 2T, oltre che nello stesso fatto di essere una moto semplicissima. Sul difficile va meglio l’austriaca, ma la sella è troppo alta per l’estremo; nel veloce l’Aprilia è un missile. La RXV, che mai mi aveva entusiasmato, questa sta volta ci è piaciuta molto: resta impegnativa da usare, ma dà molte soddisfazioni e pecca solo per il motore eccessivo nel lento e la frizione dura da azionare. In compenso la moto di Noale ha il mono che, con il nuovo sistema di leveraggio non pompa più in curva, migliorando inserimento e percorrenza. Anche la posizione in sella è migliorata.
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