La posizione in sella è comoda e naturale. Si mettono i piedi a terra con
maggiore facilità.
Il comportamento stradale ottimo.
Migliora la maneggevolezza in città e nelle manovre da fermo. Al tutto
si aggiunge la
dolcezza di erogazione e l’ottimo lavoro di
frizione
e trasmissione che non strappano in partenza.
La presenza del contralbero smorza le vibrazioni del grosso monocilindrico
e quelle che restano a regimi intermedi non sono fastidiose.
Una nota di merito va alle
sospensioni posteriori che per una
volta
tanto
non fanno rimpiangere una buona motocicletta
tradizionale.
Un gradino sotto la forcella: efficace su avvallamenti, dossi e cunette
ma meno nell’assorbire le sconnessioni in rapida successione.
La protezione aerodinamica è
sufficiente in rapporto alla piccola
superficie
del plexiglass: le spalle sono esposte ma la testa è riparata.
Basta però ruotare con decisione la manopola del gas ed ecco che lo Scarabeo
esprime una
grinta invidiabile con partenze brillanti e allunghi
poderosi.
I sorpassi non sono un problema.
Sul misto dà confidenza e a farne le spese è
il cavalletto che tocca
l’asfalto facilmente nelle pieghe più decise. Nei curvoni veloci con
sconnessioni la forcella innesca qualche ondeggiamento comunque controllabile.
Eccezionale la frenata, con nuovi record grazie anche ai kg in meno:
l’impianto è molto potente e modulabile anche se il comando è un po’
spugnoso. Ancora una volta manca un dispositivo per il freno di stazionamento.
Anche il consumo è sorprendente: 19 km/litro in città e più di 24 km/litro
nel percorso extraurbano.
Il prezzo è allettante: 5.699 euro indicativo chiavi in mano.