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Produttori cinesi: confusione e paradossi

Sono tempi duri per fare gli schizzinosi. La realtà è che dalla Cina arrivano moto che vantano ottimi rapporti qualità/dotazione/prezzo mai visti. È uno degli emblemi della Cina che avanza e che fa paura ai costruttori europei

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Con i giapponesi era più semplice. Arrivarono dal nulla negli anni Cinquanta, si misero a copiare le moto inglesi, suscitavano ilarità. Ma ci misero poco a togliere il sorriso dalla faccia dei costruttori europei: i loro prodotti avevano una qualità altissima e conquistarono il Mondo. Adesso sta succedendo la stessa cosa con i cinesi, ma con due grosse differenze: la prima sta nel fatto che hanno iniziato con una qualità scadente, tanto che oggi il termine dispregiativo “cinesata” è ben radicato nella nostra cultura. La seconda è che noi europei, da anni, sfruttiamo le loro fabbriche per costruire qualsiasi genere di oggetto spendendo meno, per cui si è venuta a creare una notevole confusione.

L’esempio più paradossale: al Tester Day che abbiamo organizzato lo scorso anno al Sestriere (a proposito, vi siete iscritti al Tester Day 2022?) una delle moto in prova era la Voge 500 Valico. Il proprierario di una BMW F 900 XR, guardandola, ha detto: “Che cinesata. Non proverò mai un catorcio simile”. Il paradosso sta nel fatto che Voge è il marchio premium di Loncin, un colosso che, tra le altre cose, costruisce il motore della BMW F 900 XR… Sono tempi duri per fare gli schizzinosi. La realtà è che la Voge 500 Valico è una moto che vanta uno dei migliori rapporti qualità/dotazione/prezzo mai visti (meno di 7.000 euro con il tris di borse in alluminio). È uno degli emblemi della Cina che avanza e che fa paura ai costruttori europei. Questi ultimi vantano genialità, innovazione, spendono soldi in ricerca e sviluppo. I cinesi osservano, copiano, replicano e iniziano a farlo pure bene. È come un quadro d’autore… o la sua copia: con l’originale ti porti a casa anche il genio di chi l’ha fatto e la storia che c’è dietro. Ma la copia ti fa fare bella figura lo stesso.

Voge ha però presentato una sorella maggiore della 500, la Valico 650 che, forse, sorella maggiore non è, perché è monocilindrica (sfrutta il noto propulsore della BMW F 650 GS). Tra un bicilindrico da 500 cc e un mono da 650 le prestazioni assolute sono simili, anche se ci si arriva in modi diversi. Il problema è che, in Italia, esistono enormi pregiudizi verso i grossi mono, specie da parte di chi non ne ha mai provato uno: si temono soprattutto le vibrazioni e se ne critica il ridotto range di erogazione (rispetto a un bicilindrico, è meno elastico e allunga poco). In realtà le vibrazioni dei mono moderni non sono così terribili, altrimenti non si spiega come mai tanta gente faccia viaggi transcontinentali con la Yamaha 660 Ténéré; mentre l’erogazione, per quanto meno estesa, è molto piacevole. Nel 2018 facemmo la comparativa tra Benelli TRK 502 X e SWM Superdual 650 T: quest’ultima ci piacque parecchio, ma le vendite erano clamorosamente sbilanciate verso la bicilindrica pesarese, con 2.000 pezzi venduti contro 50 (!!!), nello stesso periodo.

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