Caro direttore, sono un vostro lettore ma in primis un motociclista. Ecco cosa mi è accaduto domenica 12 aprile. Di quando in quando mi prendo la mia domenica su due ruote: questa volta, visita al campo di concentramento di Fossoli a Carpi con gli amici del mio motoclub. Sveglia alle 6.30 e in sella alla mia GSX parto per il sito di prigionia. Mi fermo a fare benzina con una carta ricaricabile per non dover andare in giro con molti contanti (liquidità di circa 150 euro). Mi fermo al distributore Q8 di Pandino, faccio 18 euro di rifornimento e mi arriva l’avviso della transazione sul cellulare, ma essendo un’operazione già fatta molte volte ritiro lo scontrino e vado. Al termine della giornata si parte per il ritorno e dopo alcuni km ci si ferma per far benzina. Erogo 15 euro di verde, però questa volta controllo l’SMS. E qui la notizia assurda. Al mattino, avendo acquistato 18 euro di benzina mi sono stati tolti 101 euro dalla compagnia e al secondo acquisto, casualmente sempre in un distributore Q8, a fronte di 15,20 euro di benzina mi toglievano ancora 101 euro. Ma avendo ormai solo 45 euro sulla carta, l’operazione mi ha spazzolato tutto (a quanto pare non sono in credito con la compagnia per la rimanenza che non ha potuto togliermi). Per fortuna avevo il carburante per arrivare a casa, perché in quel momento ero in bolletta, non potendo più fare alcuna operazione. Chiamo la compagnia della carta Visa. La ragazza del servizio mi dice che è una prassi e che ritornerò in possesso dei miei soldi fra 4 o 5 giorni. Ma il sentirmi tolto una cosa mia, che mi sarebbe servita se fossi stato più lontano, mi ha fatto alquanto arrabbiare. Ora vi sto scrivendo più che altro per sapere se questa è una prassi consolidata dei vari gestori delle carte di credito.
Alessio Bersani - e-mail