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Tradito dalla carta

Per la lettera della settimana, pubblichiamo la mail ricevuta da un lettore, rimasto “vittima del sistema” di pagamento del carburante self service con carta di credito. Un metodo che in determinate circostanze può lasciare letteralmente al verde… Dite la vostra commentando l'articolo

Tradito dalla carta

Eccoci al consueto appuntamento con la discussione che prende spunto da una lettera arrivata in redazione. Stavolta parliamo di soldi, quelli spesi al distributore per fare il pieno. Non si tratta però di disquisire sui consumi o sui prezzi dei carburanti, bensì delle sorprese che può capitare di ricevere pagando con carte di credito. Ecco cosa è capitato al nostro lettore Alessio: la sua lettera (pubblicata su Motociclismo di maggio, dove tra l’altro trovate un imperdibile dossier sulle assicurazioni per scooter, cui seguirà a giugno quello per le moto), la risposta della compagnia petrolifera e quella del gestore della carta, infine il commento di Motociclismo. Manca solo la vostra opinione, che potete farci conoscere commentando l’articolo

 

Due pieni con la visa: “spiacenti, disponiblità esaurita”

Caro direttore, sono un vostro lettore ma in primis un motociclista. Ecco cosa mi è accaduto domenica 12 aprile. Di quando  in quando mi prendo la mia domenica su  due ruote: questa volta, visita al campo di concentramento di Fossoli a Carpi con gli amici del mio motoclub. Sveglia alle 6.30 e in sella alla mia GSX parto per il sito di  prigionia. Mi fermo a fare benzina con una carta ricaricabile per non dover andare in  giro con molti contanti (liquidità di circa 150 euro). Mi fermo al distributore Q8 di  Pandino, faccio 18 euro di rifornimento e mi arriva l’avviso della transazione sul  cellulare, ma essendo un’operazione già fatta molte volte ritiro lo scontrino e vado. Al termine della giornata si parte per il ritorno e dopo alcuni km ci si ferma per far benzina. Erogo 15 euro di verde, però questa volta controllo l’SMS. E qui la notizia assurda. Al mattino, avendo acquistato 18 euro di benzina mi sono stati tolti 101 euro dalla compagnia e al secondo acquisto, casualmente sempre in un distributore Q8, a fronte di 15,20 euro di benzina mi toglievano ancora 101 euro. Ma avendo ormai solo 45 euro sulla carta, l’operazione mi ha spazzolato tutto (a quanto pare non sono in credito con la compagnia per la rimanenza che non ha potuto togliermi). Per fortuna avevo il carburante per arrivare a casa, perché in quel momento ero in bolletta, non potendo più fare alcuna operazione. Chiamo la compagnia della carta Visa. La ragazza del servizio mi dice che è una prassi e che ritornerò in possesso dei miei soldi fra 4 o 5 giorni. Ma il sentirmi tolto una cosa mia, che mi sarebbe servita se fossi stato più lontano, mi ha fatto alquanto arrabbiare. Ora vi sto scrivendo più che altro per sapere se questa è una prassi consolidata dei vari gestori delle carte di credito.

Alessio Bersani - e-mail

 

Q8: non dipende da noi

L’inconveniente riscontrato non è addebitabile alla Q8. Il rifornimento di carburante in self-service pre-pay con pagamento a mezzo carta di credito/bancomat prevede che il circuito bancario di riferimento effettui una pre-autorizzazione (in genere di circa 100,00 euro) che rappresenta il tetto massimo di carburante erogabile a ogni singola transazione. Tale meccanismo e i conseguenti tempi di sblocco  dell’importo non dipendono quindi da Q8 o dal gestore dell’impianto di distribuzione, ma sono di competenza del circuito bancario emittente della carta. In ogni caso, ovviamente, l’importo effettivamente addebitato al cliente è esclusivamente quello equivalente al rifornimento effettuato.

 

Visa: tutela per l’esercente

Quando un titolare di carta esegue certi tipi di pagamento, il regolamento predisposto da Visa consente all’esercente di “preautorizzare” una cifra stabilita sulla carta del titolare per garantire che vi siano i fondi necessari per il pagamento come nel caso di sistemazioni alberghiere, autonoleggio o distributori di carburante. Quando questa preautorizzazione insiste sul conto della carta quei fondi non sono disponibili per il titolare poiché sono parte del limite di spesa. Visa ha delle regole che assicurano che il processo di preautorizzazione operi equamente sia per i titolari di carta sia per gli esercenti. Queste regole assicurano che l’esercente e il titolare della carta sappiano entrambi che vi sono dei fondi disponibili per pagare il conto. Qualsiasi titolare di carta che sia insoddisfatto di una specifica transazione dovrebbe contattare la propria banca emittente della carta ed esporre il proprio problema. Visa Europe, infatti, non ha contatti diretti con i propri possessori di carta in quanto prerogativa delle banche  associate ed emittenti.

 

Il commento di motociclismo: sia almeno ben segnalato

In pratica, ogni volta che fai benzina al self service con una carta o bancomat ti possono bloccare per giorni - il lasso di tempo dipende dalla banca che ha rilasciato la carta - 101 euro, il massimo erogabile. Il nostro lettore aveva una prepagata con su “solo” (ma saranno fatti suoi...) 150 euro e rotti. Ha fatto benzina due volte e zac... Disponibilità terminata. Ipotizzate un week-end in moto, anche con una carta normale. Pagate il carburante quattro o cinque volte (magari di più), una notte in albergo e... Limite della carta! Magari all’estero. Magari al casello nella pista fast-pay. Q8 si tira fuori. Visa spiega che dipende dagli accordi banche-esercenti. Quantomeno, sarebbe doveroso segnalare che per un certo lasso di tempo verranno bloccati 101 euro ogni rifornimento. Non abbiamo dubbi che poi la differenza venga restituita - pardon sbloccata - (e infatti così è successo al lettore), ma restare senza soldi può creare problemi non da poco e grossi spaventi. Ci chiedono di utilizzare sempre di più la moneta elettronica, con questi risultati. È tassativo, secondo noi, che i distributori segnalino a chiare lettere che a ogni pagamento con carta vengono temporaneamente bloccati 101 euro.

 

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