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ANCMA: "Se il testo del DDL non cambia, polizze moto a +84% "

L'analisi presentata da ANCMA alla Commissione Industria al Senato mostra un preoccupante +84% dei premi assicurativi moto se si escludono le compagnie "no CARD"

1/3 In Italia, sono quasi 500.000 i veicoli a due ruote che circolano senza copertura assicurativa. Le autorità e l'Aci stanno trovando un modo per identificare tali mezzi

Dopo la presa di posizione di ANCMA relativamente ai possibili rincari sulle assicurazioni moto (qui i dettagli) l'Associazione torna all'attacco. Il tema è sempre quello dell'esclusione delle compagnie assicurative che non appartengono al meccanismo di risarcimento diretto (CARD): una delle disposizioni del DDL Concorrenza. Per spiegare meglio la situazione: il disegno di legge vuole escludere dal mercato assicurativo italiano quelle compagnie estere che non prevedono il risarcimento diretto (le cosiddette "compagnie assicurative no CARD").

Dopo aver spiegato gli effetti che tale procedura genera sulle polizze motociclistiche, a causa della rigidità del meccanismo di rimborso a forfait su cui si basa il CARD, Confindustria ANCMA ha quantificato anche gli aumenti che subiranno i premi qualora l’articolo 27 del DDL Concorrenza dovesse restare invariato.

Durante un’audizione in Commissione Industria al Senato, ANCMA ha presentato un’analisi secondo cui il prezzo di una polizza moto CARD è in media superiore dell’84% rispetto a una polizza “no CARD” stipulata per lo stesso veicolo. Dunque, l’assenza sul mercato italiano di compagnie straniere avrebbe due effetti:

  • limitazione della concorrenza sul mercato delle assicurazioni RCA per motocicli
  • incremento della differenza tra premi assicurativi nel Nord e nel Sud Italia, dove i costi per assicurare un motociclo sono già oggi circa il 68% più alti

Partendo da quest'ultimo punto, ANCMA ha ipotizzato uno scenario assai critico per il Meridione. L'assenza di polizze emesse da compagnie “no CARD” lieviterebbe ulteriormente i prezzi (già alti) al Sud, aumentando di conseguenza il rischio di elusione dell’obbligo assicurativo. “Effetti che", secondo ANCMA "si muovono evidentemente contro i principi stessi del provvedimento".

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