Polizia Stradale: giovani guidatori sotto la lente degli investigatori
La Polizia di Stato ha presentato a Roma il progetto "Icarus": una tavola rotonda fra rappresentanti degli organi di polizia di tutti i Paesi europei, con il compito di attivare una rete di ricercatori ed educatori che studino i comportamenti dei giovani guidatori e i principali fattori che mettono a repentaglio la sicurezza stradale. Presente il Ministro Maroni: “riduzione entro il 2010 del 50% degli incidenti stradali”.
Polizia stradale: giovani guidatori sotto la lente degli investigatori
ROMA 12 maggio 2009 - La
sezione Stradale della Polizia di Stato ha presentato a Roma il progetto
“Icarus” (Inter-Cultural Approaches for Road Users Safety): una tavola
rotonda fra rappresentanti degli organi di polizia di tutti i Paesi europei,
con il compito di attivare una rete di ricercatori ed educatori che studino
i comportamenti dei giovani guidatori e i principali fattori che mettono
a repentaglio la sicurezza stradale. Alla conferenza hanno partecipato
il ministro dell'Interno Roberto Maroni, il vice presidente della Commissione
europea, responsabile per i trasporti, Antonio Tajani, il capo della Polizia
Antonio Manganelli e un rappresentante della polizia slovena, Andrei Justinek.
Icarus è stato approvato e finanziato dall'Unione Europea ed è nato partendo
dallo studio condotto dell’Università la Sapienza di Roma e intitolato
“Il paradosso del giovane guidatore”. Oggetto dell’indagine sono stati
più di seimila ragazzi delle scuole primarie e secondarie di diverse città
italiane, che hanno dato un contributo per lo studio di un “efficace modello
di intervento per la prevenzione in tema di sicurezza stradale”, così
come lo hanno definito i dirigenti della Polizia. Soddisfatti dei risultati
della ricerca, i rappresentanti italiani hanno deciso di coinvolgere nello
studio anche altri Paesi europei, che consentirebbero di estendere a più
di ventimila il numero di ragazzi inseriti nel progetto.
Alla base di tutto la consapevolezza che l’adattamento delle infrastrutture
stradali dei Paesi membri ai regolamenti dell’Unione europea stia uniformando
le strade su tutto il suolo europeo e di conseguenza stia rendendo identici
in tutti gli Stati UE i rischi connessi alla sicurezza stradale. Da ciò
la possibilità a adottare una linea comune di educazione stradale e prevenzione
rivolta ai più giovani.
Il Ministro degli Interni Maroni ha ricordato che “gli incidenti che
insanguinano le strade d'Italia non avvengono mai per caso, ma per atteggiamenti
spesso irresponsabili, da cambiare”. Poi il Ministro ha aggiunto:
“Il nostro obiettivo ambizioso è quello di una riduzione entro il 2010
del 50% degli incidenti stradali”.
Come già sostenuto da Motociclismo, con le campagne di sensibilizzazione
all’utilizzo del paraschiena e con l’educazione stradale nelle scuole,
il Prefetto Manganelli ha dichiarato: “La comunicazione per noi resta
una delle maggiori misure di prevenzione con l'obiettivo specifico di puntare
soprattutto alle giovani generazioni. È motivo di orgoglio che una campagna
come quella di Icarus, partita ormai da alcuni anni grazie all'impegno
della Polizia di Stato, stia ora proiettandosi sulla scena europea diventando
un'esperienza-pilota anche fuori dal nostro territorio”.