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Maggiora: è la fine?

La storia del Maggiora Park, una delle piste di cross più belle del Mondo, va verso un mesto finale. Denunce, sequestri, irregolarità, sigilli messi, tolti e rimessi hanno oscurato la gloriosa storia dell’impianto e le emozioni delle ultime gare mondiali disputate, nonché del fantastico Nazioni 2016. Un lettore chiede spiegazioni: ecco come stanno le cose
Maggiora Park

Cosa succederà a Maggiora?

Bagno di folla per i piloti durante il Motocross delle Nazioni 2016, disputatosi a Maggiora e vinto dalla Francia
Riproponiamo qui un'interessante lettera pubblicata su Motociclismo FUORIstrada di agosto/settembre 2017.

Ho letto che l'impianto di Maggiora sta per essere abbattuto. La trovo una cosa molto triste per tutto il mondo del fuoristrada. Ma come stanno realmente i fatti? E cosa succederà una volta eseguita la demolizione?
Maicol Muzzo, Avellino

Prima le demolizioni, poi…

Maggiora: vista del "box town", struttura composta da 21 container e concepita sia per accogliere grandi eventi, sia per migliorare la quotidianità del Park. Al suo interno un museo dedicato al Motocross e diverse aree per il relax e lo svago.
Purtroppo la questione è spinosa e attualmente non ancora districata. Come sappiamo il Maggiora Park è stato posto sotto sequestro a dicembre 2016 a seguito di segnalazioni che imputavano a irregolarità strutturali, mirate a edifici costruiti abusivamente in zone protette. Irregolarità che poi sono state accertate successivamente. Da quel momento ci sono stati vari sviluppi, che ci hanno portato ai recenti accadimenti (compreso lo spostamento del GP d’Italia da Maggiora a Ottobiano, con cambio di denominazione in GP della Lombardia). Alla fine di giugno è arrivata un'ordinanza di rimozione dei sigilli per permettere il ripristino dello stato originario dei luoghi. In altre parole, le strutture costruite abusivamente devono essere abbattute, entro 90 giorni. Si parla di tutta la parte bassa della pista che prevede il box town, la tensostruttura che ospitava la sala stampa, il ponte di collegamento con il paddock posteriore, la zona lavaggio moto e persino il cancello di partenza. Tutte queste strutture dovranno essere abbattute entro settembre perché costruite in una zona protetta del parco che ospita l'impianto. Ma non solo. Anche il ristorante "Il Balmone", dissequestrato ad aprile e ritornato in attività, è stato posto sotto sigilli una seconda volta e i locali sono stati svuotati. Ma una volta rimesso tutto come prima, quindi, si potrà tornare a girare? Purtroppo non è così scontato e, al momento, quasi utopistico.

Grande passione, grandi gare, ma anche fatali irregolarità

1/29 Motocross delle Nazioni 2016, Maggiora: Jason Anderson (USA, Husqvarna) vince la seconda manche, ma all'atterraggio del salto della bandiera a scacchi viene colpito da una moto in salto. L'americano è stato trasportato immediatamente al policlinico di Novara, ma le sue condizioni non sembrano disperate: il suo Team Manager ha confermato che è cosciente ed il medico responsabile della gara ha confermato un trauma cranico
Tutto è nato da segnalazioni di abusi edilizi partite da alcune famiglie della zona, che hanno vinto la loro personale battaglia al grido di: "Rispettiamo le regole". Che è giusto, per carità. E ci dispiace anche aver constatato le irregolarità da parte della società Schava, spinta probabilmente dalla frenesia del momento. A loro resta comunque il merito di aver ridato vita a questo storico impianto con i migliori presupposti, trasmettendo entusiasmo e passione a tutti quelli che sono stati coinvolti in ogni veste agli eventi organizzati dalla riapertura del 2013. Parliamo di 3 GP (2013, 2014 e 2015) e un fantastico Motocross delle Nazioni organizzato lo scorso settembre. Probabilmente l'ultimo urlo di un impianto che nella sua storia ha alternato grandi pagine di motocross ad altre fatte di politica, interessi privati ed amministrativi.
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