Eppure, nonostante fossero italiani e nonostante trovassi incredibile ed eroico che i due riuscissero a salire sul podio già a Misano, a essere onesto m'è venuto da tifare più per un pilota spagnolo che per loro. A me piacciono le Storie con la S maiuscola, tipo Hailwood che torna a vincere al TT a 38 anni, dieci anni dopo avere mollato il Motomondiale. Quindi vedere Pedrosa salire sul podio a praticamente 38 anni, cinque dopo il ritiro, sarebbe stata una Storia. Quinto in prova, quarto nella Sprint, quarto la domenica: impressionante. E quei quarti posti li ha ottenuti a ridosso di Bagnaia in entrambe le gare. Per un destino beffardo, adesso in classifica Pedrosa si trova al diciottesimo posto, una posizione e un punto davanti a Marc Marquez, l'ingombrante compagno di squadra ai tempi del suo ritiro. Anche se adesso sembrano amici, tanto che Dani lo ha tirato durante le prove, permettendogli il miracolo di entrare nella top ten con una Honda 2023!
Piccolo di statura (158 cm) e dotato di una guida sopraffina, Daniel ha militato nel Mondiale per ben 18 anni, sempre in sella a moto Honda. Detiene tre record: è il più giovane ad avere vinto due titoli consecutivi in 250; è l'unico ad essere riuscito a vincere almeno una gara all'anno in un arco di 16 anni; e, con 31 vittorie, è il più vincente tra coloro che non hanno mai vinto un titolo nella classe regina (quindi compresa la 500). Inoltre, con 153 podi è terzo nella classifica di tutte le classi, con un podio in più rispetto a Jorge Lorenzo e sei in meno nei confronti di Giacomo Agostini. A Misano 2023 ha rischiato di portare a quattro questo distacco!
Ha esordito nel 2001 e ha gareggiato in Moto3 per tre anni, vincendo otto GP e un titolo iridato. Nel biennio 2004/2005 ha corso in 250, vincendo il titolo in entrambe le stagioni, con 15 primi posti.
Ha esordito in MotoGP nel 2006, vincendo due gare ma rischiando di passare alla Storia per avere abbattuto il compagno di squadra Nicky Hayden mentre si giocava il titolo iridato con Valentino Rossi.