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05 February 2016

Test patente più severi per chi soffre di apnee notturne

È stato firmato, ma non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il decreto ministeriale che imporrà test medici più approfonditi, associati ad alcuni questionari, a chi chiederà il rilascio o il rinnovo della patente di guida ed è affetto dalla sindrome da apnea ostruttiva notturna. Tutte le info 

PATENTI DI GUIDA E OSAS

Torniamo sull’argomento patenti per coloro che sono affetti dalla sindrome da apnea ostruttiva notturna (OSAS). Alcuni giorni fa vi avevamo comunicato dell’entrata in vigore del Decreto Legge 22 dicembre 2015 (qui il testo completo), che stabilisce che la patente di guida (tutte, non solo quelle per le due ruote) non deve essere né rilasciata né rinnovata a chi soffre di disturbi del sonno in forma grave causati dall’Osas. Per i casi più lievi invece, dopo controlli più approfonditi presso la commissione medica locale, la patente sarà rilasciata (o rinnovata), ma avrà una validità limitata in base alla gravità della patologia (qui tutte le info). Subito però è arrivata la “risposta” della Dott.ssa Maria Grazia del Medico (Presidente della Fondazione per la Ricerca e la Cura dei Disturbi del Sonno Onlus), che ha posto l’attenzione su un problema che potrebbe manifestarsi: “C’è il rischio che chi soffre di apnee notturne non lo dichiari per non perdere patente e lavoro. La soluzione potrebbe essere quella di rendere obbligatori i test preventivi di accertamento della patologia per tutti”.

NUOVI TEST PER IL RILASCIO DELLA PATENTE

Ora, la proposta della Dott.ssa Del Medico sembra essere stata ascoltata, o almeno in parte. È stato infatti firmato, ma non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale (quindi non è ancora Legge), il decreto ministeriale che stabilisce gli indirizzi medico-legali da osservare per accertare l'idoneità alla guida dei soggetti affetti da sindrome da apnea ostruttiva notturna o sospettati di essere affetti da tale malattia.

Questo l’iter che il decreto propone di seguire: il primo step sarà un colloquio con il medico che servirà a determinare le prime condizioni di rischio (russamento, obesità, ipertensione arteriosa farmaco-resistente, diabete, cardiopatia, eventi ischemici cerebrali e broncopneumopatie). In base al risultato del colloquio, se sarà necessario un ulteriore approfondimento, verrà somministrato al candidato un questionario sulla sonnolenza diurna. Da questo si individueranno i profili di 'basso rischio', 'medio rischio' o 'elevato rischio' (con eccessiva sonnolenza diurna) per la circolazione stradale.
Per la valutazione della riduzione del livello di attenzione si passerà poi al test dei tempi di reazione. Nei 10 minuti di durata dell’esame, l'esaminato dovrà rispondere agli stimoli luminosi (rossi e arancio), che gli si presenteranno in rapida sequenza, premendo un pulsante. Questo test sarà eventualmente associato al questionario sulla sonnolenza di Epworth. Alla fine degli accertamenti, per i soggetti a cui verrà riscontrato un rischio medio-basso di sonnolenza diurna, la validità della patente sarà limitata a tre anni per le patenti di gruppo 1 (A, B, B +E) e di un anno per quelle di gruppo 2 (C, C+E, D, D+E). In caso di Osas moderata o grave la patente potrebbe non essere rilasciata, a meno che l’interessato non sia in cura con una terapia per il miglioramento della sonnolenza. In questo ultimo caso la licenza alla guida sarà rilasciata e avrà la stessa durata dei casi più lievi (tre anni gruppo 1, un anno gruppo 2).
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