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Patente A: serve ancora fare l'esame pratico?

Un buco normativo tra il 1986 e il 1988 fa sì che, per chi ha conseguito la patente B in questo lasso di tempo, deve sostenere un esame pratico per guidare nel resto d'Europa. Ma questo obbligo vale anche con la deroga attuata post Covid? Ecco la risposta

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Caro direttore, ho appreso la novità circa l’abolizione dell’esame pratico per la moto e vi pongo un quesito, probabilmente comune ad altri ‘datati’ come me. Sono del 1970 e ho conseguito la patente B nel 1989 possedendo già la A fatta a 16 anni, quando si poteva fare senza l’esame pratico. La mia patente ha mantenuto quindi una limitazione per gli Stati esteri subordinata a un eventuale esame pratico, che mi apprestavo a prenotare prossimamente. Ritenete che sia automaticamente autorizzata la guida estera con la patente in mio possesso, essendo decaduto l’esame pratico per le nuove patenti o che debba richiedere una annotazione o qualche altra formalità? Ho rimandato per anni l’acquisto di una moto e ora mi vorrei dedicare anche a viaggi all’estero

Caro Massimiliano, in realtà l’esame pratico non è stato completamente abolito, il “primo” va comunque affrontato. Quindi, se prendi la patente A1 (quella dei 125), dovrai aspettare due anni e seguire un corso in autoscuola per avere la A2. Dopo altri due anni (e un altro corso), avrai la A libera. Non avendo tu effettuato alcun esame, devi comunque affrontarlo ed è meglio prendere la patente che ti consente di guidare qualsiasi moto, ovunque.

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