Paolo Flammini: “Stiamo valutando i tagli dei costi in Superbike”
Flammini prosegue nell’intento di ridurre i costi del Campionato Mondiale Superbike per affrontare la crisi economica, ma intende farlo in modo razionale, con soluzioni ben pensate, senza prendere decisioni determinate dal panico. Dice Flammini: “Attualmente la formula prevista dal campionato per la Classe SBK è particolarmente efficiente sul piano dei costi, perciò ridurli è molto difficile”.
Paolo flammini: “stiamo valutando i tagli dei costi in superbike”
Roma 18 marzo 2009 - Paolo
Flammini prosegue nell’intento di ridurre i costi del Campionato Mondiale
Superbike per affrontare la congiuntura della crisi economica, ma intende
farlo in modo razionale, con soluzioni ben pensate, senza prendere decisioni
determinate dal panico. Due settimane fa, in accordo con la Federazione
Motociclistica Internazionale, è stato deciso il nuovo regolamento per
la stagione 2009, che prevede la possibilità di girare in pista solo a
partire dal venerdì pomeriggio e che ha modificato il calendario di tutte
le classi del Mondiale, esclusa la Superbike, che faceva già una sessione
di libere il venerdì pomeriggio. Questa soluzione è stata presa per contenere
le spese di vitto e alloggio delle squadre, oltre che per preservare i
motori dall’usura dovuta al chilometraggio, che spesso comporta rotture
e quindi costi aggiuntivi di manutenzione. Infine il limite ai giorni di
pista è servito per diminuire il numero di pneumatici necessari per ogni
tappa del Mondiale. Il nuovo regolamento sarà applicato dal round di Valencia
che si terrà il 3 aprile.
Resta ancora del lavoro da fare
per tagliare il tagliabile in Superbike, ma è difficile. Dice Flammini:
“Attualmente la formula prevista dal campionato per la Classe SBK è
particolarmente
efficiente sul piano dei costi, perciò ridurli è un’impresa difficoltosa.
Le decisioni che prenderemo per il regolamento futuro non devono essere
impulsive e spinte dal panico, ma devono essere soluzioni pratiche, frutto
di una discussione al tavolo della commissione sportiva. In passato abbiamo
già ridotto drasticamente i costi: nel 2002 per una moto della Superbike
le squadre spendevano oltre un milione di euro, oggi siamo attorno ai 100.000
euro”. Flammini smentisce tutte le voci circolate circa la possibile
eliminazione
dal calendario delle gare negli Stati Uniti ed in Sudafrica: “Le date
per il 2009 sono tutte certe. Insieme con la FIM e i team intendiamo valutare
tutte le soluzioni che possano farci risparmiare, senza però compromettere
l’importanza ed il fascino della serie SBK. Pensiamo di proseguire con
la strategia che dal periodo nero del 2003 ci ha consentito di arrivare
fino a dove siamo oggi. Abbiamo già cominciato a valutare tutte le possibili
vie per tagliare ulteriormente le spese e credo che giungeremo ad un risultato
definitivo a metà stagione di quest’anno, in modo tale da definire le
regole per la stagione 2010”.
Fra i possibili cambiamenti vi
sarebbe l’ipotesi di eliminare le prove del venerdì, il divieto di fare
test fuori gara a stagione iniziata e l’obbligo di utilizzo di un motore
per almeno due gare, ma Falmmini non conferma e non smentisce. Dice solo:
“Per il momento abbiamo troppe idee da valutare per scendere nello
specifico.
Per il momento abbiamo solo chiesto ai team i venire da noi con le loro
proposte, che saranno tutte considerate con grande disponibilità da parte
nostra e senza pregiudizi. Una volta che avremo selezionato le migliori
provvederemo ad introdurle nel regolamento”.