L'MP3 è tornato a scuola per prendere una laurea in elettronica: se prima era funzionale ed efficiente alla "vecchia maniera", ora non ha proprio nulla da invidiare neppure alle moto più hi-tech, in particolare il 530! In ordine di rarità, colpisce la retromarcia con telecamera sul cruscotto. Sembra un gadget, ma se siete parcheggiati in mezzo a tanti altri scooter è davvero utile, poi permette di vedere gradini o paletti. Il radar posteriore avvisa della presenza di veicoli negli angoli ciechi attraverso un segnale luminoso sul cruscotto e non sugli specchi, che così restano piccoli (e poco costosi da riparare in caso di "toccate").
Le altre novità, pur comode, sono più ordinarie, dal sistema keyless, ai gruppi ottici full LED, al quadro TFT a colori completamente digitale connesso con la app Piaggio Mia, fino al cruise control e ai tre driving mode (sport, comfort ed eco) che regolano l'erogazione della potenza e il livello di intervento del traction control.
L'incremento di cilindrata non modifica i valori di potenza, ma la massima viene erogata a minor numero di giri con vantaggi in termini di consumi e vibrazioni, che in effetti appaiono inferiori. Il risparmio di circa 10 kg di peso (eliminazione del telaietto reggi radiatore e tubi del telaio di diametro inferiore) regalano un pizzico di agilità in più. Anche i freni sono più consistenti, con la precedente fornitura taiwansese sostituita da un impianto ByBre (Brembo). Invariata l'ottima protezione aerodinamica data dal largo scudo e dal parabrezza non troppo alto, che non interferisce mai con la linea dello sguardo.
Più spazio per il passeggero, infine, con l'eliminazione dello schienalino (ma qualche papà non sarà contentissimo). Difetti? Resta uno scooter massiccio e piuttosto alto, non adatto a un pubblico femminile.
Il 400, appena meno potente del 530, ha un po' meno elettronica, due differenti calibrazioni del traction control e mancano retro e radar, ha però il vantaggio di vibrare meno e ed un po' più "soffice" in marcia.