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Nuovo DPCM, concessionari aperti in tutta Italia. Serve l’autocertificazione?

Con il nuovo DPCM del 3 novembre l’Italia viene suddivisa in tre zone e a partire da domani vengono imposte nuove limitazione agli spostamenti dei cittadini e la serrata di alcune attività commerciali. Restano aperti i concessionari (moto e auto), i meccanici e i negozi di abbigliamento tecnico. Serve l'autocertificazione per spostarsi?

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Per cercare di contrastare la seconda ondata della pandemia di Coronavirus in Italia, il Governo è dovuto ricorrere a misure più restrittive rispetto ai coprifuoco locali imposti una decina di giorni fa. Con il nuovo DPCM del 3 novembre, firmato dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, l’Italia viene suddivisa in tre zone in base alla criticità della situazione: gialla, arancio e rossa (nell’ultima scheda di questo articolo trovate la classificazione delle varie regioni d’Italia). A partire da domani, in tutto il Paese vengono imposte nuove limitazione agli spostamenti dei cittadini: “dalle ore 22.00 alle ore 5.00 del giorno successivo sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”.

In più, per le zone più critiche, quelle arancioni e quelle rosse, il DPCM ai capitoli 2 e 3 dice che “è vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”. Oltre a ciò, l'Art. 3 comma 4.b impone per le zone rosse la serrata di alcune attività commerciali: “sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate nell’allegato 23”. Tra le attività riportate all’interno di questo allegato rientrano quelle che si occupano del “Commercio di autoveicoli, motocicli e relative parti ed accessori” e del "commercio al dettaglio di articoli sportivi, biciclette e articoli per il tempo libero in esercizi specializzati".

Quindi sì, i concessionari di moto e auto, le officine e i negozi di abbigliamento tecnico resteranno aperti in tutta Italia, anche nelle zone rosse. A patto che “Le attività commerciali al dettaglio si svolgono a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all'interno dei locali più del tempo necessario all'acquisto dei beni; le suddette attività devono svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi".

“L’autocertificazione è collegata ai divieti. Nelle zone rosse quando si esce di casa va l’autocertificazione, così come tra Regioni e Comuni” queste le parole usate da Giuseppe Conte per spiegare quando serve e quando no l’autocertificazione. Serve quindi in tutta Italia quando si esce di casa tra le 22 e le 5; nelle zone arancioni l’autocertificazione serve quando si lascia il 'proprio comune "per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune"; in quelle rosse, invece, va sempre portata con sé quando si esce di casa. Attenzione, però, nelle zone rosse si può uscire di casa solo per "spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, ovvero per motivi di salute".

Trovate il modulo compilabile dell’autocertificazione qui sotto, oppure cliccando qui.

Regioni gialle

Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, provincia di Trento e Bolzano, Sardegna, Toscana, Umbria e Veneto

Regioni arancioni

Puglia e Sicilia

Regioni rosse

Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d'Aosta

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