Ma si sa, i prototipi sono sempre bellissimi e lasciano a bocca aperta, solo che poi quando vanno in produzione perdono un sacco delle particolarità che la fantasia dei designer aveva creato. Succederà anche alle Husky stradali quello che è successo alle motard con la 701, che nella versione di produzione - diciamocelo - non c’entra nulla con la Concept 701? Per cercare di capirlo, abbiamo intervistato direttamente Maxime Thouvenin, in Kiska dal 200 e responsabile del design delle Husqvarna Vitpilen (401, 701 e 125). A dire la verità, oltre a lui, abbiamo intervistato anche Gerald Kiska, capo della struttura che nei dintorni di Salisburgo disegna le KTM e le Husqvarna, gli abbiamo chiesto del rapporto di interdipendenza tra le due Case e di come si differenzieranno sempre più. Sia a Kiska che a Thouvenin abbiamo chiesto come si riuscirà nell’intento di sfruttare le sinergie con Mattighofen riuscendo non solo a mantenere l’anima di una delle Case di moto più antiche del Mondo, ma anche a traghettare il Marchio verso un futuro in cui dovrà per forza emergere sempre più una caratteristica originale. E poi quando cominceremo a vedere i frutti di questo percorso, quanto si differenzieranno dai prototipi, come si svilupperà la tanto sbandierata “apertura stradale”, quante Husqvarna si venderanno in futuro…
Per tutte le risposte, non perdetevi
Motociclismo di agosto, che trovate in edicola, ma intanto ecco un assaggio del bel servizio firmato Marco Riccardi.