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Nuova Honda CB750 Hornet: il ritorno del "Calabrone"

Tutta nuova, dalle forme alla ciclistica al motore, non più quattro cilindri ma "bi" come vuole il motociclista di oggi. Le dimensioni compatte, il peso contenuto e le quote ciclistiche parlano di una moto sì sportiva ma anche equilibrata, così da essere subito amica anche nelle mani di chi non è un provetto piegatore. Ecco le caratteristiche tecniche della nuova Honda Hornet 2023. Il video

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Honda presenta la nuova Hornet 2023, una moto che riprende il nome di un modello che ha fatto la storia della Casa di Tokyo. A dare il via al boom delle naked sportive nel nuovo millennio è stata infatti una moto in particolare: la Honda Hornet 600 (affiancata poi dalla “S” con semicarena e dalla 900, entrambe con poco successo). Era una moto facile, svelta, poco elaborata nelle forme e con un bel quattro cilindri in linea che ne caratterizzava il design e la personalità.

La storia del “Calabrone” è durata parecchi anni (l’abbiamo rivissuta attraverso le nostre prove del tempo pubblicate nel mese di settembre, qui, qui, qui, qui e qui), dal 1998 al 2013 anno della sua fuoriuscita dai listini, sostituita con la CB650R ancora oggi apprezzata da una nicchia di affezionati al quattro cilindri.

Dopo dieci anni di assenza, la Hornet torna sul mercato con la stessa voglia di stupire. Certo lo fa con un approccio più moderno, attuale, in linea con i tempi e con le esigenze di un pubblico che è cambiato e certe caratteristiche tecniche non le cerca più. Sì, perché se da una parte i tecnici Honda affermano di aver realizzato la moto seguendo la stessa filosofia della Hornet originale, quindi di una moto leggera, veloce e agile, dall’altra sono consapevoli di aver affrontato lo stesso tema con “parole” diverse. Così si spiegano le forme filanti della nuova Hornet targata 2023, spigoli non troppo taglienti, curve sinuose senza eccessi, un serbatoio gobbuto e una coda sparata verso l’alto per accentuare il carattere di una moto che vuole essere sportiva.

E in mezzo a tutto questo c’è il nuovo motore, non un 4-in-linea (come si scriveva una volta) a cifra tonda, ma un bicilindrico frontemarcia “settemmezzo” compatto come va di moda oggigiorno, un propulsore dal layout pulito che quasi scompare dietro gli immancabili convogliatori dell’aria ispirati nelle forme alle ali del Calabrone (e che simulano vagamente gli orpelli aerodinamici delle supersportive).

Come è accaduto per la Africa Twin di oggi che adotta anch’essa un bicilindrico in linea e non a V come nella versione originale, probabilmente i puristi urleranno “allo scandalo, una Hornet non può avere un due cilindri”, ma allo stesso tempo tanti, molti di più, non ci faranno nemmeno caso, semplicemente perché la Hornet 2023 è destinata a un nuovo pubblico, al motociclista di oggi, più giovane e “abituato” sia a design con linee acuminate sia ai twin frontemarcia.

Andando al di là dell’architettura, il motore da 755 cc della Hornet 2023 è un “corsa corta” (87x63,5 mm) abbinato a un manovellismo a 270° che va a simulare ai bassi e ai medi regimi il carattere di un V-twin; la distribuzione è monoalbero in testa (Unicam) con quattro valvole per cilindro, mentre i corpi farfallati sono da 46 mm. La trasmissione primaria muove il contralbero di equilibratura, mentre i cilindri hanno il rivestimento al Nichel con carburo di Silicio. La frizione multidisco in bagno d’olio è assistita e con antisaltellamento. Tutto ciò eroga 92 CV a 9.500 giri/min, 75 Nm di coppia massima a 7.250 giri/min e una velocità max dichiarata di 205 km/h.

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Honda CB750 Hornet 2023

Come il motore, anche il telaio è del tutto inedito, leggero non solo sulla bilancia (16,6 kg) ma anche da un punto di vista estetico, con i suoi tubi diagonali (soluzione adottata sulla CB500) in acciaio rossi e la parte posteriore a traliccio. Fa il paio con il forcellone anch’esso in acciaio su cui lavora tramite leveraggio progressivo (non previsto sulla vecchia Hornet) un monoammortizzatore Showa con escursione di 150 mm e regolabile nel precarico molla. La forcella, invece, è una Showa SFF-BP a steli rovesciati da 41 mm non regolabile e con 130 mm di escursione. Quote ciclistiche quasi fotocopia con la precedente generazione: inclinazione del cannotto di sterzo di 25°, avancorsa di 99 mm e interasse di 1.420 mm (lo stesso della Hornet 600 my 1998-2005). Il peso è sotto la soglia dei 200: 190 kg in ordine di marcia.

Per finire con il comparto ciclistico, l’impianto frenante anteriore firmato Nissin conta su pinze ad attacco radiale a quattro pistoncini e dischi da 296 mm (altra similitudine con la precedente Hornet); al posteriore c’è invece un disco da 240 mm con pinza a singolo pistoncino.

Per quanto riguarda i pneumatici, qui troviamo un’altra differenza sostanziale con la Hornet prima generazione: al posteriore non c’è più il grosso gommone da 180/55 che ai tempi era un simbolo di sportività ma un più contenuto 160/60, scelto per accentuare l’agilità nel misto, ma esteticamente meno d’impatto che non la differenzia dalla papabile concorrenza (che sembrano più le piccole “650” che le più pepate streetfighter “800-900”).

Al passo coi tempi l’elettronica che consente alla nuova Hornet di presentarsi come una delle naked più “attrezzate” in questa cilindrata. Ci sono l’acceleratore elettronico Throttle By Wire (TBW) e 4 Riding Mode (Sport, Standard, Rain, più uno completamente personalizzabile) che mixano 3 livelli di controllo di trazione HSTC (Honda Selectable Torque Control, integra anche l’antimpennamento), 3 livelli di regolazione della potenza (P) e altrettanti di freno motore (EB).

Completano l’allestimento il display TFT a colori da 5” con connettività Honda Smartphone Voice Control system (HSVCs), i fari full LED e gli indicatori di direzione a disattivazione automatica e con sistema di segnalazione frenata di emergenza ESS (Emergency Stop Signal).

La nuova CB750Hornet sarà disponibile al prezzo di.8.240 euro (indicativi chiav i man ) nelle colorazioni bianco, nero e giallo, oltre che nella versione guidabile con la patente A2.

MOTORE a 4 tempi, due cilindri frontemarcia, alesaggio per corsa 87x63,5 mm, cilindrata 755 cc, rapporto di compressione 11:1, distribuzione Unicam con comando a catena, 4 valvole per cilindro, raffreddamento a liquido, potenza max 92 CV (67,5 kW) a 9.500 giri/min, coppia max 7,65 kgm (75 Nm) a 7.250 giri/min, Euro5

ALIMENTAZIONE iniezione elettronicaI, diametro dei corpi farfallati 46 mm; capacità serbatoio carburante 15,2 litri

ACCENSIONE elettronica digitale, avviamento elettrico; candele NGK CR9EH-9; impianto elettrico con batteria 12v-8,6Ah

TRASMISSIONE finale a catena; frizione multidisco in bagno d'olio assistita e antisaltellamento; cambio a 6 marce (quickshifter optional)

TELAIO doppio tubo diagonale in acciaio; inclinazione cannotto di sterzo 25°, avancorsa 99 mm

SOSPENSIONI anteriore forcella Showa SFF-BP rovesciata con steli da 41 mm non regolabile, escursione ruota 130 mm; posteriore forcellone oscillante in acciaio con monoammortizzatore regolabile nel precarico molla, escursione ruota 150 mm

RUOTE cerchi in lega leggera; pneumatici tubeless, anteriore 120/70-17, posteriore 160/60-17

FRENI anteriore a doppio disco flottante da 296 mm con pinza a 2 pistoncini (3 in versione ABS); posteriore a disco da 240 mm con pinza a singolo pistoncino

DIMENSIONI (in mm) e PESO lunghezza 2.090, larghezza 780, altezza 1.085, interasse 1.420, altezza sella 795, peso in ordine di marcia 190 kg

PRESTAZIONI 205 km/h; consumi WMTC 23 km/l

GAMMA COLORI giallo, nero, bianco

PREZZO 8.240 euro indicativi c.i.m.

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