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Niente MotoGP questo week end, consoliamoci

Con l'annullamento della prima gare del Motomondiale 2020, i piloti della MotoGP restano a braccia conserte e noi con loro. In attesa dell'inizio della stagione facciamo il punto della situazione su team, test, novità, notizie e curiosità che riguardano la Classe Regina e i suoi piloti

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Con l'annullamento della prima gare del Motomondiale, i piloti della MotoGP restano a braccia conserte in attesa di sapere quando e come verranno spenti i primi semafori del 2020. In Qatar corrono Moto2 e Moto3 (qui gli orari TV delle gare), ma l'assenza della Classe Regina lascia a tutti l'amaro in bocca. Per questo, per consolarci, abbiamo pensato di raccogliere per voi le ultime news, presentazioni, foto, dichiarazioni e curiosità che riguardano la MotoGP. Per lo meno, in questo modo, facciamo un punto sulla situazione e ci prepariamo al momento tanto atteso, quello del via alla stagione.

“Siamo lieti di annunciare una novità relativa al pre-evento del giovedì: la tradizionale conferenza stampa che, dal 2020, sarà più interattiva e coinvolgente. Il nostro principale obiettivo è quello di rendere l’incontro tra piloti e media più dinamico, interessante e attraente per l’audience televisiva di tutto il mondo”, si legge in un comunicato ufficiale di Dorna.

L’idea è quella di trasformare la conferenza stampa in un dibattito aperto che non coinvolga solo i piloti ma anche i giornalisti presenti al Gran Premio. Questo è il motivo per cui i presenti verranno invitati a fare più domande perché, fino ad ora, dovevano aspettare il momento dedicato ai media per rivolgersi ai piloti. Inoltre, in questo modo, dovrebbe essere più interessante e rilassato anche per i piloti. Solo il giovedì, il tavolo sarà sostituito con degli sgabelli, i piloti saranno dotati di un microfono wifi, come quelli usati in tv. Qui tutti i dettagli sull'iniziativa di Dorna.

Il CEO di Dorna, Carmelo Ezpeleta, ha spiegato i motivi della cancellazione del GP del Qatar e della Thailandia. Gli italiani in arrivo a Doha sarebbero stati messi in quarantena, con l’obbligo di fermo per 14 giorni. Impossibile gareggiare così.

“Siamo stati in stretto contatto con le autorità del Qatar per capire esattamente cosa potevamo fare. Durante il fine settimana la situazione è cambiata molto. Sabato e domenica non c’è stato alcun problema specifico per nessuno, ma domenica sera abbiamo ricevuto indicazioni dalle autorità del Qatar: a causa della situazione in Italia e nel mondo, tutti i cittadini italiani o residenti in Italia che avevano in programma l’arrivo a Doha sarebbero dovuti finire in quarantena per 14 giorni. Ovviamente tutto ciò non è ammissibile per noi e per tutti quelli che lavorano in MotoGP, non abbiamo potuto fare altro che annullare. Poiché Moto2 e Moto3 hanno testato questa settimana in Qatar, è possibile continuare con il campionato. Abbiamo anche parlato con le autorità in Thailandia; per loro è diverso perché hanno deciso a priori di cancellare tutti gli eventi che prevedono assembramenti di persone. Dorna troverà il modo di far iniziare al meglio e continuare la stagione MotoGP 2020, con eventuali recuperi delle gare non disputate se possibile”.

Dopo la decisione di Dorna di cancellare la prima gara dell’anno della MotoGP, il Gran Premio del Qatar, in seguito all’epidemia di Coronavirus, salta anche la seconda gara dell’anno, il GP della Thailandia in programma per il 22 marzo. Il vicepremier e ministro della salute thailandese Anutin Charnvirakul è stato chiaro: "Dobbiamo prima concentrarci sulla pandemia. Dobbiamo rimandare la gara fino a nuovo avviso. È nell'interesse del Paese e dei partecipanti". In seguito a questa dichiarazione è arrivata anche l'ufficilità della cancellazione (si valuta lo spostamento più avanti) del GP della Thailandia:

"FIM, IRTA e Dorna annunciano il posticipo del OR Thailand Grand Prix, tappa programmata per il 22 marzo a Buriram, a Causa del coronavirus. Il governo thailandese ha comunicato che non sarà possibile svolgere l’evento nella data previamente accordata vista la situazione che si è generata a livello mondiale in seguito all'espandersi del Coronavirus. Per questo motivo, la FIM, IRTA e Dorna hanno valutato la possibilità di posticipare l’appuntamento nel corso della stagione".

A questo punto dopo la cancellazione del GP del Qatar e di quello della Thailandia, se non ci saranno restrizioni verso gli USA, il primo GP della stagione dovrebbe essere quello del Texas, in programma per il 5 aprile. Usiamo il condizionale perchè anche in USA sono già attive misure restrittive nei confronti dei viaggiatori e per questo motivo si vocifera che potrebbe saltare anche il GP di Austin, e pure il successivo in Argentina.

Se nel Motomondiale le questioni di mercato lasciano spazio a fantasie che riguardano praticamente solo Ducati per il 2021, in Superbike le questioni legate ai contratti sono sul tavolo di team e procuratori. Riguarda proprio la Casa di Borgo Panigale uno dei rumors che attirano maggiormente l’attenzione degli appassionati: Jonathan Rea in MotoGP sulla Desmosedici! Dal canto nostro sembra più una speculazione che un’opportunità concreta. Innanzitutto perché è improbabile che un Team di MotoGP che punta alla conquista del Mondiale possa pensare di portare nel box un pilota di 33 anni, pur veloce e dotato che sia. D’altro canto, anche Kawasaki pensiamo che difficilmente voglia lasciar scappare il Cannibale che l'ha portata sul tetto del mondo. Il contratto del Campione è in scadenza, ma sicuramente la Casa di Akashi ha pronta un’offerta per far proseguire l’avventura di Jhonny sulla Ninja. A smentire le voci è il pilota stesso, che in un’intervista a dichiarato:

“Io con Ducati MotoGP? Non so niente, da dove arrivano queste voci? Sta per iniziare la nuova stagione e io sono concentrato sulle strategie e sul fare del mio meglio. Di contratti e futuro parlerò più avanti, ma ci pensa il mio manager. Naturalmente sceglierò la migliore opportunità offerta per essere competitivo”.

Riteniamo quindi Rea più vicino al rinnovo con Kawasaki che alla partenza verso altri nidi. Probabilmente la Casa di Akashi ha in programma anche l’arrivo di una nuova ZX-10RR, più competitiva, per lottare ad armi pari con le superbike messe in campo da Honda e Ducati.

Cuck Aksland, manager di Jonathan Rea, ha dichiarato in merito: “Nulla di vero riguardo alle voci relative a un accordo con Ducati. Stiamo cercando di capire se Kawasaki ha in programma una nuova moto o se punterà ad aggiornare l’attuale Ninja come fatto ultimamente. Definiremo il futuro di Rea entro un paio di mesi”.

Da tempo circolavano voci sul possibile rientro in gara di Jorge Lorenzo e Yamaha aveva depositato a nome del maiorchino una wild card per il Gp di Catalunia. Ora è tutto ufficiale: in un video postato su Twitter, il numero 99 ha annunciato che si schiererà in griglia a Barcellona. Qui trovate il video!

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Gli ultimi test in Qatar hanno dimostrato come molti più piloti siano diventati competitivi. Merito dei pacchetti offerti dalle Case, con i prototipi sempre più vicini tra loro in quanto a prestazioni. Il favorito alla vittoria del Mondiale resta Marc Marquez, ma a dargli filo da torcere ci saranno più avversari che in passato. Si prospetta quindi un inizio col botto per la MotoGP, basti vedere i tempi siglati nell'ultimo giorno dei test in Qatar, con 18 piloti racchiusi in meno di 1 secondo. Qui trovate la classifica dei tempi, come sono andati i test e cosa hanno provato le squadre.

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Test MotoGP Qatar 2020 - Fabio Quartararo 

In occasione della presentazione della sua nuova Yamaha YZR-M1 Valentino Rossi parla del suo futuro, di Fabio Quartararo, del ritorno di Jorge Lorenzo in veste di collaudatore… Rossi inizia parlando della sua scelta di decidere sul suo futuro solo a metà stagione: “è stata una decisione difficile per me perché sapevo che aspettare avrebbe avuto delle conseguenze, ovvero non poter più continuare con il team ufficiale. Dall’altra parte però era difficile per me poter prendere una decisione già ad inizio stagione. Per cercare di stare al top, specialmente quando non si è più giovani, bisogna avere delle grandi motivazioni ed essere al massimo della forma fisica. Per questi motivi ho deciso di prender del tempo prima di fare la mia scelta. Ho chiesto a Yamaha se loro erano d’accordo e loro mi hanno assecondato in questa mia decisione, così ho deciso di aspettare. L’obiettivo è quello di continuare nel 2021. Valuterò il mio futuro di anno in anno, penso sia meglio, e anche Yamaha e la pensa così. Il Team Petronas è molto competitivo, non cambierebbe molto per me”. Rossi parla poi del suo staff: “In caso decidessi di continuare mi troverei davanti a due opzioni, o trasferire completamente il mio team, o cambiarlo. Di questo non ne abbiamo ancora parlato. Anche perché dobbiamo vedere chi si porterà via Quartararo. La cosa più importante è che Yamaha sia contenta di continuare e per me avere una moto factory con il massimo supporto della Casa”. Parlando di un suo ipotetico compagno di squadra in Petronas, Rossi commenta: “io preferirei Morbidelli. Sarebbe bellissimo anche rifare il Team Rossi-Lorenzo dopo tanti anni. Ma c’è anche Franco che va veloce, noi due andiamo d’accordo. Io penso che quel posto se lo meriti Franco.”

Il dottore parla poi della scelta di Yamaha di assicurarsi Quartararo nel team ufficiale per il 2021 e del ritorno di Lorenzo come collaudatore: “Yamaha ha fatto la scelta giusta, specialmente perché Quartararo è andato forte lo scorso anno. Tutti sanno che lui può essere molto competitivo. È un pilota molto giovane e molto forte, Yamaha ha fatto la scelta giusta”. E quando gli si fa presente che Fabio non ha ancora vinto gare, Valentino fa risponde che “bisogna considerare che lo scorso anno è finito per ben 5 volte sul secondo gradino del podio, e nel 2019 Marquez era su un altro livello. Fabio molte volte è arrivato vicino a Marc, e considerando che era un rookie non era sicuramente facile per lui”. Riguardo al ritorno di Lorenzo in Yamaha invece Rossi sostiene che secondo lui “Lorenzo è perfetto per Yamaha. Innanzitutto devo dire che ho spinto molto con la Casa per parlare con lui di questa possibilità. Qualcuno poteva avere dei dubbi viste le sue difficoltà dello scorso anno, ma sappiamo che può essere competitivo. E infatti lo ha dimostrato nei test. Per noi è molto importante avere un tester come lui, veloce e preciso. Jorge può darci un grande aiuto per migliorare la moto in poco tempo”.

Valentino Rossi conclude con uno sguardo più ampio sul suo futuro: “sarebbe bello anche andare molto forte quest’anno e poi smettere, ma vediamo come mi sento. Ho paura che se smettessi di correre la MotoGP mi mancherà moltissimo. Per cui se quest’anno sarò competitivo voglio restare”.

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Undaunted, indomito. È il nuovo nickname che campeggia sulla tuta di Andrea Dovizioso, in sostituzione del famoso “DesmoDovi”. Ma è anche il titolo di un inedito docufilm che vede protagonista il pilota della Ducati, realizzato dal regista Paolo Novelli e prodotto da Red Bull Media House, della durata di 52 minuti. Per un anno intero Paolo ha seguito Andrea in ogni momento della sua vita, mostrando un lato di Dovizioso, e della MotoGP, sconosciuto agli appassionati. Il film sarà visibile dal 21 febbraio su Red Bull TV (poco più in basso trovate il trailer).

“Sono stato un pazzo a seguire il Dovi per un anno - ha detto Paolo Novelli - Un percorso emotivamente intenso, con tante gioie che si sono alternate a momenti difficili. Penso di aver tirato fuori un ritratto vero di Andrea come pilota e come uomo. Dovi ha deciso di mostrarsi in tutte le sue sfaccettature davanti alla mia telecamera con il coraggio che lo contraddistingue. Mi piacerebbe che, guardando questo film, gli spettatori possano avere la sensazione di essere entrati nel mondo intimo dei piloti durante una gara”.

“Io sono molto appassionato di motocross - ha dichiarato Andrea Dovizioso durante la presentazione – e in quel mondo si riesce più facilmente a vedere cosa succede al di fuori delle gare, a differenza della MotoGP dove tutto è abbastanza blindato. Valutando questo, abbiamo deciso di far vedere qualcosa di più “interno” del nostro ambiente, rimanendo legati alla tecnica, senza toccare troppo la mia sfera privata. È stata una bella esperienza, le riprese mi hanno appassionato e con Paolo si è creato un rapporto speciale. È entrato a tutti gli effetti a far parte del team e della nostra famiglia. Anche se siamo agli antipodi caratterialmente, io il razionale e lui l’artista, siamo in perfetta sintonia. Sono convinto che questo documentario aprirà nuovi scenari sul mondo della MotoGP”.

L’incontro è stato anche occasione per fare il punto sui primi test in vista della nuova stagione. Cliccate qui per leggerla integralmente.

Qui sotto il trailer del film.

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Il 2020 segna il 60° anniversario del debutto di Suzuki nel mondo delle corse. Per celebrare questa ricorrenza il Team MotoGP ha deciso di vestire le nuove GSX-RR di Rins e Mir con una nuova livrea commemorativa, caratterizzata dal classico blu affiancato dal più tradizionale argento ardesia.

La nuova GSX-RR vuole rendere onore ai trascorsi agonistici di Suzuki, che debuttò nel mondo delle corse nel 1960 partecipando al Tourist Trophy all’Isola di Man, proprio dove due anni più tardi Ernst Degner vinse il primo Gran Premio, chiudendo poi l’annata con il trionfo nel primo Campionato del Mondo nella classe 50 cc. Da allora come costruttore Suzuki ha inanellato una serie di vittorie, tra cui 14 altri Campionati del Mondo, fino agli ultimi successi ottenuti nello scorso anno da Alex Rins nel Gran Premio delle Americhe e in quello di Gran Bretagna.

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Suzuki RT67

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La Ducati Desmosedici GP 20 di Dovizioso

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L'Aprilia RS-GP 2020 di A. Espargaro 

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Honda HRC 2020 - RC213V di Marc e Alex Marquez

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Team Monster Energy Yamaha MotoGP 2020 - Maverick Viñales e Valentino Rossi 

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Team Petronas Yamaha SRT 2020 - Fabio Quartararo e Franco Morbidelli

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Red Bull KTM Factory Team 2020 - MotoGP - Pol Espargaró e Brad Binder

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Red Bull KTM Tech3 - MotoGP - Miguel Oliveira e Iker Lecuona

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