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Neopatentati e moto depotenziate

Negli anni 90 cambiano le regole sulla patente A. Dal 1993 viene introdotta la A per neopatentati, primo step della politica europea di “accesso per gradi” alla moto, che per due anni dal conseguimento consente di guidare solo moto fino a 25 kW (34 CV) di potenza massima, per poi trasformarsi automaticamente in A libera. Cinque anni dopo, ci sono ancora dubbi di interpretazione e applicazione delle norme, come si evince da queste due lettere del 1998…

1/7 Gennaio 2013: un nostro tester sta provando in anteprima, alla Motorizzazione di Milano, il nuovo percorso d'esame appena entrato in vigore. Nella foto, la prova di slalom

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Neopatentati in moto, ma in auto no!

Caro direttore, alcune domande riguardo alla "limitazione" obbligatoria che lo Stato italiano impone a noi neopatentati. Come mai non vi è alcuna limitazione per gli automobilisti neopatentati, mentre per i motociclisti vi è l'obbligo di acquistare una moto depotenziata o con un massimo di 34 CV? Forse perché l'automobilista neopatentato, e quindi più o meno della mia stessa età, è più intelligente, responsabile e con un'esperienza nella guida su strada superiore alla mia, che ormai guido da 4 anni tutti i giorni senza aver provocato incidenti? Inoltre, vorrei domandarvi che contravvenzione i vigili potrebbero fare a chi non rispettasse la "limitazione" di 34 CV (multa, ritiro moto o patente...), cosciente del fatto che in caso di incidente l'Assicurazione non risponde. La limitazione vale in tutti gli Stati europei?

Mia nonna sulla 750, io a ripetere l’esame…

Caro direttore, ho la patente B dal 1990 e, quindi, non rientro nella categoria dei vecchi patentati che possono guidare sia auto che moto sopra i 125 cc. La cosa mi disturba non poco. Perché mia nonna può guidare una 750 e io no? Ora vorrei comprarmi un Aprilia Leonardo 150 per andare anche in autostrada. Cerco informazioni presso la Motorizzazione sull'iter da seguire per la patente A e mi dicono che dovrei passare un esame orale e uno pratico. Sul pratico sono d'accordo, ma perché dovrei rifare l'esame orale se l'ho già sostenuto per la patente B? La cosa mi fa imbestialire perché sostenere gli esami costa! Posso fare l'esame pratico con lo scooter 150 con il cambio automatico? Oppure devo necessariamente portare una moto stile Vespa con il cambio manuale?

L’introduzione della gradualità all’accesso della moto era una richiesta dell’allora Comunità Europea, peraltro adottata con criteri curiosi: a parte gli scooter non erano molte le moto accattivanti entro i 25 kW o depotenziabili. Tra le più interessanti, per fare qualche esempio, c’erano Cagiva Canyon 500, Ducati Monster 600 Depo, Suzuki DR350 e Freewind 650 Depo. Per i neopatentati automobilisti, negli anni 90, si scelse solo la politica dei limiti di velocità differenziati (influenza delle Case auto?): 90 km/h sulle superstrade e 100 km/h in autostrada.

Oggi c’è un po’ più di equità: per i neopatentati (anche moto), i limiti di velocità restano per i primi tre anni di patente, ma accoppiati per le auto alla limitazione di 55 kW/t entro un massimo di 70 kW (non applicabile se a fianco c’è un patentato da più di 10 anni). Per le moto, invece, dal 2013 la limitazione per neopatentati consente di guidare moto da 35 kW (47 CV), inoltre, non serve ripetere l’esame teorico che tanto innervosiva – giustamente! – il nostro lettore e, ancora, a partire dai 16 anni è possibile trasportare un passeggero su 50 e 125. Infine, mentre negli anni 90 non era chiaro se si potesse fare l’esame con moto automatiche (le motorizzazioni decidevano in moto autonomo), ora è possibile effettuare la prova pratica con moto automatiche, anche se poi ci si dovrà limitare a guidare moto e scooter con questa tipologia di trasmissione (che include, per esempio, il cambio DCT di Honda). In caso di violazione delle norme sui limiti di potenza, oggi la sanzione va dai 165 a 650 euro, oltre alla sospensione della patente da 2 a 8 mesi (art. 117 CdS).

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