Yamaha, invece, trova nel suo box ufficiale due facce della stessa medaglia: Maverick Viñales infatti chiude 4° assoluto (3° nel secondo giorno) ad appena 121 millesimi dal giapponese Nakagami, tuttavia
Top Gun accusa una forte mancanza di trazione al posteriore. Rossi invece è 12°, si dichiara leggermente più soddisfatto di ieri ma pensa che ci sia ancora molto lavoro da fare; tuttavia,
il Dottore sembra d’accordo con il compagno per quanto riguarda il motore su cui lavorare. Sorprende invece la velocità di adattamento di Franco Morbidelli alla Yamaha: chiude 6° e conferma ancora una volta che la M1 è una moto “user friendly”; infatti anche il
rookie Fabio Quartararo, con l’altra Yamaha Petronas, è 12° a 8 decimi dalla vetta.
In casa Suzuki, Alex Rins è autore di un ottimo lavoro con la GSX-RR: è 10° a mezzo secondo abbondante dalla vetta. Sorprende Joan Mir che, nonostante la brutta caduta di ieri, al suo primo giro veloce della giornata stacca un crono migliore del best lap nel Day 1. Alla fine chiude 15° assoluto, un risultato di tutto rispetto per il pilota più giovane della MotoGP. In casa Aprilia il lavoro è complicato: con Andrea Iannone (16°) a terra nel Day 1 ed Aleix Espargaro (20°) in pista solo oggi.
Albesiano dovrà decidere quale specifica del motore scegliere senza un lavoro costante dei due piloti ufficiali; dunque le opinioni di Baiocco e Smith avranno sicuramente un ruolo importante in questa scelta. Le KTM sono nelle retrovie con Pol Espargaro 17° e Johann Zarco 19°, mentre le RC16 private del Team Tech3 sono i fanalini di coda di questa sessione.
Sebbene si tratti soltanto di un test, c’è da dire che il livello generale di moto e piloti è decisamente alto: i primi 15 sono racchiusi in soli 986 millesimi!
I piloti della MotoGP ritorneranno in pista nel 2019, precisamente il 6 febbraio, a Sepang.