La potenza massima si raggiunge a 13.450 giri/min e l’allungo supera i 14.500 giri/min, motivo per il quale era necessaria una corsa corta, altrimenti la velocità media del pistone sarebbe salita pericolosamente. Il rapporto caratteristico è di 79x50,9 mm e la coppia massima erogata raggiunge 116 Nm a 9.300 giri/min, un buon valore, ma non eccezionale come quello della potenza, segno che i tecnici MV hanno puntato sulle prestazioni pure e sul clamore derivante dal quel “208 CV dichiarati”. Per rendere gestibile un mostro da 300 km/h privo di carenatura è stato necessario un lavoro di fino sull’aerodinamica dei vari componenti che, in mancanza di un cupolino, sono esposti al vento, come la strumentazione, il faro, ma non solo. Per la prima volta su una naked compaiono le ali: simulano esteticamente i due elementi laterali che mascherano il radiatore sulle altre Brutale, ma sono profondamente diversi. Qui hanno una vera funzione deportante che contribuisce a tener giù il muso della moto anche quando il rabbioso quattro in linea cerca di lanciarlo in verticale.
Ma è soprattutto il lavoro fatto sulla ciclistica il primo responsabile del comportamento dinamico della moto: non era proprio possibile partire dal telaio della vecchia Brutale, perché la forza del nuovo propulsore ha bisogno per essere gestita di millimetri o addirittura centimetri in più. Serve più stabilità, più interasse, più avancorsa; in pratica serve un telaio F4 più che uno da naked per tenere a bada questo mostro. E così è stato fatto, con in più l’adozione di sospensioni al top, le semiattive Öhlins: forcella Nix EC con steli da 43 mm e mono TTX. Per contenere il peso a secco in 186 kg (dato dichiarato) è stato fatto largo uso di carbonio, che troviamo nei cerchi, nei parafanghi, nei convogliatori dell’airbox, nella struttura della sella e nelle cover del motore che hanno funzione di limitazione del rumore della meccanica. Lo impone la Euro 4, normativa che la Brutale 1000 rispetta, ma che può essere aggirata, se si vuole utilizzare la moto in circuito, montando il kit fornito in dotazione. È composto tra le altre cose da centralina e scarichi in titanio SC Project, e porta la potenza a 212 CV. Le dimensioni generali sono maggiori di quelle a cui siamo abituati per le Brutale: la necessità di garantire una buona autonomia ha portato a un serbatoio da 19 litri e, inoltre, non si potevano certo rosicchiare centimetri cubi all’airbox, che doveva essere voluminoso per far respirare un motore così vorace. Ma la linea è ben armonizzata e giustamente si è deciso di rivedere totalmente anche il codino, sempre molto corto ma con un design estremo e originale, ben assecondato dai quattro terminali di scarico. Si è perso un qualcosa in termini di pulizia delle linee a favore di una linea che trasmette più aggressività, quasi fosse un dragster. Ora, però, saliamo in sella.