Pesaro perde uno dei suoi musei più pregiati, quello che raccoglieva oltre 350 pezzi tra moto d'epoca, brevetti, motociclette che hanno vinto il Mondiale e parti uniche. Lo scorso febbraio (a causa di dissapori con gli enti locali che da anni promettevano di aiutare economicamente i proprietari e intervenire per permettere al pubblico di visitare la collezione) l’intera collezione era stata messa in vendita, ma sembra che nessuno si sia fatto avanti per finalizzare l’acquisto.
L’ormai ex proprietario Giancarlo Morbidelli, 85enne, ha tenuto duro fino all’ultimo, sognava che le sue moto, raccolte con grandi sacrifici in tutto il Mondo, restassero a Pesaro, magari racchiuse all’interno del progetto “Motor Valley” di cui si era parlato (purtroppo solo parlato) per tanti anni. Nei mesi scorsi si vociferava di un interessamento da parte del Comune, ma poi i rapporti con la famiglia si erano deteriorati e non se ne era più fatto nulla. Per questo motivo, appena ha iniziato a circolare la voce del trasferimento dell'intera collezione in Inghilterra i cittadini pesaresi si sono letteralmente infuriati con il sindaco Ricci, accusato di non aver mai mostrato l’interesse di tenere a Pesaro il Museo Morbidelli.
Da ieri tir con targa inglese stanno caricando le oltre 350 moto della collezione per portarle oltremanica, dove verranno vendute all’asta, distruggendo di fatto una delle collezioni di moto più grandi al Mondo. Stando a quanto diffuso dai quotidiani locali, a Pesaro resteranno solo le moto vincitrici dei titoli iridati (quelle di Pileri, Lega, Nieto e Bianchi) e le Morbidelli da GP.
Ora il Museo Morbidelli è vuoto, nella fotogallery trovate alcune immagini di quel che era.
