Immaginate quindi l'entusiasmo con cui è stata accolta la Atene-Gibilterra, una sorta di traversata dell'Europa mediterranea lunga 9.000 km, da coprire in quattordici tappe, per una media di circa 650 km al giorno. Questa, però, è più abbordabile rispetto alla Dakar: non è una gara di velocità, ma di regolarità e navigazione. Gli sterrati ci sono (30 %), ma sono scorrevoli, alla portata delle maxienduro da 1.200 cc e in percentuale contenuta rispetto ai km d'asfalto. La Atene-Gibilterra è stata studiata così perché vuole far provare l'ebbrezza della maratona interminabile ma, allo stesso tempo, vuole essere alla portata del mototurista medio, che non ha né i soldi né le capacità tecniche-atletiche che ci vogliono per affrontare la Dakar. Bisogna avere comunque tanta voglia, una certa esperienza e chiappe quadrate. Non è una prova dove si guida tutto il tempo con il naso sul manubrio ma, gestendo bene i tempi e le soste, sarà possibile assaporare la sfumatura di paesaggio tra Grecia, Albania, Montenegro, Bosnia, Macedonia, Croazia, Slovenia, Austria, Italia, Francia, Andorra, Spagna, Portogallo e Gibilterra. Per tutte le info riguardanti il rally rimandiamo al sito ufficiale (
gibraltarrace.com), per quelle relative a 'iniziativa "
2 Reports 2 Ride" fate riferimento a
questo articolo (che verrà costantemente aggiornato) e alla
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