La base di partenza del nuovo motore Fantic è il monocilindrico due tempi di 250 cc Yamaha usato da Fantic Motor nelle competizioni cross e seguito nella parte termica dall’Ing. Jan Witteveen. La cilindrata è portata a 300 cc per offrire non solo più potenza ma anche un maggior tiro in basso, che si affianca alla tipica grinta del due tempi nel salire di giri.
Su questa base sono stati installati vari componenti, non solo il sistema di iniezione ma anche l’avviamento elettrico, la valvola elettronica sullo scarico, una nuova termica… e così alla fine, tra un passaggio e l’altro, del motore di partenza è rimasto solo il cambio, poiché i rapporti originali sono stati valutati adeguati alle caratteristiche del motore che così, viste le modifiche, ci permette di definirlo completamente nuovo.
L’idea del progetto è partita subito con il corpo farfallato di Dell'Orto nella classica posizione dietro il cilindro, accoppiato a un pacco lamellare, con l’iniettore a valle della farfalla, quindi il sistema è indiretto. Nel corso dello sviluppo è stata leggermente cambiata la posizione dei componenti ma l’idea di partenza è rimasta fedele al concept del 2021, già presentato nella cilindrata di 300 cc. Il carburatore è un sistema perfetto, che lavora in modo che possiamo dire naturale, e (quando è a punto) eroga l’ideale quantità di benzina che serve in quell’istante, poiché lavora aspirandola per la naturale depressione che si crea nel condotto, come se avesse un evoluto sensore proprio in quel punto (oggi siamo abituati a pensare a tutte le funzioni controllate da sensori). Questo è vero nel funzionamento a regime; nei transitori e in particolari condizioni, come all’avviamento, a freddo, ai bassi regimi, assicura sempre il regolare funzionamento del motore ma si lascia “sfuggire qualcosa” in termini di carburante, che poi si ritrova nei gas di scarico, rendendo molto difficile, sebbene non impossibile, far rientrare i limiti delle emissioni entro le sogli stabilite dalla normativa.
Con l’iniezione questo non succede perché il sistema permette di regolare il flusso di carburante alla perfezione, in particolare intervenendo in modo molto raffinato - impossibile da ottenere con un carburatore - per esempio ottimizzando la carburazione a freddo per innalzare le temperature e favorire il processo di catalisi.