Statistiche web

I segreti del motore della Honda CB1000R

Approfondiamo dal punto di vista tecnico il motore della Honda CB1000R, un quattro cilindri in linea di 998 cc di derivazione supersportiva capace di erogare 143,6 CV all'albero

1/12

Test Honda CB1000R 2021

Il cuore della Honda CB1000R (qui trovate come va) è un quattro cilindri in linea di 998 cc di derivazione supersportiva, originariamente progettato da Honda per la CBR1000RR del 2007 e poi, con le opportune modifiche, impiegato sulla CB1000R a partire dalla prima versione (2008). È alimentato attraverso corpi farfallati ride-by-wire di 44 mm di diametro, ha distribuzione a doppio albero a camme in testa (le valvole di aspirazione hanno alzata di 8,3 mm, quelle di scarico di 8,1 mm), misure di alesaggio e corsa di 75 e 56,5 mm, dispone di pistoni forgiati (il rapporto di compressione è di 11,6:1), ha lubrificazione forzata a carter umido, raffreddamento a liquido, frizione antisaltellamento e cambio a sei marce. Le differenze, rispetto al propulsore della CB1000R 2018, sono minime. Il rispetto dei parametri della normativa Euro 5 è stato raggiunto attraverso un nuovo impianto di scarico e la sostituzione delle sonde lambda con più precisi sensori LAF (Linear Air Flow). Ciò non ha avuto effetto su coppia e potenza massime, che sono anzi leggermente migliori: 143,6 CV a 10.500 giri/min e 105,6 Nm a 8.300 giri/min rilevati all’albero dal nostro centro prove contro i precedenti 141,8 CV a 10.500 giri/min e 103,0 Nm a 8.500 giri/min.

1/29

Honda CB1000R Black Edition 2021

© RIPRODUZIONE RISERVATA