Madrid (SPAGNA) 2 aprile 2009 – La Casa spagnola Arbizu, che
progetta
e realizza moto da corsa, ha annunciato la propria intenzione di debuttare
nella nuova classe economica del Motomondiale, la Moto2 e per questo ha
diffuso i bozzetti di quello che dovrebbe essere il prototipo. A dire il
vero non brilla per originalità, perché appare come un collage degli stili
di moto giapponesi (Honda in primis) ed europee (KTM per il codino e Ducati
per il telaio). Tuttavia, almeno stando a quanto l’azienda spagnola
dichiara
di voler fare con il prototipo, la particolarità del progetto è il telaio
misto in traliccio d’acciaio nella parte superiore e in alluminio per
quella inferiore e nei punti d’attacco del motore.
La Arbizu avrà un motore Yamaha. La stampa spagnola diceva anche “una
sistema di controllo elettronico molto avanzato”, ma questo punto è da
escludersi, perché con il regolamento della Moto2 rilasciato dalla FIM
l’11 dicembre 2008 al punto 5.2 si stabilisce : “È ammessa solo la
centralina
di gestione del motore (ECU), fornita dall’organizzazione.
L’elettronica
di bordo fornita dall’organizzazione includerà il data-log, il controllo
del regime di rotazione del motore ed il sensore per il rilevamento cronometrico
(trasponder). Non è ammesso nessun altro dispositivo di controllo elettronico.
Il valore commerciale ciascuna centralina ECU (Electronic Control Unit)
prodotta da ciascun costruttore di motori deve essere inferire o uguale
a 75,000 Yen giapponesi (circa Euro 650)”. Considerando, quindi, le
limitazioni
funzionali ed il valore commerciale prestabilito, l’elettronica non potrà
di certo essere delle più avanzate. Semmai, come il resto delle componenti
su cui pendono i limiti del regolamento, si tratterà di una tecnologia
congelata agli Anni Ottanta, presupposto necessario per il contenimento
dei costi.
Arbizu ha cominciato la propria attività nel 1982, progettando moto da
corsa equipaggiate con motore bicilindrico in tandem Rotax montato in un
telaio in tubi d’acciaio. Uno dei prototipi marchiati Arbizu vinse il
Campionato spagnolo nel 1985, pilotato da Eduardo Cots, che riuscì a battere
piloti fortissimi come Angel Nieto, Joan Garriga, Carlos Cardus e Sito
Pons. Arbizu progettò anche la moto con cui Alexander Barros debuttò nel
Campionato del mondo Calsse 80 del 1987. Dalla Arbizu 80 sono poi derivate
le Arbizu 125 GP pilotate nel Campionato spagnolo e nell’Europeo da Josep
Volta e Xavier Grau. Uno degli ultimi lavori della Casa speagnola riguarda
la progettazione delle moto per il trofeo monomarca organizzato dalla Metrakit
e dedicato ai giovanissimi.
La Arbizu Moto2 sarà presentata ufficialmente all’inizio del CEV, durante
il quale sarà fatto lo sviluppo della moto, e avrà come pilota Dani Arcas.
http://arbizugp.com/
www.arbizuracing.com